VINCENT DEVE MORIRE di Stéphan Castang, 2024

Vincent lavora come pubblicitario in uno studio grafico di Lione. Un giorno uno stagista, che fa pratica con lui, lo aggredisce con il suo tablet senza apparente motivo. Da quel momento Vincent sarà vittima di attacchi sempre più frequenti da parte di persone comuni che casualmente incrociano il suo sguardo. Pur isolandosi nella casa di campagna, sarà inevitabile incontrare qualcuno che senza motivo lo vuole morto. La violenza intanto aumenta nel Paese come un virus irrefrenabile che si sta diffondendo tra la gente…

Presentato lo scorso anno a Cannes alla Semaine De La Critique e in Italia al Torino Film festival, finalmente ora nelle sale l’atteso film horror diretto dall’esordiente regista francese Stéphan Castang. Si tratta di una storia alquanto angosciante perché ambientata in una società dove la violenza sembra estendersi inspiegabilmente a macchia d’olio. Partendo dal mite Vincent (Karim Leklou) al centro della vicenda, ben presto si scoprirà che alcuni individui, come lui, sono violentemente aggrediti non appena vengono fissati da altri, sia pur incontrati occasionalmente. Basta uno sguardo e si scatena una furia omicida che li vuole morti. Ma basterà isolarsi per evitare questa spirale di violenza contagiosa oramai fuori controllo? Dopo aver abbandonato tutto e tutti il protagonista dovrà affrontare una serie di avventure e dovrà lottare tenacemente per difendere la propria incolumità. L’incontro con Margaux (Vimala Pons), una cameriera di un fast food, aprirà uno spiraglio nella sua vita che presto si è trasformata in un perenne incubo. Ma Vincent sarà attaccato anche da lei che pur amandolo non potrà controllare la propria aggressività. Il regista ci spinge a riflettere sui malesseri di questa società che spinge all’isolamento esistenziale e che trova nell’arma della violenza il mezzo per sopravvivere. Una visione quindi catastrofica di un’epoca carica di odio e di guerre di potere. Il protagonista è una persona normale che non ha mai fatto del male a nessuno eppure è al centro di una malvagità collettiva senza possibilità di scampo. Un film pieno di sorprese, per la maggior parte sgradevoli, che sicuramente coinvolgono grazie anche alla sapiente regia di Castang che già per questo suo primo film ha attirato l’attenzione della critica internazionale.

data di pubblicazione:29/05/2024


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