con Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Luca Attadia
(Teatro Manzoni – Roma, 30 gennaio/16 febbraio 2025)
Commedia frizzantina che a volte scivola nella farsa. Interno borghese con figlio adorato che torna dagli States con una fidanzata di trent’anni più grande tra l’imbarazzo dei genitori. Ma è un trucco che si scoprirà solo alla fine. Senza spoilerare nulla è quella sulla ciliegina sulla torta che si svelerà in conclusione di vicenda.
Se non hai un testo alla Neil Simon ti arrangi. Così i bravi quattro attori si barcamenano per arginare un quarto d’ora di troppo e un montaggio dello spettacolo ottimizzabile. Edy Angelillo attacca forte ma sviene troppo spesso e troppe volte fa l’amore con il frigorifero per evidenti caldane. Il suo partner cresce e prende piede nella seconda parte. Impegno e professionalità da parte di tutti ampiamente fuori discussione. Si sorride molto, si ride qualche volta per una vicenda surreale sulla quale non bisogna troppo indagare per difetto di verosimiglianza. Ma sembra fatta apposta per il pubblico di Prati, ad ampia tenuta di giorni e con un sicuro successo, per applausi e per rendimento al botteghino. Milena Miconi abile nella doppia parte: un po’ yankee e un po’ burina salvo tornare reale nel colpo di scena. Molto dialoghi, pochi movimenti di scena, qualche ripetizione. Teatro imperfetto per costruzione che però piace e si fa apprezzare. Rovesciamento dei ruoli. La donna, in sospetto di tradimento, è una manager inflessibile e carrierista, lui invece sta in casa, cura l’alimentazione, una sorta di badante tutti usi. Ma il conflitto è dietro l’angolo, però appare sanabile anche se il figliolo rientrante si appresta a giocare il jolly sorpresa. Empatia recitativa collaudata del quartetto di protagonisti.
data di pubblicazione:06/02/2025
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