NASTRI D’ARGENTO 2017

(Taormina, 1 luglio 2017)

La tenerezza è l’autentico trionfatore dei Nastri d’argento 2017, assegnati lo scorso 1 luglio presso il Teatro Antico di Taormina. Il racconto a toni cupi di Gianni Amelio stringe tra le mani lo scettro del miglior film (gli altri candidati erano concorrenti d’eccezione come Fiore, Fortunata, Indivisibili e Tutto quello che vuoi), ma si aggiudica anche i premi per la miglior regia, la miglior fotografia (Luca Bigazzi) e il miglior attore protagonista (Renato Carpentieri).

Nessuna sorpresa per la miglior attrice protagonista: la Fortunata Jasmine Trinca, appena reduce dal successo di Cannes. Il palmarès al femminile è completato dall’ex aequo per la migliore attrice non protagonista tra Sabrina Ferilli (Omicidio all’italiana) e Carla Signoris per Lasciati andare e dal Nastro d’argento europeo a Monica Bellucci per On the milky road.

Alessandro Borghi può invece fregiarsi del titolo di miglior attore non protagonista per Fortunata.

La migliore sceneggiatura è invece quella di Francesco Bruni per Tutto quello che vuoi, che si cinge anche del Nastro speciale al suo magnifico Giuliano Montaldo.

Indivisibili di Edoardo De Angelis, pur assente dai premi “più importanti”, non delude le aspettative, aggiudicandosi cinque Nastri e divenendo quindi il film più premiato: miglior produttore (Attilio De Razza e Pier Paolo Verga), miglior soggetto (Nicola Guaglianone), migliori costumi (Marco Cantini Parrini), miglior colonna sonora (Enzo Avitabile), miglior canzone originale (Abbi pietà di noi di Enzo Avitabile).

Fai bei sogni riceve i nastri per il miglior montaggio (Francesca Calvelli), migliore scenografia (Marco Dentici, anche per Sicilian ghost story)

Il miglior regista esordiente è Andrea De Sica con I figli della notte, mentre la miglior opera prima è Il più grande sogno di Michele Vannucci.

La miglior commedia dell’anno è invece L’ora legale di Ficarra e Picone.

 Molte conferme e tante sorprese nella serata condotta da Andrea Delogu, che andrà in onda su Raiuno il 14 luglio (ore 23.20), anticipata mercoledì 5 da un Movie Mag Speciale su Rai Movie.

data di pubblicazione: 03/07/2017

15 Commenti

  1. Grazie a te sciarada! A presto, sulle pagine virtuali di Accreditati!

  2. Ma Antonella, figuriamoci il bello di questo sito è proprio che lascia persone appassionate e non necessariamente addette ai lavori (bensì incompetenti come me) libere di condividere impressioni su cinema, teatro musica e arte…il mio riferimento ad impressioni superficiali si riferiva a dei commenti negativi sul film di Amelio (riassumibili con l’espressione “pesante/pesantezza”) che ho sentito a voce nella sala e parlandone a cena con amici…ero meravigliata dell’impressione negativa che così tanti conoscenti mi avevano riferito e quindi i Nastri, a me che il film è piaciuto, mi hanno rincuorata… tutto qui, non volevo certo sminuire o screditare o offendere la tua impressione, bensì gioire del fatto che chi attribuisce i Nastri d’Argento avesse valutato il film in modo diverso rispetto all’impressione negativa che avevo percepito in sala e tra persone che conosco….

  3. Grazie per questo bell’articolo, Miele Doc! Condivido appieno le tue intelligenti impressioni. Alla prossima.

  4. Grazie Tiziana! Per quanto mi riguarda, mi è solo parso che il film sia stato “sopravvalutato”: lungi da me pensare che fosse “pesante”, anche perché, per quanto possano essere superficiali le mie impressioni, non sono così semplicistica nei giudizi che esprimo. I film “pesanti” sono tra i miei preferiti! E comunque è bello creare uno spazio di impressioni, in cui anche chi, come me, di cinema ci capisce poco, può confrontarsi con chi è in grado di esprimere giudizi meno sbrigativi dei miei e di illuminarmi con le sue critiche (spesso presenti quando scrivo su Accreditati!) e con le sue conoscenze!

  5. sONO DAVVERO CONTENTA per i premi de La Tenerezza di Gianni Amelio che, contrariamente a chi lo ha trovato “pesante” fermandosi a un giudizio/impressione superficiale, mi ha subito conquistata! Concordo pienamente con quasi tutti i premi “tecnici” non avendo visto Indivisibili e condivido il successo dei Nastri conferiti a Jasmine Trinca, a Giuliano Montaldo e alla spassosa e bravissima Carla Signoris per un film, “Lasciati andare”, davvero carino….non vedo l’ora di vedere la premiazione e w il cinema italiano!!!

  6. Grazie aragorn84! Nei nostri commenti, in effetti, il premio a Carla Signoris e la sua prova al fianco di Toni Servillo erano rimasti un po’ in ombra. In ogni caso…un’importante rivincita della commedia!

  7. Interessante, più di tutti, è il premio alla Signoris, che parte svantaggiata, davanti alla macchina da presa, rispetto all’avvenenza “pop” della Ferilli e al fascino ingenuo e conturbante di Jasmine Trinca. Eppure, i suoi segni particolari, quell’aria stralunata, che cela sotterranee debolezze, e la dizione che tanto rafforza la “r”, ne fanno un personaggio riuscito, anche quando interpreta donne di mezza età in preda a colpi di testa.
    Vince la genuinità. Resto in attesa del 14 luglio.

  8. Grazie Giulio! Sembra davvero che Jasmine Trinca riesca a mettere tutti d’accordo! Sì, forse Sabrina Ferilli avrebbe meritato il Nastro d’argento “tutto per sé”, ma, come hai osservato, arrivare a un premio di questo tipo con un film di Maccio Capatonda è già un bel traguardo: un miracolo di San Ceppato, per citare il commento di Carotina!

  9. Fortemente sperato e certamente condivisibile il premio a Jasmine Trinca, (ri)dona onore alla regia di Castellitto e, in questo caso, alle sceneggiature della Mazzantini, alla loro genialità e alla sinergia della coppia, mai deludente; onore che, a parer mio, è risultato parzialmente sfumato con “Nessuno si salva da solo”. Sabrina Ferilli probabilmente avrebbe meritato di non condividere il premio con la Signoris, ma inevitabilmente vive la “condanna” per un film non particolarmente convincente. Ma, forse, è anche giusto che sia così.

  10. Letto, approvato e sottoscritto, Silente! La perla di Claudio Giovannesi avrebbe meritato qualcosa in più. L’impresa di Daphne Scoccia contro una titanica Jasmine Trinca era davvero improba, ma nelle altre categorie, forse, si sarebbe potuto “osare”!

  11. Nulla da dire sui molti premi vinti da “La tenerezza”, impreziosito da una memorabile interpretazione di Carpentieri.
    Unico personale “rammarico” è per “Fiore” che rappresenta una delle più interessanti scoperte della precedente stagione cinematografica e che avrebbe potuto sicuramente ottenere qualche premio “di peso”: penso alla brillante interpretazione di Daphne Scoccia anche se, certo, lo scontro “diretto” con Jasmine Trinca era decisamente duro da vincere!

  12. Giovanna, mi trovi d’accordo su La tenerezza. Anch’io ho apprezzato il ritorno di Gianni Amelio sul grande schermo, ma la triade “miglior film-miglior regia-miglior attore” non rende forse giustizia agli altri candidati!

  13. Sì Carotina, contentissima anch’io per questo riconoscimento a Sabrina Ferilli. Il film poteva essere forse più convincente, ma l’idea era buona e l’interpretazione di Sabrina Ferilli era semplicemente impeccabile!

  14. Condivido il premio a Jasmine Trinca per “Fortunata”, una delle migliori interpretazioni dell’attrice.
    “La Tenerezza” mi è sembrato un bel film, ma forse è stato un po’ sopravvalutato!

  15. Sono contenta per il premio a Sabrina Ferilli!!!Mi sono stupita della sua partecipazione a un film di Maccio, ma tutto ha funzionato molto bene: probabilmente un miracolo di San Ceppato

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