TENTATIVO DI ESAURIMENTO DI UN LUOGO PARIGINO di Georges Perec – Libri Piccoli VOLAND editori, 2020

Per chi ama gli inventari, per chi ama l’autore di La Vita, Istruzioni per l’Uso (1978), per chi ama Parigi ed ama passeggiare, ecco l’opportunità di sedersi per tre giorni nella centralissima e affascinante Place Saint Sulpice, stare ore ad un tavolino di un caffè, di un bistrot o su una panchina mentre si sorseggia un qualcosa ed osservare. Osservare il mondo, la vita …“quello che generalmente non si nota, quello che non si osserva, quello che non ha importanza: quello che succede quando non succede nulla, se non lo scorrere del tempo, delle persone, delle auto e delle nuvole …”. Siamo nell’Ottobre 1974 ma gli avvenimenti ordinari nella piazza e nelle strade, il passaggio delle persone, degli autobus, delle auto e le tante altre descrizioni non sono poi tanto lontane da quel che potremmo vedere e osservare se, invece di essere costretti in casa, fossimo seduti lì, in piazza. Certo ci sono stati cambiamenti in più di 40 anni di intervallo, ma in questo breve e folgorante schizzo “socio-etnologico” di un frammento di Parigi sono molte di più le somiglianze che le differenze. Provare per credere!

Un testo originale, semplice ma appassionato che, al di là del mero esercizio di stile, è molto divertente. Un simpatico modo per tentare di fermare il tempo, ma la vita scorre più veloce della mano dello scrittore stesso sui fogli di carta e allora, piano piano, ecco emergere anche attimi “in soggettiva”, notazioni umoristiche, fantasie sui tipi umani che scorrono davanti ai suoi occhi come fotogrammi di un film sempre diversi. Perec amava fare gli inventari, fare le liste di tutto, era un maestro di questo tipo di descrizione e l’idea stessa di questo saggio era nata dall’intento di operare un processo di “antropologia dell’uomo contemporaneo mediante un’indagine sulla vita quotidiana ai più vari livelli”. Una ricerca del Normale e dell’Infra-Normale. Le ripetizioni ed elencazioni hanno un ritmo voluto, quasi poetico, anche la semplice elencazione dei numeri dei bus che si succedono alle fermate: pieni, vuoti, semipieni ha una sua quasi logica e musicalità. Una rappresentazione mai banale, anzi acuta ed intelligente del “Normale” in un libricino dalla lettura piacevole e rapida.

data di pubblicazione:25/03/2020

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This