#TDRONLINE 5: incontro con Lucia Mascino e Ascanio Celestini

26 Apr 2020 | Accredito Teatro

La settimana appena trascorsa ha offerto una serie di proposte digital da parte del Teatro di Roma, che aderisce alla campagna #iorestoacasa e al programma #laculturaincasa di Roma Capitale, attraverso un variegato cartellone di arte e intrattenimento, programmato dal 21 al 26 aprile su tutti i suoi canali social (Facebook, Instagram e YouTube) tra cui spiccano le letture di Lucia Mascino delle poesie di Pierluigi Cappiello e l’incontro di Giorgio Barberio Corsetti con il regista Ascanio Celestini.

Martedì 21 aprile alle ore 16 c’è stato l’appuntamento con il talk che, in occasione del Natale di Roma, ha riproposto il primo incontro del ciclo Luce sull’Archeologia di quest’anno, per raccontare le origini di Roma, tra mito e storia, attraverso la collaborazione e i contributi introduttivi dello storico dell’arte Claudio Strinati, del giornalista Andreas M. Steiner e del professore Massimiliano Ghilardi.

Nella sezione schegge&racconti  mercoledì 22 alle ore 12 il poeta e cantante del paradosso, Ivan Talarico, ha proposto in esclusiva per il Teatro di Roma la seconda parte di Buonismo in cattività, un tentativo di discorso sul presente, fatto di poesie e brani musicali.

Doppio appuntamento giovedì 23 con Biancofango alle ore 12 con i versi del poeta francese Charles Baudelaire di Paesaggio, un’occasione per ripartire dalla prima parte di una trilogia dedicata alla poesia maudit, andata in scena in Stagione al Teatro Torlonia mentre Monica Demuru alle ore 16 ha concluso il ciclo di letture di Historiae della poetessa Antonella Anedda.

Venerdì 24 alle ore 16 un momento molto toccante con l’attrice Lucia Mascino che ha letto alcuni componimenti di uno dei poeti contemporanei italiani più amati, Pierluigi Cappello, bellissimi brani tratti dalla raccolta Un prato in pendio.

Per l’appuntamento settimanale con i talk&dialoghi  Giorgio Barberio Corsetti  sabato 25 alle ore 21 ha, conversato con Ascanio Celestini, tra i volti più noti del teatro di narrazione italiano.

Un tempo lungo, una condizione strana quella che sta vivendo Celestini, come tutti ovviamente, tempo in cui si prova a mettere a posto pensieri e cose, a buttare del materiale e recuperarne dell’altro. Accorgendosi che non sempre è possibile. Purtroppo una importante intervista registrata su un vecchio supporto alla parlamentare e partigiana Bianca Guidetti Serra che aveva raccontato la storia di Emanuele Artom partigiano ebreo a cui lei avrebbe dovuto consegnare dei libri mai consegnati perché Artom fu torturato ed ucciso, intervista registrata che oggi non è più recuperabile. Non è come la carta stampata che in questo momento è paradossalmente la tecnologia più affidabile.

Come vede il 25 aprile Celestini in questa reclusione chiede Barberio Corsetti. Il regista sarebbe dovuto essere a Milano con lo spettacolo Radio Clandestina sull’eccidio delle Fosse Ardeatine. La festa della Liberazione è stato normalmente il momento in cui le persone si incontrano fisicamente, come la gente alla fine della guerra. Cosa che oggi non è possibile, in quanto viviamo una reclusione che ci segue anche quando siamo soli.

La recessione che prima o poi finirà ci porterà a capire cosa è necessario o cosa no quando si ripartirà sottolinea Barberio Corsetti. Celestini non creda succederà, il minor inquinamento che stiamo registrando in questo momento è incidentale. Lo streaming di uno spettacolo teatrale ha senso quando lo spettacolo è dal vivo perché è qualcosa in più ma non è sostitutivo. La differenza c’è e non possiamo pensare a un teatro in streaming, si può pensare ad un’alternativa perché il teatro vive di performer, di pubblico e collettività sottolinea Barberio Corsetti.

Il teatro è quello che c’è prima e dopo lo spettacolo unito anche a tutte le attività che anche il pubblico deve pianificare, l’andare ed il tornare, una serie di scelte, oltre al lavoro dell’artista, dei tecnici, la fisicità ed il contatto del teatro, non è solo la performance in senso stretto. Non si può buttare via tutto. Quando il teatro apre i propri battenti ci sono una varietà di persone che interagiscono con lo spettacolo, un pezzo di mondo, in quanto il teatro è un presidio culturale e antropologico. Bene che venga programmato in Tv, però il momento live è diverso. Bisogna trovare la modalità di mettere a posto tutto quello che è intorno al teatro, con i necessari distanziamenti, ma non c’è un’alternativa alla presenza fisica in teatro ed i teatri vanno tenuti aperti.

Tournee e lavoro stagionale sembrano crollati ma bisogna ricostruire il tutto garantendo la sopravvivenza delle maestranze ribadisce Barberio Corsetti. L’abitudine alla precarietà ha segnato tutto il settore, dice Celestini, ma si è sempre andati in scena; oggi bisogna aprire gli occhi, tutelandoci di più, uscendone il prima possibile senza cambiare il lavoro. Il teatro deve aprire e funzionare anche con meno spettatori. Importante anche la sicurezza, lavorando nell’emergenza con il contributo di tutti, una task force integrata.

Domenica 26 alle ore 16 Marco Cavalcoli con le piccole lezioni di economia, Scrooge’s digest, ha continuato a riflettere sul denaro attraverso la figura del più arcigno e letterario dei capitalisti, Ebenezer Scrooge.

Sono proseguite le Fiabe della Buonanotte del Teatro delle Apparizioni, ogni mercoledì, venerdì e domenica alle ore 21 ed e i tutorial per ragazzi con e senza disabilità di Piero Gabrielli, ogni domenica alle ore 11.

Ha continuato a riempire ogni silenzio del tardo pomeriggio, Radio India, la stazione radiofonica live di Oceano Indiano, tutti i giorni dalle 17 alle 20, in diretta streaming su www.spreaker. com e in podcast anche su spotify e sui canali social del Teatro di Roma.

data di pubblicazione:26/04/2020

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