VIVERE! di Anna Piscopo e Lamberto Carrozzi

12 Feb 2023 | Accredito Teatro

(Centrale Preneste Teatro – Roma, 4 febbraio 2023)

Unica data per il nuovo lavoro della coppia Piscopo/Carrozzi. In scena al Centrale Preneste Teatro per la rassegna “La city è donna” il monologo che vede protagonista Anna Piscopo nei panni di Calimba, una donna che vive sepolta in casa da anni in cerca di riscatto.

 

 

Cianfrusaglie ovunque, vestiti, carte, una valigia. Un cellulare e una lampada ring light per registrare video da postare sui social, tutto rigorosamente rosa. Il personaggio di Calimba, una donna del sud che si è trasferita nella capitale, appare in scena cercando di farsi spazio tra la miriade indefinita di oggetti che riversano a terra nel suo appartamento. Si respira un’aria di trasandatezza e sciatteria anche nei vestiti che indossa: un paio di scarponcini rosa dal tacco grosso, leggings e reggiseno. Si sta preparando per incontrare Papi, il boss di un Cartello conosciuto in chat con il quale sembra dover passare la serata e forse il resto della vita. Dopotutto sono dieci anni che non esce di casa. Sogna un riscatto, un’occasione che la porti via dal condominio ostile in cui vive. La sua condizione disturba chi le vive intorno e a minacciare la sua apparente sicurezza arriva anche una notifica dalla Asl di sfratto esecutivo.

Prodotto da BAM teatro e Nutrimenti Terrestri, il terzo lavoro portato in scena dalla coppia Piscopo/Carrozzi, dopo “Vai a rubare a san Nicola” e “Mangia” (2020), riflette sulla disperata condizione di chi è affetto da disturbo da accumulo e di chi, inacidito da una società che tende a isolare chi ha problemi, vive ai margini. L’odio per le persone viene compensato dall’estremo attaccamento agli oggetti, che diventano i suoi affetti più cari. Primo fra tutti una parrucca di ricci rosa nella quale vede un cagnolino che si trascina dietro al guinzaglio. La vita non è stata gentile nei suoi confronti, tanto da portarla a pensare che sia lei stessa un oggetto tra gli oggetti. Una patata cruda che rimane sullo stomaco di chi la mangia.

L’unica arma di difesa dal mondo esterno è il sarcasmo e un modo di fare ironicamente aggressivo che allontanano chiunque venga a contatto con lei. Gli sketch che mette su con energia e indiscussa bravura Anna Piscopo sono esilaranti, anche se ricalcano una comicità già collaudata (non si può non pensare a Franca Valeri e simili quando Calimba affronta al telefono un operatore della Asl o chi le propone di partecipare a un programma televisivo per vagabondi e senzatetto, con la sua parlata mista tra dialetto pugliese e inflessione romanesca). Non si limita a vivere il disordine dentro casa, ma vuole mettere in subbuglio anche il mondo fuori di lei. Lo spazio dato alla comicità però diventa dominante, a discapito di una ricerca più approfondita che poteva interessare il personaggio. Di Calimba ci è ben chiara la condizione che vive, ma oltre questo non conosciamo molto delle ragioni che la guidano. Il testo racconta delle burrasche del passato, ma questo da solo non basta a dare struttura al personaggio. Tuttavia, anche il modo di affrontare la vita con sarcasmo e sfrontatezza è un modo per esprimere il proprio desiderio di Vivere!

data di pubblicazione:12/02/2023


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