CIVIL WAR di Alex Garland, 2024

Lee Miller, fotografa di guerra, insieme al collega giornalista della Reuters Joel intraprendono un viaggio in auto da New York a Washington con l’obiettivo di intervistare il Presidente. Negli Stati Uniti incalza una spietata guerra civile e l’esercito secessionista si prepara per un assedio armato alla Casa Bianca. In questa tragica avventura si uniranno la giovane aspirante reporter Jessie e l’anziano del New York Times Sammy. Durante il tragitto saranno testimoni di massacri di massa e loro stessi metteranno più volte a repentaglio la vita…

Non sarà certo facile per lo spettatore rimanere indifferenti di fronte ad alcune scene di quest’ultimo film del registra britannico Garland. Lo scenario raccontato potrebbe sembrare a molti esageratamente irreale e troppo apocalittico. A pensarci bene, non sembra poi si scosti molto da ciò che sta succedendo in diversi posti nevralgici di questo mondo. Se l’America si presenta da sempre come esempio di democrazia e di unione tra gli stati membri, non è detto che in futuro tutto ciò non sia messo in discussione da spinte secessioniste. Oramai siamo preparati a tutto e gli scenari bellici sono quanto mai possibili in un presente precario e in un futuro ancora più instabile. I protagonisti, giornalisti e fotoreporter, fanno si che lo spettatore stesso sia partecipe, insieme a loro, delle atrocità vissute. Affronteranno un viaggio infernale per arrivare a Washington e intervistare per l’ultima volta un Presidente, oramai di fatto destituito dalla sua carica. Il film vuole inoltre dimostrare i rischi di quel giornalismo di guerra che non conosce o riconosce ciò che è al limite dell’umana comprensione. Siamo forse proiettati in una atmosfera che ricorda la persecuzione nazista in cui la vita umana valeva meno di zero, almeno per i perseguitati. Film quindi d’azione, di denuncia in cui lo spettatore si trova sopraffatto dalla visione di inenarrabili efferatezze, senza chiedersi il come e il perché, incapace di prendere posizione. Ci si domanda cosa sia il giornalismo, in una realtà quella di oggi, in cui ciascuno è chiamato a documentarsi visibilmente sulle barbarie presenti. Questo attesissimo lavoro di Garland ha già conquistato il pubblico americano, registrando un incasso di 25 milioni di dollari nei primi tre giorni di programmazione. Il film, in cui ha collaborato Rai Cinema, ha un cast eccezionale: Kirsten Dunst, Cailee Spaeny, Wagner Moura, Stephen Mc.Kinley Henderson e Nick Offerman. Se ne consiglia la visione.

data di pubblicazione:17/04/2024


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