IL RISTORANTE DELL’AMORE RITROVATO di Ito Ogawa – Neri Pozza, 2010

Molto incuriosita dall’ultimo pubblicato La locanda degli amori diversi di Ito Ogowa, autrice che non conosco, ho iniziato ad avvicinarmi leggendo il primo libro pubblicato da Neri Pozza: Il ristorante dell’amore ritrovato.

Protagonista è Ringo, una sous chef che lavora in un ristorante turco di Tokyo; una sera rientrando a casa la trova totalmente vuota, il suo fidanzato è andato via portando con sé tutto: vestiti, mobili, gli utensili da cucina di Ringo, alcuni dei quali ereditati dalla adorata nonna, nonché tutti i suoi risparmi…

Il trauma è tale che Ringo ammutolisce, da quel momento comunicherà solo per iscritto attraverso un blocco note, l’unica cosa che riesce a fare è dirigersi alla fermata dell’autobus che l’aveva portata, quindicenne, dalla sua casa avita a Tokyo a casa della nonna e che ora, con percorso contrario, la riporterà a casa della madre nel suo paese natio.

Il rapporto con la madre è molto complicato, Ringo dovrà ingoiare il suo orgoglio e chiedere alla madre di poter affittare l’annesso della sua casa dove ricavare il suo ristorante per poter ricominciare; il ristorante, “Il Lumachino”, avrà un unico tavolo dove la chef accoglierà i commensali dopo aver parlato con loro e identificato il menù di cui hanno bisogno.

Le descrizioni dei cibi e degli ingredienti, del loro colore, dell’intensità dei sapori e dei profumi che sprigionano sono così perfette che sembra quasi di essere in cucina con Ringo, la delicatezza e la deferenza con cui la chef tratta tutti gli ingredienti è un vero tributo a ogni elemento, animale o vegetale, utilizzato; le storie dei clienti che si avvicendano nel locale sono indispensabili per rendere più concreta la figura di Ringo, definiscono meglio il suo carattere e i suoi pensieri, così come i scontri che ha con Ruriko, la madre.

La Ogowa ha creato un tourbillon di personaggi che ruotano intorno alla chef e che insieme alle riflessioni e ai sentimenti di Ringo le permetteranno di affrontare il tema dell’amore, della vecchiaia, dell’abbandono, della malattia e, soprattutto, del rapporto madre-figlia. Un bellissimo romanzo che ci porta nel Giappone del terzo millennio ma sempre comunque intriso delle sue tradizioni e delle sue memorie.

data di pubblicazione: 11/12/2017

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