#TDRONLINE 4: incontro con Milo Rau

19 Apr 2020 | Accredito Teatro

La settimana appena trascorsa ha offerto una serie di proposte digital da parte del Teatro di Roma attraverso un variegato cartellone di arte e intrattenimento, programmato dal 14 al 19 aprile su tutti i suoi canali social (Facebook, Instagram e YouTube); meritano una menzione speciale la lettura dei versi del russo Evgenij Aleksandrovič EvtušenkoVorrei nascere in tutti i paesi, da parte di Tommaso Ragno e l’incontro di Giorgio Barberio Corsetti con il regista Milo Rau.

Con l’#TdROnline per la campagna #iorestoacasa #laculturaincasa, martedì 14 aprile alle ore 16 c’è stato l’appuntamento con il talk che ha riproposto la registrazione dell’incontro assembleare sui presidi culturali romani, Roghi di Libri, un dibattito pubblico partito da La commedia della vanità di Elias Canetti per discutere sul presente e futuro culturale di Roma.

Nella sezione schegge&racconti, mercoledì 15 alle ore 12 Ivan Talarico, autore di un’originale formula di teatro canzone, ha allestito per il Teatro di Roma Buonismo in cattività, un interessante discorso sul presente, fatto di poesie e brani musicali, che, con leggerezza ed ironia, prova a riorganizzare l’orizzonte di questi tempi paradossali.

Giovedì 16 aprile doppio appuntamento online con la parola letta e declamata. Tommaso Ragno alle ore 12 ha letto i versi del russo Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, Vorrei nascere in tutti i paesi, una poesia che connette idealmente tutti gli abitanti del mondo in una sola umanità, proprio nel momento in cui tutti stiamo davvero provando una condizione simile, inedita ma comune. Nel pomeriggio alle 16 è proseguito il ciclo di letture di Monica Demuru che ha portato in voce i versi tratti da Historiae di Antonella Anedda, una delle poetesse più rappresentative e profonde degli ultimi anni.

Lettura di Silvia D’amico di alcuni brani di Luna pallidassi, venerdì 17 alle 16, per accompagnarci nelle atmosfere del racconto di Natalia Ginzburg, ricordi e memorie di un universo familiare e del suo placido disordine quotidiano.

Sabato 18 aprile alle ore 21 per la sezione Talk&Dialoghi Giorgio Barberio Corsetti ha conversato con l’acclamato teatrante-cineasta svizzero di fama mondiale, Milo Rau, per una riflessione potente sul teatro e la scena.

Quello di Milo Rau è un “teatro documentario” fortemente politico, che mira a mettere in discussione le dicotomie su cui si struttura il teatro e l’arte contemporanea. I suoi spettacoli seguono spesso la forma del reenactment, cioè della ricreazione in scena di un fatto di cronaca, un avvenimento storico, di documenti e testimonianze che provengono direttamente dalla realtà, coinvolgendo attori ma anche personaggi pubblici e interpreti non professionisti. Nel 2019 Milo Rau è stato ospite di Romaeuropa con il suo Orestes in Mosul e poi della stagione del Teatro di Roma con La rivolta della dignità – Resurrezione. In questi giorni si trovava in Brasile, per l’allestimento di Antigone, con il Movimento dei Lavoratori Senza Terra (MST) e delle popolazioni indigene a Marabà, ma le prove sono state sospese. Una situazione complicatissima quella dell’Amazzonia trasposta nella tragedia greca. Antigone è indigena e gli attori sono degli attivisti. Gli indigeni rappresentano gli ultimi veri rappresentanti delle civiltà tradizionali in contrapposizione al capitalismo opprimente ed imperante. Un continente a parte l’Amazzonia, con Bolsonaro sta cercando di contattare la popolazione per informarla del virus ma in qualche modo anche esponendola al rischio di contaminazione. Rau è ora in Germania con la famiglia e sta scrivendo la drammaturgia via Skype con l’attrice Kaisara che è in Amazzonia tra la sua gente. Strano e bellissimo al tempo stesso. Crisi e isolamento: Rau si sente come uno studente ventenne, nell’incertezza assoluta, non si sa se i festival di Avignone, di Salisburgo ci saranno ed è così per tutto. Occorre non perdere il buonumore in questo isolamento. Ci siamo liberati dal dittatore, il capitalismo è morto, questo è il senso di euforia che lo accompagna misto ad una percezione di malinconia. Le speranza dei socialisti da salotto sono verso una solidarietà diffusa, che forse si fermerà solo all’Europa ma non sarà di certo mondiale. C’è un rallentamento sano della macchina, oggi si lavora di più in una situazione paralogica. Come saranno le cose dopo? Tutto ciò è un prologo, prosegue Rau, alla crisi climatica, è un apprendistato per Governi e singoli, il Re Capitalismo è nudo in questo momento. Dovremo salvare le grandi aziende come nel 2008? Cosa faranno queste imprese per il pianeta? Esiste oggi di sicuro l’amicizia dei libri, la Bibbia ed il Capitale su tutti. Come sarà la vita del teatro prossimo, con pubblico a distanza di sicurezza, con sale quasi vuote, a modalità ridotta, chiede Barberio Corsetti. Prima bisogna capire e riorganizzare. Bisogna partire probabilmente con le piece più avanguardiste che attirano meno pubblico normalmente, anche se bisogna raggiungere l’80% di spettatori per essere in pareggio ed in queste condizioni sarà difficilissimo. Oppure inventare nuovi metodi, con maschere protezioni per il pubblico. Il live stream non è la stessa cosa, non è teatro, sono più interessanti convesazioni e scambi come questo, sostiene Barberio Corsetti, o usare la radio per raccontare quello che si ama, ciò che è fonte di ispirazione. La situazione lavorativa è complicatissima; essere il direttore artistico di Gand e se non si producono spettacoli e non si va in tournee non si guadagna, è il prezzo della globalizzazione dell’arte. La paura dà però tanta speranza in questo momento.

Domenica 19 alle 16 sono proseguite le piccole lezioni di economia, Scrooge’s digest, con cui Marco Cavalcoli riflette sul denaro attraverso la figura del più arcigno e letterario dei capitalisti, Ebenezer Scrooge.

Continua a trasmettere Radio India, la stazione radiofonica live di Oceano Indiano, con un palinsesto quotidiano, tutti i giorni dalle 17 alle 20, in diretta streaming su www.spreaker.com in podcast anche su spotify e su tutti i canali social del Teatro di Roma.

Per le giovani generazioni infine le favole serali per i piccoli, Fiabe della buonanotte, di teatrodelleapparizioni, mercoledì 15, venerdì 17 e domenica 19 sempre alle ore 21 ed il programma di giochi di teatro e il tutorial del Laboratorio Integrato Piero Gabrielli per la creazione condivisa di una canzone e video clip, domenica 19 alle ore 11.

data di pubblicazione:19/04/2020

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