LA SALA PROFESSORI di İlker Çatak, 2024

Carla Nowak insegna da pochi mesi in una scuola media tedesca. Riesce presto a instaurare un ottimo rapporto con i propri studenti. Al contrario il corpo insegnante la guarda con sospetto e una punta di invidia per il suo carattere risoluto e fuori dagli schemi tradizionali. Durante la sua permanenza nella scuola si verificano piccoli furti. Tutto il corpo insegnante si mette sulle tracce del colpevole cercandoo anche tra gli stessi ragazzi. La scoperta della presunta verità da parte di Carla, darà adito a una serie di reazioni a catena con conseguenze imprevedibili…

 

Çatak è un giovane promettente regista tedesco, di origini turche, che si è distinto in campo internazionale con questo suo ultimo lungometraggio presentato con successo nella Sezione Panorama della Berlinale del 2023. Il film, girato interamente all’interno di una scuola, non vuole soltanto far capire gli ingranaggi che ne regolano l’attività formativa, ma evidenziare soprattutto gli sforzi di partecipazione emotiva tra il corpo insegnante e quello studentesco vero e proprio. Un pretesto che il regista coglie per raccontare la realtà, parlando anche di sé come uomo che porta ancora il peso dell’integrazione di una famiglia di immigrati turchi in Germania. Ecco che la scuola è lo specchio della società di oggi, dove troviamo la tanto ostentata tolleranza zero tra false verità e insulti alla dignità umana. Carla (Leonie Benesch) è l’insegnante di origini polacche protagonista di una storia molto articolata, dove il senso di giustizia viene messo in crisi dagli eventi che porteranno a sconvolgere completamente gli equilibri all’interno della scuola stessa. Carla è una persona integerrima che però a sua volta commette degli errori. Gli altri colleghi del corpo docente possiedono ciascuno una propria precisa identità a volte in contrasto tra loro. Così come tra i giovani studenti c’è rivalità, pregiudizi razziali ma anche tanta dose di solidarietà. Tutto questo è lo specchio riflesso di una società odierna in cui si fa fatica a raccontare la verità e a farsi rispettare per ciò che si è. Ecco che la scuola diventa un rebus, un cubo di Rubik che ammette un’unica soluzione, difficile da trovare ma che sta lì pronta a essere dimostrata. Ottime le riprese e l’intera ambientazione con un finale sconvolgente, elementi questi che hanno contribuito a far rientrare il film nella cinquina per l’Oscar come miglior film straniero.

data di pubblicazione:17/03/2024


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