LAZARUS di David Bowie e Enda Walsh regia di Valter Malosti con Manuel Agnelli

Foto di Fabio Lovino

(Teatro Argentina – Roma, 5/15 giugno 2025)

Torna a Roma, al Teatro Argentina Lazarus, l’opera rock di David Bowie e Enda Walsh che Ert/Teatro Nazionale ha presentato in esclusiva per l’Italia nella Stagione 2022/23. Uno spettacolo di Valter Malosti, con protagonista Manuel Agnelli nel ruolo di Newton e con la cantautrice Casadilego. Regalo d’addio di David Bowie, Lazarus è un complesso e straordinario pezzo di “testamento musicale”, scritto con un commovente sforzo creativo dall’artista insieme al magnifico album Blackstar, uscito due giorni prima della morte.

A dieci anni dal debutto a New York, torna in scena al Teatro Argentina di Roma dopo la prima italiana di marzo 2023 Lazarus, con la regia di Valter Malosti, che ha curato la versione italiana avvalendosi anche dei consigli del drammaturgo Enda Walsh. Un allestimento complesso e articolato che vede nel ruolo del protagonista Newton Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours. Al suo fianco, la cantautrice e polistrumentista vincitrice della XIV edizione di X-Factor Casadilego che veste i panni di una ragazza che gli appare in sogno, Michela Lucenti che è l’assistente di Newton, Elly e Dario Battaglia che dà vita alla figura ambigua di Valentine. Con loro sul palco sette performer e cantanti ed otto bravissimi musicisti che eseguono live i 17 pezzi dell’opera.

A più di 50 anni dal romanzo originale The Man Who Fell to Earth di Walter Tevis, e a 40 dall’omonimo film di Nicholas Roeg, che vedeva Bowie nei panni del protagonista, l’artista britannico negli ultimi mesi di vita di riprendere con Lazarus le fila dell’infelice storia del migrante interstellare Newton, sceso sulla Terra alla ricerca di acqua per il suo popolo.

Lazarus è sostanzialmente un’opera senza una vera e propria trama se non quella interiore di una mente in frantumi. L’alieno è sempre più isolato nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi e della dipendenza dal gin. In questa situazione disperata Newton riceve segnali dal passato attraverso la TV, capta visioni del futuro generate dalla sua mente, mescola realtà e sogni ad occhi aperti.

La scena, curata da Nicolas Bovey, porta lo spettatore nell’appartamento del protagonista a New York, in un interno dove regnano installazioni video mentre su una pedana rotante si muovono una poltrona, uno scrittoio-pianola e un tavolo sormontato da un teschio. Agnelli-Newton, in vestaglia rossa, guarda i video, beve del gin e affronta a viso aperto i suoi fantasmi: l’alienazione, il doppio, i misteri della morte e della rinascita. L’estrema solitudine di Newton è mitigata solo da una ragazza-sogno (Casadilego) e dall’arte, compagna fedele. Ma su tutto si staglia il profondo senso di solitudine dell’uomo-alieno che alla fine della propria esistenza, anela ad un ritorno impossibile verso le stelle, una utopica speranza che non arriva, perché impossibilitata dai limiti del mondo e da quelli interiori dell’uomo stesso.

data di pubblicazione: 07/06/2025


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