MIMÍ METALLURGICO FERITO NELL’ONORE di Lina Wertmüller, 1972

MIMÍ METALLURGICO FERITO NELL’ONORE di Lina Wertmüller, 1972

L’operaio catanese Carmelo, detto Mimì (Giancarlo Giannini) è costretto ad emigrare a Torino in cerca di lavoro lasciando in Sicilia la giovane moglie Rosalia (Agostina Belli).

Lontano da casa, intreccia una relazione con la giovane proletaria Fiore (Mariangela Melato) che gli darà un figlio.

Tornato a Catania, Mimì scopre che la moglie è rimasta incinta da una relazione occasionale con un brigadiere napoletano a sua volta padre di 5 figli.

Per vendicarsi dell’affronto corteggia sua moglie  fino a metterla incinta.

Della morte del brigadiere, rimasto ucciso in un agguato mafioso, viene accusato il povero Mimì e quando, finito di scontare la pena, uscirà dal carcere troverà ad attenderlo una moglie, una amante, la vedova del brigadiere ed otto bambini di cui si dovrà prendere cura.

Pluripremiati i due protagonisti per l’impeccabile interpretazione mentre la Wertmüller ottenne per questa regia la nomination al Festival di Cannes per la Palma d’oro.

Questo film ci suggerisce la pasta con i broccoli alla catanese.

INGREDIENTI (x 6 persone): 2 broccoli – 500 grammi di pasta: si consigliano le mezze maniche o le orecchiette – 1 cipolla – 200 grammi di salsiccia – 30 grammi di pinoli – mezzo bicchiere di vino bianco – 100 grammi di pecorino – olio, sale e peperoncino q.b..

 PROCEDIMENTO: Cuocere i due broccoli in acqua ben salata, scolare bene conservando però l’acqua della bollitura.

Fare rosolare la cipolla in abbondante olio d’oliva ed aggiungere la salsiccia sgranata, sfumando il tutto con una spruzzata di vino bianco.

Cotta la salsiccia, aggiungere i broccoli a pezzetti ed i pinoli e lasciare cuocere una decina di minuti aggiungendo se necessario un poco di acqua della bollitura che verrà poi utilizzata per cuocere la pasta.

La pasta va cotta al dente scolata bene e poi va rimaneggiata con il condimento aggiungendo abbondante pecorino ed un pizzico di peperoncino.

Lasciare riposare qualche minuto prima di servire in tavola.

 

DIVORZIO ALL’ITALIANA di Pietro Germi, 1961

DIVORZIO ALL’ITALIANA di Pietro Germi, 1961

Film cult considerato tra i migliori della commedia all’italiana, vincitore di diversi premi cinematografici ed in particolare: Festival di Cannes, come migliore commedia; Oscar come migliore sceneggiatura originale; 3 Nastri d’Argento per migliore soggetto originale, migliore sceneggiatura e migliore attore protagonista (Marcello Mastroianni) e Golden Globe sempre al protagonista. Il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè (Mastroianni), vive nella città siciliana di Agramonte ed è coniugato con la brutta e assillante Rosalia (Daniela Rocca). Invaghitosi della bella e giovane cugina Angela (Stefania Sandrelli), ricorre ad un ingegnoso stratagemma per liberarsi definitivamente della moglie spingendola tra le braccia di un suo vecchio spasimante (Leopoldo Trieste). Organizzando un classico delitto d’onore, Fefè, dopo varie vicissitudini, riesce a portare a termine il suo piano e così, in mancanza allora in Italia della legge sul divorzio, potrà realizzare il tanto sospirato sogno. Molto suggestiva la scena finale in cui i novelli sposi sono in gita in barca e la giovane Angela, mentre bacia il marito, stuzzica con il piede quello del barcaiolo che li accompagna. Questo film lo associamo alla ricetta della caponata di melanzane alla siciliana.

INGREDIENTI: 4 o 5 melanzane (non quelle tonde) – 1 grande testa di sedano – 150 grammi di capperi sottaceto – 150 grammi di olive bianche carnose – 3 lattine di pomodoro a cubetti – 2 cipolle – zucchero q.b. – aceto di vino rosso.

PROCEDIMENTO: Preparare una salsa di pomodoro con soffritto di cipolla alla maniera tradizionale, salare ed aggiungere un buon cucchiaio di zucchero. Tagliare le melanzane a cubetti abbastanza grossi e lasciare sotto sale per due o tre ore affinché venga fuori l’amaro. Prima di friggere in abbondante olio d’oliva, risciacquare bene le melanzane ed asciugarle. Bollire il sedano e una volta cotto tagliarlo a pezzettini. Freddate le melanzane, si procede all’assemblaggio degli ingredienti: in un recipiente molto grande vanno depositate le melanzane fritte con il loro olio di frittura. Poi si aggiunge il sedano a pezzetti, le olive bianche senza nocciolo, i capperi scolati e sciacquati e la salsa di pomodoro. Gli ingredienti vanno mescolati possibilmente con le mani. La caponata è una piatto delicato e non va maltrattato!!!!

Aggiungere poi l’aceto di vino e lo zucchero a seconda di come si vuole ottenere l’agrodolce, cioè se con prevalenza dell’agro o del dolce. La caponata va fatta riposare almeno un giorno in frigo, ma va servita poi leggermente tiepida.

UN SIGNORE IN VESTAGLIA DOMANI SI SVEGLIERÀ PRESTO, di Massimo Odierna

UN SIGNORE IN VESTAGLIA DOMANI SI SVEGLIERÀ PRESTO, di Massimo Odierna

(Cantieri contemporanei – Teatro Due Roma)

La compagnia BluTeatro con un interessante lavoro di Massimo Odierna ha aperto ufficialmente la rassegna Cantieri contemporanei – Officina promozionale della drammaturgia    contemporanea.

Il gruppo teatrale si è costituito nel 2011 ed è formato da giovani attori tutti provenienti dall’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio d’Amico, che hanno esordito nello stesso anno in un importante Festival teatrale a Mosca, in rappresentanza dell’Italia, con La bottega del caffè di Goldoni.

Il lavoro, diretto da Massimo Odierna, napoletano classe 1986, ha subito risonanza e la compagnia verrà successivamente inserita, per due anni consecutivi, nella stagione del Teatro Vittoria di Roma. Seguiranno altri nuovi allestimenti e progetti didattici che porteranno i giovani attori ad essere considerati dei veri e propri professionisti.

Il giovane autore e regista mette ora in scena Un signore in vestaglia domani si sveglierà presto e già dal titolo ci si può fare una idea su quello che ci aspetta: una sequenza di dialoghi sconclusionati e dove ricercare un filo logico è assolutamente impossibile.

E’ da credere che sia proprio questo l’intento di Massimo Odierna mettendo sulla scena una serie di personaggi connessi, direi per caso, tra di loro ma che difficilmente interagiscono in un clima assurdo dove l’illogico regna sovrano.

Ci vorrà dire che nel mondo di oggi tutto è superficiale ed i temi comuni di morte, amore, amicizia, sesso sono oramai in balìa di parole vuote e prive di significato?

Bravi gli attori (Luca Mascolo, Vincenzo D’Amato, Alessandro Meringolo, Sara Putignano, Viviana Altieri oltre a Massimo Odierna stesso) anche se l’eccessiva mimica li rende spesso grotteschi e sopra le righe.

Ma forse è proprio questo che rende il lavoro interessante e degno di attenzione.


data di pubblicazione 09 /01/2015


Il nostro voto:

CANTIERI CONTEMPORANEI – OFFICINA PROMOZIONALE

CANTIERI CONTEMPORANEI – OFFICINA PROMOZIONALE

Il Teatro Due Roma, in via due Macelli 37, ospiterà dall’8 al 25 gennaio un interessante progetto teatrale denominato Cantieri Contemporanei – Officina promozionale con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

La rassegna, presentata in conferenza stampa dal direttore artistico del teatro Marco Lucchesi, prevede quattro spettacoli:

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Un signore in vestaglia domani si sveglierà presto, scritto e diretto da Massimo Odierna, in programma l’8 ed il 9;

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Das Schloss da F. Kafka, con la regia di Francesca Caprioli, dal 10 al 14;

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Assolutamente deliziose di Claire Dowie, con la regia di Emiliano Russo, dal 15 al 20;

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Julien Zoluà di Giulio Maria Corso, diretto da Roberta Azzarone, dal 21 al 25.

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I lavori sono stati poi singolarmente presentati dai registi, tutti ragazzi appena diplomati all’Accademia, i quali hanno voluto sottolineare la loro voglia di lavorare e creare insieme, tutti spinti da un entusiasmo che oggi difficilmente riscontriamo negli “adulti”, ma che sicuramente non ha abbandonato i giovani, pur in presenza dell’attuale quadro socio-politico che certamente non dà giusto rilievo alle iniziative culturali.

Il Teatro Due Roma, che si appresta a varare durante questo 2015 appena iniziato una serie di progetti drammaturgici e teatrali di sicuro interesse, si è quindi presentato ancora una volta come un centro di promozione, distribuzione e formazione di giovani impegnati a fare teatro.

Noi di Accreditati seguiremo con la dovuta e meritata attenzione i lavori in programma e come sempre vi daremo le nostre impressioni, qualunque esse siano, senza trascurare sin d’ora lo spirito creativo e l’impegno di questi giovani, futuri protagonisti della scena teatrale italiana.


data di pubblicazione 07 /01/2015

GLI ARANCINI DI MONTALBANO di Andrea Camilleri

GLI ARANCINI DI MONTALBANO di Andrea Camilleri

La ricetta degli arancini di riso (in Sicilia dette arancine) non possiamo che ovviamente abbinarla all’omonimo racconto di Andrea Camilleri ed alla serie televisiva, che hanno come protagonista il Commissario Montalbano, egregiamente interpretato da Luca Zingaretti.

Invece di passare la notte di Capodanno con la fidanzata Livia a Parigi, Montalbano decide di rimanere a Vigata a casa della fedele cameriera Adelina che per l’occasione ha preparato le gustose arancine al ragù. La serata viene drasticamente disturbata dalla notizia che uno dei due figli di Adelina, entrambi pregiudicati, è sospettato di aver partecipato ad una rapina in un supermercato. Sarà una telefonata anonima agli inquirenti a rivelare che il ragazzo è totalmente estraneo al fatto e quindi la cena viene salvata e con essa anche le famose arancine

Vi suggeriamo due tipi di condimento tradizionale della tipica ricetta siciliana: quello al ragù e quello in bianco.

INGREDIENTI (per la preparazione di circa 24 arancini): 800 grammi di riso arborio super fino – una cipolla – brodo – olio d’oliva ed un litro d’olio per frittura – 2 bustine di zafferano una noce di burro – 100 grammi di parmigiano – pan grattato e due cucchiai di farina.

Al ragù: 1 cipolla – 200 grammi di carne di vitello macinata – mezzo tubetto di concentrato di pomodoro – 80 grammi di pisellini surgelati – sale, pepe, mezzo bicchiere di vino bianco, olio d’oliva.

In bianco: 100 grammi provoletta dolce – 100 grammi provoletta affumicata – 100 grammi di prosciutto cotto praga – 30 grammi di salame milano .

PROCEDIMENTO: Preparare un ragù ristretto facendo prima soffriggere in olio d’oliva la cipolla a pezzetti e la carne, sfumando il tutto con un mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiungere un bicchiere di acqua ed il concentrato di pomodoro e lasciare cuocere a fuoco lento per un 40 minuti, a metà cottura aggiungere i pisellini, sale e pepe. Altrimenti si prepara una besciamelle abbastanza densa nella quale versare tutti gli ingredienti per arancine in bianco, in modo da ottenere una pasta filante ed omogenea. Si consiglia di preparare i due diversi condimenti la sera prima e di riporli tutta la notte in frigo in modo tale che siano ben solidi al momento di riempire gli arancini.

Preparare il risotto alla maniera tradizionale, facendo soffriggere una cipolla in abbondante olio d’oliva, aggiungere poi il riso ed il brodo insieme a due bustine di zafferano. Il riso dovrà essere cotto al dente. Aggiungere una bella noce di burro ed abbondante parmigiano grattugiato. Il riso va poi disteso su un ripiano e lasciato raffreddare. Una volta che il riso si è freddato, si procede alla preparazione dell’arancino ponendo sul palmo della mano il riso, aggiungere una bella dose di condimento ben rappreso e qualche pezzettino di provola (solo per il condimento rosso al ragù) e richiudere con altro riso in modo da ottenere una palla ben chiusa del diametro di circa 8 o 10 centimetri. Si prepara a parte una pastella semiliquida con farina ed acqua e gli arancini vengono quindi ripassati prima con questo collante, per evitare che si aprano durante la frittura, e poi con il pan grattato cercando di comprimere bene la massa e darle una forma rotonda e compatta.

Infine si passa alla frittura. Si dovrà utilizzare almeno un litro di olio per friggere il quale dovrà essere portato ad una temperatura abbastanza alta prima di immergervi gli arancini; lasciare friggere per circa 4 minuti. Scolare.