LA GAZZA LADRA di Robert Guédiguian, 2025

(Locandina tratta da cartella stampa)

Maria (A. Ascaride) non più giovane si arrangia assistendo con dedizione diversi anziani. Di tanto in tanto però ruba qualche soldo un po’ qui e un po’ là. Lo fa per le sue precarie condizioni economiche (il marito gioca a carte) e per qualche golosità. Per un intreccio di coincidenze viene scoperta e denunciata. Si creerà uno scompiglio che coinvolgerà più famiglie …

Con La Gazza Ladra Guédiguian si è definitivamente lasciato dietro le spalle le cupezze di Gloria Mundi (2019) e riprende e sviluppa l’ottimismo della speranza di E la Festa Continua! (2023) per trasportarlo in una favola marsigliese. Una commedia drammatica a lieto fine in cui i sentimenti sono apparentemente un po’ più centrali rispetto ai soliti temi sociali. Come è noto, il regista franco armeno è un Autore arrabbiato ed impegnato. L’equivalente francese del britannico Ken Loach. A differenza del collega inglese preferisce però centrarsi sul dramma dei mutamenti dei valori causati dal capitalismo sulla Società tutta e su quella marsigliese in particolare. Torniamo infatti ancora una volta a Marsiglia.

Con la sua città il cineasta ritrova anche il suo gruppo di amici ed attori. Primi fra tutti la coppia Ascaride e Darroussin. La loro chimica recitativa fa di nuovo meraviglie. Attorno a loro gli altri comprimari di sempre. Giovani ed anziani, tutti egualmente bravi e complici nel dar vita e cuore ai loro personaggi. All’apparenza sembra un film corale. In realtà il fil rouge che lega le varie vicende sono due splendide figure femminili. Due donne forti, una matura presa fra malinconie e sogni, l’altra giovane ma volitiva e determinata nelle sue decisioni. Al cuore della vicenda ci sono sempre la precarietà economica e sociale e le solitudini. Le devastazioni che l’individualismo capitalista ha prodotto sulle aspettative. La malinconia che ne deriva, ci dice Guédiguian, non è però rinuncia o sconfitta. Ci sono certo i problemi ma ci sono anche le soluzioni, prevedibili o imprevedibili, che scaturiscono dalla solidarietà derivante dai legami di cuore o di amicizia. Le occasioni della Vita!

Il film naviga con sensibilità in questa specie di commedia sentimentale e scorre con fluidità, forte di un’ottima sceneggiatura arricchita da dialoghi vivi. Splendide le musiche e le citazioni poetiche. Un vero inno alla forza della cultura!

La Gazza Ladra senza essere un mélo è un film toccante che sembra uscito da un’altra epoca. Un film che sa alleggerire i tratti lirici e malinconici con humour e levità perché, ci ripete Guédiguian, c’è sempre l’ottimismo della Speranza! Un bel momento di Cinema.

data di pubblicazione:16/04/2025


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1 commento

  1. “LA GAZZA LADRA”fa piccoli furti per mangiare ostriche ma soprattutto per beneficiare “l’adorato nipote” e il marito irriconoscente.
    Il film descrive la vita quotidiana di tutti noi comuni mortali,illuminando, con poesia,eventi che,all’apparenza,di poetico hanno ben poco.
    È il trionfo DELL’AMORE con tutta la sua imprevedibilità e con tutto il suo calore, è la Pazzia dei sentimenti, è la Solitudine: È LA VITA

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