SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini, 2018

(75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia)

Il 15 ottobre del 2009 il 31enne Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri e trovato in possesso di alcune dosi di stupefacenti, mentre si trovava in compagnia di un amico; trattenuto in custodia cautelare, morirà all’ospedale Sandro Pertini appena una settimana dopo: pesava solo 37 chilogrammi. La cronaca giudiziaria, seguita da tutti i quotidiani nazionali e che ha coinvolto agenti di polizia, medici del carcere di Regina Coeli e carabinieri, sino alla clamorosa riapertura dell’inchiesta in seguito alla battaglia intrapresa dai familiari ed alla testimonianza del maresciallo dei carabinieri Riccardo Casamassima, è storia dei nostri giorni.

Il film vuole essere un misurato resoconto di quei giorni, senza dare giudizi.

 

Apre la Sezione Orizzonti l’opera prima di Alessio Cremonini, che Barbera ha definito in un’intervista a Vanity Fair di questa settimana“il film che non dovrebbe vedere solo chi si occupa di ordine pubblico, ma chiunque abbia a cuore la salute della società”; la pellicola sarà distribuita in contemporanea il prossimo 12 settembre nelle sale italiane da Lucky Red e in 190 paesi da Netflix, che l’ha anche prodotta.

Questo film è l’esempio lampante di come il cinema possa essere lo strumento per raccontare una storia che doveva essere raccontata, grazie ad una rigorosa sceneggiatura che è riuscita a trovare la giusta misura per parlare di persone reali, nell’ambito di una vicenda drammatica peraltro non ancora conclusa. Un plauso particolare va agli attori, una vera e propria squadra interessante, impreziosita dall’intensa interpretazione di Alessandro Borghi nei panni di Stefano Cucchi, capace di calarsi anima e corpo nella pelle del protagonista, non solo fisicamente ma anche nella vocalità: sono poi i suoi occhi a confermare la bravura di questo giovane attore, con cui riesce a mutuare le emozioni interiori di un uomo che vuole cambiare continuando a sbagliare. Jasmine Trinca interpreta la sorella Ilaria, una donna che ha reso pubblico un dolore privato come atto dovuto ad una morte ingiusta e che poteva essere evitata, facendoci conoscere la sua durezza nei confronti di questo fratello che continua a commettere errori, che tuttavia non le impediscono ugualmente di amarlo.

Il film, mostrandoci senza reticenze proprio le debolezze, con misura e rispetto si appella a quella umanità che sovente viene dimenticata a causa di pregiudizi che ci spingono a condannare e a schierarci prima ancora di conoscere.

Un inedito Max Tortora, nella parte del padre di Stefano, sorprende e commuove.

data di pubblicazione:30/08/2018








4 Commenti

  1. Sarà il primo film che vedrò di questa nuova stagione sebbene non ami film drammatici con scene di violenza. Penso pero che sia doveroso andarlo a vedere per il tema trattato così delicato da affrontare, un tema che non riguarda solo i diretti protagonisti della vicenda ma tutti noi che almeno una volta abbiamo avuto pregiudizi e, anche senza arrivare a soluzioni estreme abbiamo etichettato, giudicato senza conoscere. Inoltre, la scelta così indovinata dei due attori protagonisti per interpretare i ruoli di Cucchi e della sorella, contribuirà senza dubbio alla riuscita del film.

  2. un film che una volta si sarebbe detto di “impegno civile”. andrò a vederlo e lo consiglierò ai miei figli, poiché viviamo un presente che sembrerebbe aver smarrito l’umanità. Grazie Accreditati !

  3. Sulla mia pelle sarà uno dei primi film della nuova stagione che andrò a vedere. Sebbene non ami i film drammatici e con scene di violenza,mi sento di dire che questo film si ha il dovere di vederlo. Non è facile trattare un tema così delicato che tocca tutti, perché tutti per lo meno una volta nella vita anche senza arrivare a situazioni estreme, abbiamo etichettato e giudicato di conseguenza, senza conoscere. La sensibilità e professionalità degli attori scelti per interpretare i ruoli dei protagonisti della vicenda sono già una garanzia della riuscita del film.

  4. Aspetto con ansia che, tra pochi giorni, il film arrivi in sala. La vostra “anteprima accreditata” promette bene e la battaglia che sta portando avanti Ilaria Cucchi merita il sostegno di tutti.

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