INNAMORATI ANONIMI di Umur Turagay – serie Netflix 2025

29 Gen 2025 | Serial tv

(Immagine tratta dalla serie Innamorati Anonimi- Netflix)

Cem, primario della “clinica dell’amore”, è un uomo apparentemente sicuro di sé, ma fortemente inibito dalle delusioni del passato. Pur nascondendo al grande pubblico la sua vera identità, per inettitudine alle relazioni sociali, l’uomo fa della cura dei suoi “malati” la propria ragione di vita. Quasi una missione. L’amore non esiste: questo il suo unico vangelo. Sarà davvero – e soprattutto fino in fondo – una buona novella?

Se tutti gli amori felici si assomigliano (tanto da sembrare tutti uguali, anonimi), ogni amore infelice lo è a modo proprio? È il pensiero – o l’interrogativo -, lo spunto celeberrimo che ciascuno degli otto episodi della serie vuole richiamare alla memoria. E lo fa attraverso una carrellata parodistica di soggetti disperati, con situazioni sentimentali altrettanto disperate. Sono cellule impazzite, destinate a moltiplicarsi senza controllo. Sono note sfuggite alla partitura.

Ideale direttore d’orchestra è lo stravagante Cem (Halit Ergenç), terapeuta per nulla convenzionale – a metà strada tra un Dr House e uno Sherlock Holmes in versione nerd – egli stesso afflitto da crisi nervose e accessi ipocondriaci. Crampi e singulti e sudorazioni improvvise suscitano il riso – o piuttosto la “grassa” risata – innanzitutto nel suo stesso doppio, il suo antico sé obeso riflesso nello specchio. Cinico quanto basta, ma per il bene dei suoi pazienti, questo personaggio di resistente inveterato è il punto di forza dell’intera fiction. La sua ostinazione nel voler guarire a tutti i costi chiunque si rivolga a lui (e non solo) è pari alla sua fragilità, che appare estrema, il più delle volte. Specie nel difficile rapporto con la propria madre (un classico), con la quale comunica quasi sempre attraverso brevi telefonate, annunciate da una eloquente suoneria (un classico anche questo: gli archetti stridenti di Psycho).

Fa quasi tenerezza, questo guru della solitudine, non importa quanto possa risultare irritante. Poiché incarna le debolezze umane e la loro esatta contraddizione. E lo spettatore finisce per empatizzare più con lui che con la “romantica” ed impulsiva Hazal (Funda Eryigit), sua collaboratrice e suo alter ego. Aperta, lei, a tutte le vie del sentimento. Ma la domanda è: sono tutte percorribili queste vie? Lo sono davvero?

data di pubblicazione:29/01/2025

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This