WIDOW CLICQUOT di Thomas Napper, 2023

(ROME FILM FEST, 18/29 Ottobre 2023)

Siamo sul finire del 1700 quando Philippe Clicquot, proprietario di numerosi vigneti nella regione dello Champagne, decide di affidare la propria azienda al figlio Françoise che sposa, giovanissimo, la ventenne Barbe Nicole Ponsardin. Seppur combinato, il matrimonio è molto felice e tra i due nasce una profonda intesa destinata a durare nel tempo. Ma l’improvvisa morte di Françoise porterà la giovane vedova ad affrontare importanti decisioni.

 

Barbe Nicole, inizialmente osteggiata dal suocero che avrebbe preferito vendere al confinante Monsieur Moët i vigneti già fortemente in perdita a causa della eccentrica e non convenzionale gestione del suo giovane rampollo piuttosto che affidarli a quella giovane nuora senza esperienza, decide contro il parere di tutti di proseguire l’attività del marito. Si farà affiancare in questa gestione da Louis Bohne, un commesso viaggiatore che lo stesso Françoise aveva voluto al suo fianco per ampliare l’attività, portando all’estero il loro pregiato prodotto. Louis Bohne propone alla donna di esportare in Russia, nazione dove sino ad allora nessuno aveva osato spingersi: l’idea frutterà alla coppia in affari i primi insperati guadagni. Ma nel 1811 una vendemmia eccezionale chiamata “cometa” perché avvenuta in occasione del passaggio di una stella cometa nel cielo della regione dello Champagne, che pare favorì un’annata destinata a rimanere nella storia, sugellerà il successo della vedova Clicquot ed del suo omonimo champagne.

La pellicola, ambientata durante le guerre napoleoniche e prodotta da Joe Wright (regista di film quali Orgoglio e pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina), è basata sulla storia vera della Grande Dama dello Champagne che a soli vent’anni rivoluzionò l’industria del settore sfidando la famiglia e lo stesso codice napoleonico che, fatta eccezione per le vedove costrette dalle circostanze a prendere il posto dei mariti, non riconosceva alle donne alcuna attività imprenditoriale. Presentato quest’anno in anteprima mondiale al TFF il film, seppur ambientato in Francia, ricorda le atmosfere di una certa cinematografia anglosassone in costume, oltre a vantare una fotografia che ci fa quasi sentire l’odore dei vigneti e dei suoi preziosissimi acini, in particolare nelle scene in cui Barbe si dedica alla chimica del suolo, accasciandosi sul terreno per cantare ai suoi vitigni come il suo estroso marito le aveva insegnato, sino all’assaggio ripetuto del suo prodotto ed al lungo studio delle tecniche di imbottigliamento. Ottimi gli attori, tra i quali spicca Haley Bennet nel ruolo di Barbie Nicole, che infonde al suo personaggio lo spessore di una figura femminile all’avanguardia, appassionata, creativa; la affiancano un intenso Tom Sturridge nel ruolo di Françoise ed un bravissimo Sam Riley che interpreta Louis Bohne. Il film, che non pecca certo di originalità per il tema trattato, rientra con merito nel novero di quelle pellicole che puntano un faro sul coraggio di certe figure femminili che hanno fatto la differenza in certi ambiti, sino ad allora, di esclusivo appannaggio maschile.

data di pubblicazione:19/10/2023








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