da Antonio Jacolina | Dic 18, 2024
Il 15 Ottobre 1924 André Breton pubblicava a Parigi il Manifesto del Surrealismo. Parigi celebra il centenario di questo movimento artistico rivoluzionario, non dogmatico e libertario con una Mostra eccezionale al Centro Pompidou. Un’ultima occasione per visitare l’insieme del Beaubourg di Renzo Piano prima della sua totale chiusura per ristrutturazioni dal 2025 al 2030. Un’opportunità per vedere ed apprezzare un’esposizione coinvolgente, ampia, ricca e documentata e cogliere così, fra i tanti movimenti di avanguardia, l’assoluta unicità ed irripetibilità del Surrealismo. Oltre quaranta anni di vita, dal 1924 al 1969 quando ne fu annunciata la “fine” con un articolo su Le Monde. Articolata su percorsi cronologici e tematici con esperienze sensoriali, visive e multimediali, la Mostra pone in risalto tutta la complessità e la ricchezza creativa del Movimento. Un’immersione totale, intensa ed inedita in cui il visitatore si può liberamente perdere nei meandri dell’immaginario onirico surrealista. Un’estetica visiva unica che ha rovesciato i codici creativi artistici proponendosi di sostituire il razionalismo con il sogno, la fantasia, il meraviglioso e l’assurdo. Sono esposte le opere emblematiche ed i capolavori dei più grandi nomi: Dalì, Bunuel, De Chirico, Max Ernst, Dora Maar, Mirò, Magritte e se ne possono ammirare tutta la “folle” creatività e la geniale diversità. Un vero viaggio fuori dal Tempo! Conoscitori o neofiti resteranno affascinati da questa ricca Esposizione. (fino al 13 Gennaio 2025).
data di pubblicazione:18/12/2024
da Antonio Jacolina | Dic 16, 2024
Se siete appassionati dell’Impressionismo e pensate di aver già visto tutto, questa Mostra vi fornirà un suo inedito ed insolito punto di vista e vi offrirà anche l’occasione per rivedere quel gioiello che è il Museo d’Orsay. Caillebotte (1828-1894) di famiglia più che benestante è stato un apprezzato pittore impressionista ed anche collezionista, generoso mecenate, filatelico, velista ed architetto. Spirito poliedrico, moderno e libero, più di ogni altro suo collega, il pittore ha rappresentato l’immagine e l’identità maschile in stretta connessione con la visione e la collocazione che di essa ha avuto la Società Parigina e Francese alla fine del XIX secolo. La qualità e la modernità dell’artista è proprio nel modo in cui dipinge i suoi contemporanei. Figure di uomini del tutto nuove ed insolite per le convenzioni rappresentative dell’epoca: l’operaio urbano, il cittadino al balcone, il borghese a passeggio sotto la pioggia, lo sportivo, il velista, i piallatori di parquet. Una rappresentazione “realista”, personale ed autobiografica. I suoi soggetti sono infatti persone a lui vicine: i suoi fratelli, gli amici canottieri o velisti, intellettuali o colleghi artisti, operai o giardinieri che lavorano per la sua Famiglia. Un vero caleidoscopio dei tanti tipi di uomini della seconda metà dell’Ottocento.
La Mostra sottolinea e studia l’interesse per tale insolita rappresentazione di quel “patriarcato” francese benestante, borghese, militare, sportivo o anche popolare. Composizioni, contesti, inquadrature, scelte cromatiche e punti di osservazione audaci e radicalmente nuovi di uomini in una Parigi che si fa moderna ed in una Società liberale che, soddisfatta di sé, ha il denaro ed il tempo libero per scoprire il piacere dell’attività sportiva. Lo sguardo di Caillebotte sul suo mondo, sul suo quotidiano, su questi uomini è veramente singolare, ideale, provocatorio e quasi sovversivo. Una Mostra audace, originale, intrigante e nuova! (fino al 19 Gennaio 2025).
data di pubblicazione:16/12/2024
da Antonio Jacolina | Dic 14, 2024
Situato nel cuore di Parigi, nello storico quartiere del Marais, il Museo Picasso è un luogo da visitare. A maggior ragione quando oltre alla ricca collezione dell’artista catalano ospita anche una mostra particolare: Jackson Pollock, i primi anni (1934-1947). L’esposizione offre infatti l’opportunità di osservare il lungo processo formativo e creativo dell’artista americano. In particolare il passaggio dal figurativo all’astratto sotto l’influsso della psicanalisi di Jung. Le opere esposte testimoniano anche le influenze sia dei nativi americani sia delle Avanguardie e dei Surrealisti europei. Un lungo periodo di acquisizione, sperimentazione e rielaborazione delle impressioni e degli stili acquisiti in un progressivo e personale carattere distintivo. Opere intense, singolari, diverse, spesso in apparente contraddizione, ma tutte segnate dalla crescente personalità artistica ed intellettuale di Pollock. Una mostra non certo facile né accattivante ma imprescindibile per capire il futuro grande Pollock del pouring e del dripping. (Museo Picasso, fino al 19/1/2025)
data di pubblicazione:14/12/2024
da Antonio Jacolina | Dic 12, 2024
Parigi è sicuramente la città ideale per gli appassionati di Cinema di ogni genere e generazione. In città sono attive più di 400 sale. Un terzo sono cinema indipendenti con programmazione di qualità e sostegno statale. Il resto fa parte delle catene delle grandi produzioni e distribuzioni: Gaumont, UGC, Pathé, MK2… In quale altro posto si può quindi concludere questa breve escursione cinematografica parigina se non nella Cinémathèque Française? Un tempio del Cinema ed una meraviglia architettonica del geniale Frank Gehry. Il luogo ideale per godersi un film, una retrospettiva, per imparare qualcosa di più sulla storia del Cinema o semplicemente per ammirare l’architettura ultramoderna. Situata nel Parco di Bercy accoglie nel suo complesso diverse sale per le variegate proiezioni, un museo, esposizioni temporanee, una biblioteca ed una libreria, il tutto dedicato al Cinema. Un luogo di assoluta singolarità. Nel museo sono esposti i primi strumenti ottici dei Fratelli Lumière, i primi modelli di cineprese, costumi ed attrezzature che ne fanno un unicum del patrimonio cinematografico mondiale. Per gli amanti e i curiosi del Cinema d’epoca è anche possibile, su domanda, visionare film dei grandi Maestri del passato. Un’esperienza da non perdere!
data di pubblicazione:12/12/2024
da Antonio Jacolina | Dic 10, 2024
Parigi rigurgita letteralmente di sale cinematografiche di tutti i tipi, di tutte le dimensioni e per tutti i gusti. Tra i più autentici e vecchi c’è Le Cinéma du Pantheon. Un luogo destinato agli appassionati ed innamorati del Cinema, che è sempre rimasto aperto al pubblico in tutte le circostanze storiche di Parigi. Inaugurato nel 1907, a pochi passi dal Pantheon, è stato tra i primi ad essere dedicato fin dagli Anni Trenta alle proiezioni di film in lingua originale. Rinnovato una prima volta all’inizio degli Anni ’70, nel 2000 ha installato i supporti tecnologici audiovisivi più moderni. Caratterizza questa “antica/moderna” sala la trasformazione della terza galleria in uno spazio aperto giorno e notte, destinato a bar, ristorante e terrazza riscaldata, fruibile anche d’inverno. La sala è stata tutta accuratamente restaurata da Catherine Deneuve, riproponendo gli ambienti originali di inizio 1900. Fa parte del cinema anche un ampio locale destinato a libreria, destinato esclusivamente al mondo del Cinema. Qui si possono trovare libri, riviste, biografie, poster e manifesti dipinti a mano dei mitici anni ’40 e ’50. Tutta la storia del Cinema in uno spazio assolutamente d’eccezione.
data di pubblicazione:10/12/2024
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