WAR- LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanassi, 2022

WAR- LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanassi, 2022

Tom (Edoardo Leo) laureato in lingue romanze, alleva vongole, deve avere il nulla osta della psicologa Lea (Miriam Leone) per riavere la patente … nel frattempo attorno a loro dilaga il Caos, sta per scoppiare la guerra con la Spagna e c’è di mezzo anche la Francia …

 

Che dire dei ben 130 minuti di questo coraggioso tentativo di fare un Action Movie all’Italiana visto in anteprima alla recente Festa del Cinema di Roma?    Essere indulgenti e girarci attorno?

Diciamolo subito, a noi il film non è piaciuto, e, pur riflettendoci oggi, continua a non piacere del tutto (e lo spiegheremo tecnicamente). Escludendo ovviamente le recensioni fatte per mera piaggeria o cortigianeria o quelle che senza esprimere alcun parere, hanno solo allungato il brodo infilandoci che il regista ha inteso rappresentare il caos della nostra Società, la guerra, le minacce che incombono, il crescente degrado di convivenza civile, il crollo dei valori, gli istinti peggiori che trovano spazio nei momenti bui, i frustrati e repressi che aspettano di rivalersi … anche la Critica più seria non è stata, a tutt’oggi, generalmente molto positiva o accondiscendente verso il film.

Ma che dire veramente del film? Come mi è stato fatto notare: “è sicuramente da apprezzare il tentativo di trovare originalità e brio ad una storia in controtendenza con le solite trame dei film italiani su famiglie e disagi vari”. Siamo d’accordo, e conveniamo anche che certamente il tocco di Zanassi si conferma singolare e meritevole di attenzione. Ma basta?… No! ed ecco i ma …

L’idea fantapolitica è certo originale, coraggiosa ed attraente e sembrava promettere molto bene, guardando poi anche il ricco e qualificato cast gli spunti e sviluppi potevano essere veramente tanti. Ma peccato! Veramente peccato! Un’opportunità non pienamente sfruttata con il giusto respiro. Purtroppo una volta partiti occorre poi riuscire a sapersi mantenere all’altezza delle tante e belle aspettative generate e delle ambizioni. Il film che ne è risultato è infatti un film molto discontinuo con alcuni sicuri pregi ma anche con vari difetti e diverse, troppe imperfezioni!

La sceneggiatura in particolar modo è molto carente: dopo la bella intuizione avuta non riesce infatti a dare all’evoluzione narrativa contenuti che abbiano logica, sostanza, spessore e che reggano alla distanza. Ne consegue che la narrazione filmica si spezzetta, quasi da subito, in un insieme di accenni, in tanti, troppi, temi e spunti messi non sempre a fuoco. Le scene così si accumulano senza essere completate e spesso sono inutili, superflue, disturbanti e poco legate con la stessa vicenda pur nei sui tanti piani di lettura, intenzionali o sottintesi che siano. Il film è troppo lungo! gira talora a vuoto e le troppe ripetizioni lo appesantiscono impedendogli di prendere il volo e trovare la sua vera connotazione. Anche i bei momenti di cinema, che pur ci sono, vengono così opacizzati.

Implausibili e poco definiti sono poi pure i caratteri dei personaggi, troppi infatti i personaggi che si accavallano, si rubano la scena fra di loro, appaiono e scompaiono senza essenzialità ai fini narrativi. Gli effetti di questa carenza di scrittura e di indirizzo ricadono così sugli attori chiamati ad impersonarli. Peccato per Edoardo Leo, per Miriam Leone, per Giuseppe Battiston che ha veramente un bel ruolo (uno dei migliori) e per Stefano Fresi che invece è sacrificato in un personaggio non sviluppato a dovere.

Sicuramente Zanassi ha una sua personalità e non è un autore banale, ma questa volta si è forse troppo innamorato della sua bella idea e ci si è perso dentro. Va seguito ulteriormente.

data di pubblicazione:09/11/2022


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L’INNOCENT di Louis Garrel, 2022

L’INNOCENT di Louis Garrel, 2022

(Festa del Cinema di Roma, 13/23 Ottobre 2022)

Sylvie (Anouk Grinberg) tiene corsi di teatro per i carcerati e si sposa con Michel (Roschdy Zem)un detenuto prossimo al rilascio. Suo figlio Abel(Louis Garrel), giovane vedovo inconsolabile, è preoccupato per il matrimonio nonostante i tentativi dell’amica Clémence(Noémie Merlant)di tranquillizzarlo. Abel cercherà di proteggere la madre in ogni modo, ma gli sviluppi saranno del tutto imprevisti …

I Festival ci regalano anche belle sorprese. Chi avrebbe mai scommesso sul potenziale comico di un attore come Louis Garrel sempre così cerebrale o bel tenebroso dallo sguardo cupo? Ed ecco allora che il poliedrico attore ci svela un suo coté brillante di tutto rispetto.

Garrel, geniale nipote e figlio d’arte, attore, sceneggiatore e regista così talentuoso e di successo da potersi permettere il vezzo (come Truffaut con Antoine Doinet) di avere sempre nei suoi film un alter ego di nome Abel, è arrivato con questo lungometraggio, di cui è anche cosceneggiatore, alla sua quarta regia. E che regia! Il cineasta dimostra di saper abilmente attraversare tutti i generi: dalla cronaca familiare al film di rapina, al polar comico fino alla commedia romantica, con un incontestabile tocco di maestria e di gradevole furbizia regalandoci alla fine un film brillante da gustare con vero piacere. Sulla base di un soggetto insolito ma ben definito, passo dopo passo, demolisce tutti gli stereotipi dei generi e ci restituisce un film con umori, sapori, colori e tocchi un po’ rétro quasi da anni ‘70/’80. Un tutt’uno piacevolmente assortito sotto una falsa aria da poliziesco di provincia di serie B, con citazioni e rimandi che fanno la gioia dei cinefili che ricordano i noir francesi di quegli anni. Il tutto senza però mai prendersi troppo sul serio, ma con un risultato decisamente apprezzabile, incisivo ed anche divertente.

Alla base c’è, ovviamente, una sceneggiatura originale perfettamente oleata che scorre come un orologio svizzero e dei dialoghi, come è tipico dei film francesi, reali, autentici, intelligenti, ben articolati ed a tratti esilaranti, costruiti su misura dei personaggi. La messa in scena è tecnicamente perfetta e ricca di inventiva. Il ritmo poi è incalzante, senza mai un attimo di stanca.

La gradevolezza del film è dovuta anche ad un casting, forse non conosciutissimo in Italia, ma, di assoluto prim’ordine. I 4 protagonisti mostrano tutto il piacere di recitare e di sapere fare buon cinema. Garrel con nonchalance si permette di operare di conserva lasciando brillare gli altri che con magnetismo, irruenza e bravura rendono bene tutte le sfumature dei loro ruoli.

L’Innocent è, dunque, una tenera commedia ricca di humour, ben scritta, ben diretta e ben recitata. Un piccolo bijou di cinema che fa venire voglia di continuare a seguire con sempre più attenzione le vicende del suo attore/regista e magari gustare presto un suo altro lavoro.

data di pubblicazione:21/10/2022


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WAR- LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanassi, 2022

WAR- LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanassi, 2022

(Festa del Cinema di Roma, 13/23 Ottobre 2022)

Tom (Edoardo Leo) laureato in lingue romanze, alleva vongole, deve avere il nulla osta della psicologa Lea (Miriam Leone) per riavere la patente … nel frattempo attorno a loro dilaga il Caos, sta per scoppiare la guerra con la Spagna e c’è di mezzo anche la Francia …

Che dire dei ben 130 minuti di questo coraggioso tentativo di fare un Action Movie all’Italiana visto alcuni giorni fa alla Festa? Si possono fare recensioni di pancia, tecniche o miste escludendo ovviamente quelle fatte per mera piaggeria o cortigianeria, quindi, a quale tipo di recensione ricorrere?

Potremmo allungare il brodo ed infilarci che il regista nell’intenzione di rappresentare il caos della nostra Società, aggiunge la guerra, le minacce che incombono, il crescente degrado di convivenza civile, il crollo dei valori, gli istinti peggiori che trovano spazio nei momenti bui, i frustrati e repressi che aspettano di rivalersi …

Ma che dire veramente del film? Essere indulgenti e girarci attorno? Infierire? Forse provare a capire perché “… i set sono pieni, ma le sale restano vuote…”.

L’idea fantapolitica è originale, coraggiosa ed attraente e sembrava promettere bene, guardando poi anche il ricco e qualificato cast gli spunti e sviluppi potevano essere tanti. Peccato! Veramente peccato! Purtroppo una volta partiti occorre poi riuscire a saper essere all’altezza delle tante e belle aspettative generate.

Il film che ne è risultato è un film con diverse imperfezioni, anzi, con più difetti che pregi!

La sceneggiatura in particolar modo è carente: dopo la bella intuizione avuta non riesce infatti a dare contenuti all’evoluzione narrativa che abbiano sostanza, spessore e che reggano alla distanza. Ne consegue che la narrazione filmica si spezzetta, quasi da subito, in un insieme di accenni, in tanti, troppi, temi e spunti messi non sempre a fuoco. Le scene così si accumulano senza essere completate e spesso sono inutili, superflue, disturbanti e poco legate con la stessa vicenda pur nei sui tanti piani di lettura intenzionali o sottintesi che siano. Il film è troppo lungo, gira a vuoto e le troppe ripetizioni lo appesantiscono impedendogli di prendere il volo e trovare la sua connotazione. Anche i bei momenti di cinema, che pur ci sono, vengono così opacizzati.

Implausibili e poco definiti sono poi pure i personaggi, troppi i personaggi che si accavallano. Gli effetti di questa carenza di scrittura e di guida ed indirizzo ricade poi sugli attori chiamati ad impersonarli. Peccato per Edoardo Leo, per Miriam Leone, per Giuseppe Battiston che ha veramente un bel ruolo (uno dei migliori) e per Stefano Fresi che invece è sacrificato in un personaggio non sviluppato a dovere.

data di pubblicazione:19/10/2022


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RAYMOND & RAY di Rodrigo Garcia, 2022

RAYMOND & RAY di Rodrigo Garcia, 2022

(Festa del Cinema di Roma, 13/23 Ottobre 2022)

Raymond (Ewan McGregor) e Ray (Ethan Hawke) sono due fratellastri, dopo essere cresciuti insieme, si sono allontanati, ma si rincontrano per raggiungere la città ove si terranno le esequie del padre violento e dispotico. Lo strambo funerale sarà l’occasione per scavare nel passato fra rabbia e dolore, ironia e follia …

Il bello ed il brutto dei Festival è che nella stessa giornata si può passare, senza soluzione di continuità, da un film più che pregevole come L’Envol ad uno solo discreto come il nuovo film scritto e diretto dal Rodrigo Garcia (figlio di Gabriel Garcia Marquez). Garcia è un attivo sceneggiatore, direttore della fotografia, regista televisivo e cinematografico apprezzato fin da quando a Cannes 2000 fu premiato per la sua Opera Prima: Le Cose che so di Lei.

Raymond & Ray è un viaggio fisico ed emotivo centrato sul passato e sul presente. Un film che resta sospeso fra il Road Movie, il Buddy Movie ed il dramma dolce amaro. Poteva essere peggio! Visto il tema poteva risultare un melodramma moraleggiante con invito al perdono ed alla riconciliazione davanti alla morte del padre anche se costui era stato dispotico, violento ed egocentrico. E’ invece un film sulle umane imperfezioni, paure ed errori cui un abile e sapiente ricorso ad una quota di umorismo e follia consente di scavare nel profondo dei protagonisti senza mai scivolare nel dramma. Semmai, c’è un giusto e sano tocco di realismo che restituisce le atmosfere autentiche del vivere quotidiano che sono fatte proprio di un incerto mix di opposte situazioni ed emozioni.

Il regista è bravo a liberarsi della tentazione e del rischio del mélo ricorrendo ad una direzione con mano leggera, ad un ritmo molto serrato e ad un susseguirsi di situazioni che evolvono velocemente e in modo naturale. Lo sostiene un’ottima sceneggiatura che rende gestibile e coerente l’alternarsi ed incrociarsi di momenti seri e momenti ironici o addirittura ilari che alleggeriscono per l’appunto il tema della pellicola. Al centro del film, anzi, il film è tutto nell’ottima performance e nella sintonia scenica dell’inedita coppia dei due protagonisti. Due grossi calibri del cinema che dialogano, duettano fra loro facendo scintille grazie a dialoghi precisi, veri, arguti e pungenti, finemente cesellati proprio sui personaggi. Una coppia di opposti che funziona benissimo in un alternarsi e succedersi di dolore, follia, assurdità, ironia e catarsi. Quando invece la vicenda si allarga oltre la coppia, il film, pur essendo bravi anche i secondi ruoli, sembra perdere vivacità, mordente e qualità e divenire, quasi ovvio e scontato.

Raymond & Ray di certo non aggiunge nulla di nuovo al Cinema,è solo un film discreto e nulla di più. Un film che si può vedere con piacere, gustarlo ed apprezzare l’interpretazione dei due attori che sanno dare vera profondità e sfumature umane ai loro rispettivi personaggi.

data di pubblicazione:19/10/2022


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L’ENVOL di Pietro Marcello, 2022

L’ENVOL di Pietro Marcello, 2022

(Festa del Cinema di Roma, 13/23 Ottobre 2022)

1918, Francia rurale del Nord. Segnato dagli orrori della Guerra, Raphael (Raphael Thierry) ritorna al paese, un ambiente gretto ed ostile, trova la moglie morta e la piccola Juliette allevata dalla proprietaria della fattoria (Noémie Lvovsky). Un racconto che dura due decenni accompagnando l’infanzia e l’adolescenza della giovane Juliette (Juliette Jouan) fino a quando …

 

Pietro Marcello è pittore, scrittore, documentarista e regista. Dopo il successo di Martin Eden (2019) questo suo terzo lungometraggio è stato presentato con successo alla Quinzane des Réalisateurs a Cannes ’22. Un film francese diretto da un regista italiano!! Già questo la dice lunga!

Di nuovo lo spunto è un’ispirazione letteraria: un libero adattamento de Le Vele Scarlatte scritto nel 1923 dallo scrittore russo Aleksandr Grin.

Diciamolo subito! Un film controcorrente per modi, stile, eleganza, charme e modernità di linguaggio. Un film delicato, poetico, dolce e magico, diretto per di più con un tocco eccezionale, con capacità autoriale e scrittura originale. Un film piccolo e compatto che brilla di bellezza e lirismo e dalla narrazione dolce e piacevole. Un ottimo film da non perdere!

Come suo solito il regista con il suo stile narrativo sensibile ai dettagli, ondeggia a tratti fra il documentario e la fiction alternando e fondendo però con maestria le immagini, dandoci così l’illusione di continuità in una realtà idilliaca. Lo supporta una fotografia magnifica che esalta i paesaggi da sogno dando loro toni di luce caldi e morbidi. Marcello sa lavorare in modo singolare ai confini di più Generi, in equilibrio, sospeso fra il racconto, la favola e le suggestioni della Storia.

La Grande Storia vista in quella minuta, intima ed onirica dei suoi piccoli personaggi persi nella Francia profonda.

Tanto il padre Raphael è legato al legno ed alla terra, tanto la figlia Juliette è uno spirito d’aria e vola, vola via con i suoi canti e le sue parole. Canta il suo desiderio di libertà, sogna, come le ha predetto la maga del bosco, le vele scarlatte che un giorno verranno a portarla via nel mondo … Nell’attesa. Il Tempo è quasi fermo, sembra non scorrere in una realtà paesana immobile. Il regista osserva infatti la vita procedere immutata da sempre nel gretto ambiente rurale, un piccola ottusa società da cui non si può fuggire nemmeno andando a studiare in città perché le città ripropongono la stessa grettezza d’animo. Unica fuga restano l’immaginario, la fantasia, la poesia e la musica.

Il film è tutto qui, in questo disegno del reale e della poesia, incrociando l’uno con l’altra in un piccolo universo al cui centro sono la Natura e … le donne, la vera chiave verso il Futuro con la loro positività, sensibilità, forza e concretezza. Diversi i piani di lettura dell’opera: il peso del Tempo, l’ambiente cupo di un villaggio, le persone diffidenti ed ostili ed infine i sogni, rifugio di pace atemporale quasi sul filo del soprannaturale. Il ritmo del film scorre via scientemente senza scosse, aiutato da un ottimo montaggio e tenuto ben saldo dal regista. Il cast è formato dagli attori già citati e caratteristi tutti di gran talento. Raphael Thiéry dal volto rude, quasi una maschera scolpita nel legno è bravissimo e ricorda incredibilmente Michel Simon. Da segnalare poi sul finale anche il sempre fascinoso Louis Garrel.

Dopo aver visto un film come questo sarà difficile tornare alla sguaiatezza di certi nostri film! Non credete ai denigratori che vi diranno che si tratta di mera estetica senza sostanza e di vuota esaltazione romantica.

data di pubblicazione:18/10/2022


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