RAPINIAMO IL DUCE di Renato De Maria, 2022

(Festa del Cinema di Roma 13/23 Ottobre 2022)

Ad iniziare da titolo, Rapiniamo in Duce è un film a dir poco originale, con un “manipolo” di attori capitanati dal poliedrico Pietro Castellitto che questa volta dà vita ad un personaggio spregiudicato ma anche ingenuo e sentimentale, che si contende con il gerarca fascista Borsalino (Filippo Timi) l’amore di una giovane cantante di night club dal nome d’arte – o meglio di battaglia – Yvonne, interpretata da una convincente Matilda De Angelis.

 

Aprile 1945. Siamo a Milano sul finire del secondo conflitto mondiale. Pietro detto Isola, ladro e re del mercato nero, è sempre in cerca di soluzioni che possano permettergli di accumulare un po’ di soldi per scappare con il suo amore Yvonne, cantante del Cabiria, l’unico locale notturno rimasto aperto in città, nonché amante del sanguinario gerarca fascista Borsalino, sposato all’attrice nostalgica e senza ruoli Nora (Isabella Ferrari) che tenta di contendersi l’amore del marito con la giovane cantante. Isola, nonostante il suo soprannome sia indicatore della sua solitudine, riesce con un piccolo gruppo di disperati come lui, a formare una squadra per fare un colpo ai danni del Duce: saccheggiare un vero e proprio tesoro accumulato negli anni e nascosto in un quartiere di Milano, detta “zona nera”, che i fedelissimi di Mussolini custodiscono perché questi possa scappare in Svizzera, sfuggendo alla cattura e ricreandosi una vita con Claretta Petacci.

Il colpo più ambizioso e bizzarro della storia è al centro del nuovo film di Renato de Maria, film sentimentale che mescola ingredienti cha assomigliano a un fumetto e a un film d’azione, descrivendoci in termini rocamboleschi una rapina mai realmente effettuata.

Tante trovate, alcune molto divertenti, con un cast di attori bravi tra cui Tommaso Ragno, presente ultimamente in quasi tutta la filmografia in circolazione; il film tuttavia non riesce a decollare nel modo giusto, senza riuscire a eguagliare il Freaks out di Mainetti né il Diabolik dei Manetti bros: bella idea ma non completamente riuscita per un prodotto Netflix indirizzato sicuramente più ad un pubblico giovane, che anche in sala sembra aver gradito.

data di pubblicazione:16/10/2022


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1 commento

  1. Si è vero..forse non raggiunge i livelli di freak out..ma per passare un paio d’ore divertenti e apprezzando il lato umoristico e quasi fumettistico ritengo sia un buon prodotto con Pietro castellitto ormai non più volto promettente del cinema italiano ma realtà!

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