ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL – RIFF

(The Space – Cinema Moderno – Roma, 8/14 maggio 2015)

Seconda giornata al RIFF, dedicata nella prima parte pomeridiana ai cortometraggi, tutti veramente di eccezionale interesse e che andrebbero segnalati comunque agli addetti ai lavori per la bravura dei giovani registi indipendenti che li hanno realizzati.

Prima però è stato presentato un documentario di rara bellezza che ci ha portato a scoprire un’isola sperduta e per secoli inaccessibile situata di fronte allo Yemen.

Socotra – The hidden Land è il primo lavoro come regista dello spagnolo Carles Cardelùs, che in precedenza ha collaborato a diverse produzioni di film internazionali ed attualmente insegna presso l’Universitat internacional de Catalunya.

Tra i numerosi corto proposti da segnalare:

–         La smorfia, secondo lavoro di Emanuele Palamara, giovane di grande esperienza nel cinema per aver lavorato come aiuto di produzione in spot e cortometraggi e come assistente alla regia di importanti cineasti italiani. Il film è ispirato a una storia vera: Carmine, famoso ed apprezzato cantante napoletano, rimane bloccato a vita su una sedia a rotelle a causa di un ictus. Difficile per lui gestire il rapporto con la sorella Nina, che lo accudisce in casa.

Particolarmente interessanti e coinvolgenti le musiche di Enrico Melozzi, giovane talento abruzzese tra i più affermati autori di musiche da film di questa generazione, con un curriculum musicale e discografico di notevole interesse.

–          Ahlem di Alessandra Pescetta, giovane regista diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, si occupa di video musicali, video-arte e cortometraggi. Storia di due amiche Ahlem e Victoria, adolescenti molto unite anche se con radici culturali e sociali differenti in quanto la prima è nata in Tunisia. Entrambe vivono in Sicilia, impegnate volontarie in un centro profughi dove devono affrontare i ben noti e gravi problemi di inserimento.

–         Contatto forzato del regista Daniele Sartori, che ha già diretto corti pluripremiati, firma gli spot del Queer Lion Award ed eventi e mostre di video arte. Ambientato alla fine della seconda guerra mondiale, trova i due protagonisti Antonio Graziani ed il tedesco Detlef Hagermann, entrambi prigionieri di guerra ed in precedenza catturati dai partigiani, a condividere una delicata promessa segreta.

Veramente l’imbarazzo della scelta con la voglia di vederli tutti…

 

data di pubblicazione 10/05/2015

 








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