IL COMPLEANNO di Harold Pinter, regia di Peter Stein

IL COMPLEANNO di Harold Pinter, regia di Peter Stein

Teatro Sala Umberto – Roma, 31 gennaio/12 febbraio 2023)

In scena il dramma psicologico di Stanley: un pianista senza pianoforte con un passato ambiguo e un presente quanto mai problematico. In questa pièce Pintor riesce a concentrare la sua visione della vita e, sia pur giovanissimo, mostra di aver già capito appieno il senso scomposto dell’esistenza umana.

 

 

Peter Stein, con la sua impeccabile e collaudata regia, riesce a centrare interamente la drammaturgia di Pinter tutta rivolta a porre l’uomo nudo davanti alla propria essenza. Il suo teatro, sicuramente influenzato da Beckett, si presenta così, senza fronzoli o costruiti orpelli, e non necessita di essere capito, ma basta percepirlo per intuire quello che c’è di falso e ambiguo nella vita di ognuno di noi. Ecco che al protagonista poco importa di ricordare del suo passato: ciò che conta adesso è vivacchiare all’interno della casa/pensione di Meg e Petey, isolato e poco incline a incontrare gli altri che lo possano forzare a condurlo alla normalità. La sua oppressione interiore è abilmente camuffata dall’illusione di una apparente tranquillità fino a quando due ospiti non metteranno in crisi la sua stessa esistenza, proprio nel giorno del suo compleanno, vero o presunto che sia. I personaggi, ciascuno per la propria parte, si muovono sulla scena con atteggiamenti quanto mai innaturali, eccessivi in ogni tratto, proprio a confermare quanto di recitato e di represso ci sia in noi. Certamente al protagonista farà male ogni interferenza, percepita come negativa perché lo obbliga suo malgrado a fare i conti con qualcosa che si era voluto seppellire, un fantasma quanto mai inopportuno che sarebbe meglio allontanare per ritornare nel soffice nucleo protettivo che lui stesso si era faticosamente costruito. Per tutto questo Stein non ha bisogno di costruire una scena pesante, bastano pochi semplici arredamenti per rappresentare situazioni assurde con un cast da lui già sperimentato. Maddalena Crippa e Alessandro Averone, entrambi attori di grande talento, rappresentano egregiamente i due personaggi principali: la maliziosa Meg, dall’atteggiamento quasi materno e protettivo, e il trasandato Stanley, dagli scatti nervosi e incontrollati, quasi a dimostrare quanto di insensato domini l’umanità.

data di pubblicazione:1/02/2023


Il nostro voto:

NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE di Edward Berger – Netflix, 2023

NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE di Edward Berger – Netflix, 2023

Tre anni dopo l’inizio della prima guerra mondiale il diciassettenne Paul Bäumer, dopo aver ascoltato un discorso patriottico, si convince insieme a alcuni suoi compagni di scuola ad arruolarsi per difendere sul campo di battaglia l’onore della Germania. Mandati in trincea sul fronte occidentale, al nord della Francia, i giovani ben presto si accorgeranno che gli ideali che si erano immaginati saranno sconvolti dalla realtà: un corpo a corpo con il nemico che non lascia spazio al rimorso e neanche al rimpianto di aver sacrificato tutto per la difesa della patria, oramai pronta a firmare l’armistizio…

 

Il film, diretto dal regista e sceneggiatore tedesco Edward Berger, rappresenta il terzo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque, considerato uno dei più importanti scrittori della letteratura europea contemporanea, dove senza reticenze si racconta come la gioventù di quel tempo fu sacrificata nella morsa della Grande Guerra. La regia di Berger non si risparmia nel presentare scene che costituiscono veri pugni sullo stomaco, soprattutto per gli spettatori non avvezzi a situazioni cruenti e intrise di crudeltà. Ma come si sa la guerra è guerra e certamente non c’è spazio, neanche in questo bellissimo film, per fare retorica a basso prezzo. Una realtà che riscontriamo ancora oggi in pieno conflitto tra Russia e Ucraina, dove mentre si accavallano i bei discorsi sul pacifismo e sulla necessità di fermare il conflitto, nel frattempo migliaia di giovani vengono mandati a morte sicura. Il giovane Paul, egregiamente interpretato dall’attore austriaco Felix Kammerer, qui al suo debutto, riesce senza alcun cedimento nella recitazione, a incarnare su di sé la figura centrale dell’intera storia. Pur vedendo sacrificare a uno a uno i suoi compagni, non esita mai a marciare verso il suo destino, agendo di conseguenza per salvare sé e la memoria di chi gli è caduto accanto, anche quando è costretto ad uccidere cinicamente un soldato nemico, giovanissimo e smarrito che si spegne tra le sue braccia in un gesto di enorme tenerezza. Quanto mai di attualità, il film mira a dimostrare quanto veleno ci sia nella propaganda di guerra e il disprezzo da parte dell’apparato militare per la vita dei suoi soldati, disprezzo che è solo frutto di una irrefrenabile follia per il potere. Ottimo il montaggio di Sven Budelmann che riesce bene a contrapporre le scene dei corpi dilaniati e sepolti nel fango della campagna francese, con quelle dei salotti vellutati dove i generali e i burocrati mettono in mostra la loro stupida sconsideratezza. Un film sicuramente che va visto, soprattutto dai giovani, per imparare a capire gli orrori della guerra e da considerare come una spinta a rivedere più obiettivamente la storia di questi giorni. Niente di nuovo sul fronte occidentale rappresenterà la Germania agli Oscar di quest’anno e per tale competizione ha già ricevuto 9 nomination, tra queste come miglior film, oltre a 14 candidature a BAFTA e una al Golden Globe.

data di pubblicazione:30/01/2023


Scopri con un click il nostro voto:

IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA di Paolo Genovese, 2023

IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA di Paolo Genovese, 2023

Un uomo fondamentalmente scettico, una giovane atleta sulla sedia a rotelle per una fatale caduta, una agente di polizia fortemente afflitta per la perdita della giovane figlia e un ragazzino obeso con difficoltà alimentari: ognuno di loro, afflitto dai propri problemi esistenziali, decide di togliersi la vita. Ad accoglierli in una sorta di limbo c’è un uomo misterioso, che li terrà in ostaggio per una settimana dando ad ognuno la possibilità di ritornare sui propri passi…

Tratto dall’omonimo romanzo dello stesso regista Paolo Genovese, edito nel 2019 poco prima dello scoppio della pandemia, il film ha avuto una lunga gestazione e solo da poco si è arrivati alla versione compiuta, riveduta e corretta più volte, proprio per dare al pubblico un messaggio chiaro e univoco. Genovese qui mette sul grande schermo una storia che subito appare surreale: quattro individui, con caratteristiche esistenziali diverse, che dopo essersi suicidati si ritrovano insieme ad affrontare il post mortem insieme ad un uomo (forse un angelo o forse lo stesso Dio in persona?) che li terrà a soggiornare in un albergo fatiscente al centro di Roma. Per una sorta di alchimia sono resi invisibili e quindi possono aggirarsi tranquillamente anche tra i propri congiunti per osservare, senza essere visti, come abbiano reagito alla loro morte improvvisa. Nella storia della cinematografia vari cineasti hanno affrontato simili tematiche, basti pensare, per dare un esempio calzante, a Il Viaggio di G. Mastorna, titolo di un film ideato da Federico Fellini, avviato ma mai completamente realizzato. Il regista de Il primo giorno della mia vita, ha in mente però qualcos’altro: riesce ad intrecciare quattro storie diverse tra di loro ma che hanno in comune la ferma decisione di porre termine alla propria esistenza, di annullarsi nel dolore che si portano dietro e che non viene inteso da coloro che li circondano nella vita di tutti i giorni. C’è quindi da un lato lo sconforto di chi non vede soluzione al proprio dramma interiore, ma di contro c’è anche una larvata speranza di ricominciare, perché è proprio vero che la speranza è l’ultima a morire. Genovese con questo film post pandemico ci suggerisce quindi di non disperare perché questo mondo, con tutte le sue distorsioni e le sue bruttezze, vale comunque la pena di essere attraversato. Molto convincente la recitazione di Toni Servillo nel ruolo dell’uomo misterioso, che riesce a essere umano e reale in un contesto surreale. Anche la performance degli altri protagonisti, che lo affiancano in questa maratona per le strade, a volte affollate a volte completamente deserte di Roma, è molto credibile. Valerio Mastandrea è Napoleone, un uomo cinico che non crede più nella moglie e nel lavoro sociale che svolge, Margherita Buy è Arianna, afflitta dalla paura che il tempo possa cancellare il dolore per la figlia morta, Gabriele Cristini è invece Daniele, deriso persino dai suoi genitori per la sua obesità e infine Sara Serraiocco, nella parte di Emilia, è la giovane atleta di successo con la sindrome di arrivare sempre seconda nelle varie competizioni. Un inno alla vita quindi per farci comprendere come sia comunque importante viverla nel migliore dei modi, con la forza e l’ottimismo di andare avanti o prendere il coraggio per ricominciare tutto daccapo.

data di pubblicazione:28/01/2023


Scopri con un click il nostro voto:

73 INTERNATIONALE FILMFESTSPIELE – BERLINALE

73 INTERNATIONALE FILMFESTSPIELE – BERLINALE

(Berlino, 16/26 Febbraio 2023)

Presentata in conferenza stampa la lista completa dei film in selezione ufficiale. Il direttore artistico della Berlinale Carlo Chatrian ha voluto sottolineare come l’edizione di quest’anno avrà un taglio particolare perché molti film selezionati avranno uno sguardo rivolto alla guerra in Ucraina e alle proteste contro il regime in Iran. Temi di attualità che mettono seriamente in crisi, a livello mondiale, il principio stesso di democrazia e di libertà d’espressione. Ecco che il cinema, ancora una volta, assume quella funzione catalizzatrice, se non addirittura rivoluzionaria, di indurre al confronto proprio dove le opinioni sono in contrasto tra di loro. Ben 183 i film che verranno mostrati nelle varie sezioni, la maggior parte in prima mondiale, tra cui quelli in concorso per aggiudicarsi il prestigioso Orso d’Oro. Ecco si seguito la lista completa.

I 18 film della selezione ufficiale, di cui 16 in prima mondiale:

20.000 especies de abejas di Estibaliz Urresola Solaguren (Spagna)

Bai Ta Zhi Guang di Zhang Lu (Cina)

Bis ans Ende der Nacht di Christoph Hochhäusler (Germania)

BlackBerry di Matt Johnson (Canada)

Disco Boy di Giacomo Abbruzzese (Francia-Italia-Belgio-Polonia)

Le grand chariot di Philippe Garrel (Francia-Svizzera)

Ingeborg Bachmann – Reise in die Wüste di Margarethe von Trotta (Svizzera-Austria-Germania)

Irgendwann werden wir uns alles erzählen di Emily Atef (Germania)

Limbo di Ivan Sen(Australia)

Mal Viver di João Canijo (Portogallo-Francia)

Manodrome di John Trengove (Regno Unito-USA)

Music di Angela Schanelec (Germania-Francia-Serbia)

Past Lives di Celine Song (USA)

Roter Himmel di Christian Petzold (Germania)

Sur l’Adamant di Nicolas Philibert (Francia-Giappone)

The Survival of Kindness di Rolf de Heer (Australia)

Suzume di Makoto Shinkai (Giappone)

Tòtem di Lila Avilés (Messico-Danimarca-Francia)

Molti i film italiani distribuiti tra le varie Sezioni, ma l’unico in gara per l’Orso d’Oro è Disco Boy che segna il debutto cinematografico di Giacomo Abbruzzese, protagonista Franz Rogowski nei panni di un legionario francese che lotta nel Niger accanto ad un gruppo armato locale contro le multinazionali petrolifere che minacciano la sopravvivenza di un villaggio. Abbruzzese, è un regista, sceneggiatore e fotografo di Taranto, conosciuto e più volte premiato per i suoi documentari e cortometraggi. Mario Martone presenta nella Sezione Berlinale Special Laggiù qualcuno mi ama, viaggio personale del regista nel cinema di Massimo Troisi per rendere omaggio al grande attore scomparso. Sempre nella stessa Sezione Andrea di Stefano presenta L’ultima notte di Amore, protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di un tenente di polizia che indaga su una rapina di diamanti in cui è stato ucciso il suo miglior amico e collega. Le mura di Bergamo, documentario di Stefano Savona per la Sezione Encounters, che ci riporta al marzo 2020 quando la città fu colpita in maniera devastante dalla pandemia, prima di espandersi in tutto il mondo. La proprietà dei metalli, diretto da Antonio Bigini per la Sezione Generations, è la storia di Piero, un bambino che vive in un piccolo paese di montagna del centro Italia. The good mothers, di Elisa Amoruso insieme a Julian Jarrold per la Sezione dedicata alle serie tv, che descrive il mondo della ‘Ndrangheta dal punto di vista di tre donne che l’hanno coraggiosamente combattuta.

 

La giuria internazionale quest’anno sarà presieduta dall’attrice e regista americana Kristen Stewart, oramai di fama internazionale per aver interpretato il ruolo di Bella Swan come protagonista della saga di Twilight, adattamento cinematografico dei romanzi della scrittrice statunitense Stephenie Meyer. Nel 2015 ha ottenuto il Premio César come migliore attrice non protagonista per il film drammatico Sils Maria. Recentemente ha ottenuto il plauso della critica per l’interpretazione di Diana Spencer nel film biografico Spencer. Gli altri componenti della giuria saranno resi noti il prossimo 1 febbraio.

La Berlinale renderà omaggio al regista Steven Spielberg con l’Orso d’Oro alla carriera e durante la kermesse cinematografica verranno riproposti ben 8 suoi lungometraggi, incluso il suo ultimo film The Fabelmans, ancora in distribuzione nelle sale italiane.

Dopo due anni di assenza, causa pandemia, quest’anno Accreditati ritorna alla Berlinale e vi terrà puntualmente aggiornati su tutti gli aventi con il consueto entusiasmo di voler condividere con voi i momenti più importanti del Festival.

data di pubblicazione:26/01/2023

THE PLANE di Jean-François Richet, 2023

THE PLANE di Jean-François Richet, 2023

Brodie Torrance è il comandante di un volo in rotta tra Singapore e il Giappone. L’aereo improvvisamente viene colpito da una violenta tempesta e il pilota è costretto a tentare un atterraggio di fortuna su una sperduta isola delle Filippine. Tra i superstiti, quasi tutti miracolosamente illesi, c’è anche un pericoloso pregiudicato ex Marine, ammanettato e scortato per essere consegnato all’FBI, che si rivelerà strategico quando i passeggeri e l’equipaggio verranno catturati e tenuti in ostaggio da uno gruppo di guerriglieri che occupano il territorio.

  

Jean-François Richet è un regista e sceneggiatore francese molto apprezzato per aver diretto diversi film d’azione e tra questi L’ora della fuga, con Vincent Cassel come protagonista, per il quale nel 2009 ottenne il prestigioso premio César per la regia. Il suo ultimo lavoro The Plane, action movie super adrenalinico, si inserisce pertanto bene in questo suo genere e riesce perfettamente a interessare e a coinvolgere emotivamente lo spettatore sin dai primi minuti di proiezione. Certo la sceneggiatura, curata da Charles Cumming e J.P. Davis, non brilla di particolare originalità, avendo già visto tanti film su disastri aerei e incredibili salvataggi di fortuna, ma in questo caso la storia risulta ben confezionata, asciutta e senza lungaggini che avrebbero sicuramente allentato la tensione a scapito della riuscita tutto sommato buona. Questa sicuramente dovuta anche alla presenza di un attore di tutto rispetto come Gerard Butler, già sperimentato in diversi ruoli d’azione, che interpreta esattamente la parte del capitano dell’aereo, sotto la cui responsabilità dipende l’incolumità dei suoi passeggeri, non soltanto per tirarli fuori dalla tempesta che colpisce l’aereo, quanto poi per sottrarli dalle mani di un gruppo di spietati e sanguinari ribelli. Co-protagonista in questa rocambolesca impresa è Mike Colter nei panni di Gaspare, tra i passeggeri ma ammanettato, pronto per essere consegnato alle autorità americane per alcuni crimini che ha commesso ma non è dato sapere. L’attore statunitense, con il suo fisico palestrato, è sicuramente adatto al ruolo di un ex Marine pronto a andare con la mano pesante contro i guerriglieri dell’isola, senza scrupoli e esitazione nella lotta proprio come il supereroe Luke Cage, dell’omonima serie televisiva, di cui dal 2016 ne è stato l’apprezzato protagonista. The Plane è un film che intrattiene bene lo spettatore, calibrato al punto giusto grazie alla regia di Richet, e che riesce anche a infondere quella giusta dose di suspense, senza eccedere nei toni in un plot forse improbabile ma sicuramente avvincente. Distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy, è proprio da consigliare agli amanti del genere action.

data di pubblicazione:25/01/2023


Scopri con un click il nostro voto: