WONKA di Paul King, 2023

WONKA di Paul King, 2023

Il giovane Willy Wonka deve ancora realizzare il proprio sogno nato quando, ancora bambino, sua madre gli aveva promesso di rivelargli da grande il segreto per realizzare un cioccolato magico. Il ragazzo ha le idee ben chiare su cosa fare per avviare la sua fabbrica e soprattutto dove reperire gli esotici ingredienti. Il suo cammino verso il successo sarà ostacolato da tre loschi cioccolatieri che, attraverso attività illecite e sfruttando la complicità di un pubblico funzionario goloso, detengono di fatto il monopolio del cioccolato…

Con l’avvicinarsi delle prossime feste natalizie il cinema si prepara con qualcosa di straordinario che sorprenderà non solo i bambini, ma anche i genitori che li accompagneranno. Si tratta del prequel di un film del 1971 Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart, adattamento di un libro per bambini di Roald Dahl, divenuto negli anni sessanta famoso in tutto il mondo. Nel primo film, seguito da un remake nel 2005, si seguivano le avventure di un bambino povero e di come lui stesso diventò erede dell’enorme e misteriosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka nella quale lavoravano minuscoli operai chiamati Umpa Lumpa. In questo nuovo film del regista e sceneggiatore britannico Paul King, si vedranno invece le premesse di ciò che porterà alla creazione della fabbrica di cioccolato Wonka per opera del giovane e intraprendente Willy, un poco mago, un poco inventore ma soprattutto cioccolatiere per vocazione. Se le intenzioni del regista non erano quelle di creare un musical, di fatto però lo è a tutti gli effetti perché si tratta di una simpatica commedia musicale dove lo stesso Timothée Chalamet, nella parte del protagonista, si destreggia più che bene nell’interpretare le canzoni scritte da Neil Hannon. Racconto magico, con l’immancabile presenza di buoni, brutti e cattivi per renderlo ancora più incredibilmente frizzante, stuzzicando la fantasia non solo dei bambini. Una coreografia ben studiata accompagnata da effetti speciali dosati al punto giusto, senza eccessive elaborazioni. Accanto a Chalamet, oramai di una bravura ineccepibile, troviamo attori del calibro di Olivia Colman, Hugh Grant, Rowan Atkinson (meglio conosciuto come Mister Bean), Sally Hawkins, Jim Carter e tanti altri ancora. Una favola d’altri tempi, ben riuscita nel racconto, che ci fa riscoprire l’onestà dei sentimenti e sopratutto rivolta ai bambini di oggi affinché possano seguire le parole della madre di Willy: “ tutte le cose belle in questo mondo sono cominciate da un sogno, quindi non mollare mai il tuo”. Sperando che serva da lezione…

data di pubblicazione:13/12/2023


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UN COLPO DI FORTUNA – COUP DE CHANCE di Woody Allen, 2023

UN COLPO DI FORTUNA – COUP DE CHANCE di Woody Allen, 2023

Fanny lavora presso un’importante casa d’aste di Parigi dove vengono peraltro trattati quadri della scuola di Caravaggio e gioielli appartenuti a Maria Antonietta. È sposata con Jean, un uomo estremamente ricco, con il quale frequenta annoiata l’alta borghesia parigina e dove viene esibita dal marito come un trofeo. Un giorno casualmente incontra per strada Alain, suo ex compagno di liceo ed ora scrittore bohemien, e da questo momento la vita per lei avrà un nuovo orizzonte…

 

L’inarrestabile Woody Allen ha presentato fuori concorso questa sua cinquantesima pellicola all’80° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dopo qualche perdonabile defiance, il regista ultra ottantenne sembra tornare ai temi ai lui molto cari: il rapporto di coppia e le relative problematiche, i tradimenti, la gelosia, la ricerca della via d’uscita mediante un ben pianificato crimine. Tutti ingredienti che troviamo concentrati in questo suo ultimo piacevolissimo film, appena uscito nelle sale. La bella Fanny (Lou de Laâge) è circondata dal lusso: borse di Hermès, Cartier al polso, una casa in un quartiere super elegante, un lavoro in una rinomata galleria di Avenue Montaigne, una delle strade più chic di Parigi. Il marito (Melvil Poupaud) come professione rende “i ricchi ancora più ricchi”, ha alle spalle un passato poco chiaro, con un socio improvvisamente sparito nel nulla che ancora suscita pettegolezzi e allusioni sulla sua persona. Poi arriva per caso Alain (Niels Schneider) scrittore un poco squattrinato che fa perdere letteralmente la testa all’affascinante Fanny e metterà in discussione la sua vita, prospettandole un rapporto più genuino, anche se meno mondano. Il tutto si svolge in una Parigi dalle sfumature calde autunnali che la fotografia di Vittorio Storaro riesce a mettere in evidenza, rendendo la città ancora più bella di quello che già è di suo. La cura dei dettagli, una trama intrigante con tracce di thriller, anche se con qualche ingenuità nella sceneggiatura, ma tutto secondo copione, tipico della scrittura di Woody Allen, rendono questa commedia avvincente e attraente nello stesso tempo. Un piccolo gioiello che ci riporta all’inconfondibile firma del regista, impronta indelebile nella storia della cinematografia contemporanea. Il film, con un humour a tinte cupe che lo caratterizza, sembra farci capire come la ricchezza e gli agi sfrenati a lungo andare possano diventare noiosi e insignificanti e di quanto sia più romantico mangiare un sandwich al prosciutto, seduti su una panchina di un parco parigino, rispetto alle tavole imbandite con champagne, aragoste e paté de foie gras in abbondanza.

data di pubblicazione:09/12/2023


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MAESTRO di Bradley Cooper, 2023 – Netflix

MAESTRO di Bradley Cooper, 2023 – Netflix

Leonard Bernstein, appena venticinquenne, una mattina viene chiamato alla Carnegie Hall per sostituire Bruno Walter alla direzione della New York Philharmonic. Non c’è tempo per le prove, ma il successo ottenuto quella sera davanti ad un pubblico in delirio lo porterà a dirigere in poco tempo le più prestigiose orchestre sinfoniche del mondo. Tre anni dopo sposerà l’attrice Felicia Montealegre che gli darà tre figli, ma la loro vita sentimentale sarà minacciata da occasionali tradimenti del compositore con uomini…

 

Bradley Cooper, attore, regista e produttore cinematografico statunitense, dirige se stesso in un eccentrico biopic sulla figura del compositore Leornard Bernstein, considerato il più grande direttore d’orchestra di tutti i tempi. La sua vita fu coronata di grandi successi, non solo per le sue composizioni sinfoniche ma anche per le sue opere teatrali, tra queste l’indimenticabile musical West Side Story. Al di là di questi richiami musicali, che trovano spazio tra le pieghe del racconto, Cooper si è voluto essenzialmente concentrare sull’intenso rapporto affettivo tra Lenny, come veniva chiamato Bernstein, e la moglie Felicia, seguendoli passo passo dal loro primo casuale incontro fino alla malattia di lei, colpita da un tumore.

Il tempo viene scandito anche dalla fotografia, nella prima parte in bianco e nero e successivamente a colori, come a voler dimostrare che nonostante il passare degli anni e le frequenti intermittenze sentimentali e conflittuali del protagonista, sarebbe rimasta comunque intatta quell’intesa spirituale, oltre che fisica, che li avrebbe legati per sempre. Le scappatelle sentimentali del maestro con altri uomini sembrano minare con il tempo il loro rapporto, ma nel film non si vuole certamente dare risalto a queste devianze. La faccenda viene trattata con estrema responsabilità da parte di entrambi i coniugi, anche quando si tratterà di tenere all’oscuro i figli dai continui gossip al vetriolo che circolavano negli ambienti culturali di quel tempo.

La figura che ne scaturisce è quella di un uomo che pur all’apice del successo mondiale non si lascia intimidire più di tanto da chi gli rema contro e che comunque mostra grande sensibilità e rispetto verso la sua famiglia. Cooper, sia nella versione giovanile che in quella matura del compositore, è di una straordinaria somiglianza con il vero Bernstein, sia nell’espressione che nei movimenti sul podio. Enigmatico il personaggio di Felicia, la moglie, interpretato dall’attrice britannica Carey Mulligan, anche lei con una carriera cinematografica di successo, più volte premiata e con ben due nomination agli Oscar.

Il film, senza grande risonanza, è stato presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, transiterà per pochi giorni nelle sale e dal 20 dicembre sarà disponibile sulla piattaforma Netflix. Non un capolavoro, ma sicuramente un film ben interpretato, che si lascia seguire con interesse anche da chi non è proprio addetto ai lavori.

data di pubblicazione: 7/12/2023


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LETTERA A MIA MADRE di Amedeo Fago

LETTERA A MIA MADRE di Amedeo Fago

con Amedeo Fago, Barbara Lazotti e Lavinia Ottolini

(Teatro di Villa Lazzaroni – Roma, 30 Novembre e 1 Dicembre 2023)

Amedeo scrive alla madre che non c’è più. Vuole dirle quello che prova nel cuore e di quanto ancora oggi le manchi. 29 anni, 6 mesi e 18 giorni è il tempo che hanno condiviso, esattamente quello che intercorre tra la nascita di lui e la morte di lei. Questa lettera è un pretesto per ricordarsi dei tempi passati e in queste rimembranze sogni, progetti, aspettative sembrano confondersi nella sua mente…

Amedeo entra silenzioso sulla scena. Ci sono vari oggetti sparsi che rimandano a una infanzia oramai lontana. Lui osserva ogni cosa, nella sua mente riaffiorano vari ricordi che lui tenta di riporre in una scatola ideale, forse per conservarli intatti e evitare che si disperdano. Lui è profondamente assorto e una voce fuori campo, che poi è la sua, parla con la madre per rievocare insieme quei momenti felici vissuti sin dal momento della sua nascita, o forse ancora prima. Una descrizione dettagliata di un mondo passato affollato di personaggi oramai andati, ma che hanno costruito un universo che Amedeo è riuscito sin da piccolo a farselo suo per continuare a custodirlo dentro di sé. Un atto di ragionamento che affronta insieme a lei e che riguarda le proprie esperienze di vita, i primi approcci con le ragazze, i primi turbamenti, le prime manifestazioni studentesche presso la facoltà di Architettura a ridosso del mitico sessantotto. E poi, passati dieci anni, la scelta di dedicarsi completamente al teatro e alla drammaturgia in genere per parlare e interagire con lo stesso pubblico di problemi reali o persino inventati. Amedeo è ora concentrato a sistemare le carte per risolvere un solitario, cercando di trovare le mosse giuste che lo possano portare alla riuscita del gioco. Un poco come nella sua vita dove ha sempre agito con pacatezza, ma con estrema determinazione, sia nella vita professionale che in quella sentimentale. Una spettacolo ponderato che ci fa riflettere sul senso della vita, dove non esiste realtà fuori dai ricordi di quelle persone care che ci hanno generato e cresciuto, contribuendo a farci diventare quello che oggi siamo.

data di pubblicazione:1/12/2023


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C’È ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi, 2023

C’È ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi, 2023

La guerra è da poco finita, Roma è libera anche se di fatto ancora occupata dalle truppe americane. L’Italia intera si appresta ad essere chiamata a decidere tra monarchia e repubblica e le donne, per la prima volta, avranno un ruolo decisivo nel referendum del 2 giugno del ‘46. Delia vive con il marito Ivano e i loro tre figli in una modesta casa, in un quartiere popolare della città. Una vita difficile la sua ma che porta avanti con spirito di abnegazione, facendosi piacere ciò che non le piace. Un giorno le viene recapitata una lettera che lei custodirà in segreto…

  

La Festa del Cinema di Roma di quest’anno ha scelto C’è ancora domani come film di apertura, una scelta che sembra proprio voler riconoscere la bravura della poliedrica Paola Cortellesi, al suo primo film come regista. Molti critici e cinefili alla vista dei trailer avevano storto un poco il naso, pensando che dirigere un film in bianco e nero proprio della cinematografia di un’epoca oramai passata, tuffandosi nel mondo anacronistico di un neorealismo, che aveva fatto e esaurito il suo tempo nel secondo dopoguerra, sarebbe stata una prova troppo grande per la talentuosa attrice e sceneggiatrice romana. Anche le prime scene si presentavano allo spettatore quasi come una forzatura, un qualcosa che di fatto non appartiene al carattere della stessa Cortellesi che abbiamo imparato ad apprezzare e ad amare per i ruoli da lei interpretati. Via via che il film avanzava e dipanava la sua storia, con i suoi contenuti tragicomici, il pubblico è rimasto invece sempre più convinto della sua validità. Oggi, a più di un mese dall’uscita nella sale, nessuno comunque sembra meravigliarsi che il film abbia già incassato 24 milioni di Euro, riuscendo persino a superare al box office l’attesissimo Napoleon di Ridley Scott. Delia, interpretata dalla stessa regista, è una donna fragile, sottomessa a un marito violento, incapace di manifestare una qualsivoglia minima iniziativa che possa dar valore alla sua esistenza. L’arrivo inaspettato di una lettera darà origine a un personale, segreto atto di ribellione e le farà intravedere una larvata possibilità di riscatto sociale e sentimentale. Gli aspetti tristi dell’intera vicenda sono sapientemente dosati e controbilanciati da una comicità mai sopra le righe, fondamentale a riequilibrare un plot che altrimenti sarebbe caduto nella banalità. Cast ben curato, dove emerge un Valerio Mastandrea nella parte del marito Ivano, il tutto ambientato in un contesto scialbo di una borgata romana, dove ognuno si dà ancora da fare come può per sbarcare il lunario ma dove la solidarietà sociale, soprattutto tra donne, è ancora forte per sopperire alle disuguaglianze di genere. Un tema delicato, se vogliamo anche attuale, dove si parla di donne e dell’ingiustizia sociale dovuta ad un sistema esclusivamente patriarcale, che la regista affronta con quel tocco di misurata comicità che la contraddistingue in tutte le sue performances. Film veramente ben riuscito che conferma la Cortellesi come una promessa del cinema italiano, dimostrandosi all’altezza anche nel ruolo, del tutto nuovo per lei, di regista.

data di pubblicazione:1/12/2023


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