ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL – RIFF

(The Space – Cinema Moderno – Roma 8/14 maggio 2015)

Quarta giornata al RIFF, quasi tutta dedicata nella prima parte del programma pomeridiano ai cortometraggi di registi stranieri indipendenti.

Vi segnaliamo:

Homeless (Bruder) del regista polacco Jarek Duda che dopo essersi occupato di musica, creando persino una etichetta discografica, si è ora interamente dedicato al cinema, lavorando come regista di video musicali e spot pubblicitari per importanti aziende internazionali.

Il film tratta di Lukasz che si guadagna da vivere lavorando per Milan, boss malavitoso che opera ad Amburgo. La morte della madre, per anni completamente ignorata, lo farà incontrare con il fratello più piccolo Kamil. Ottima l’ambientazione nonché la recitazione degli interpreti principali: Adrian Saidi, Linus Düwer e Deniz Türkmenez.

Twelfth Night cortometraggio girato in Bavaria, al confine con la Repubblica Ceca, che ha come protagonista un misero contadino che vede improvvisamente vanificato il sogno di una intera vita a causa del piccolo figlio. Il tutto finirà in una immane tragedia. La regista Kathrin Anna Stahl ha lavorato come assistente regista in diversi cortometraggi e lungometraggi, impegnandosi ora anche come attrice. In questo suo secondo lavoro fa esplicito riferimento alla sua terra natale ed ai problemi della realtà contadina di un tempo immersa nella miseria più nera.

Ants Apartment, brevissimo corto del regista iraniano Tofigh Amani, giovane di grande esperienza, che con il suo short film This place the roads have not end ha vinto ben 35 premi in importanti festival internazionali. Il lavoro tratta di una famiglia irachena che viene portata alla luce dopo 27 anni dalla morte. Soggetto molto interessante che ci fa riflettere sulle stragi di massa ordinate da Saddam.

Catching fireflies del regista Lee Whittaker, dopo aver lavorato per molti anni come actor director, vedendo migliaia di bambini senzatetto a Mumbai ha deciso di girare questo corto che segna il suo debutto come regista cinematografico. Isabella, bambina sudamericana di 9 anni vive con la madre tossicodipendente in un nascondiglio di cartone che è la loro casa al centro di Los Angeles. Storia a volte commovente e sicuramente d’effetto per la crudezza delle immagini.

Per la rassegna Teddy Awards @ Riff ricordiamo il film The Circle del regista Stefan Haupt.

data di pubblicazione: 13/05/2015








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