QUALCOSA DI NUOVO di Cristina Comencini, 2016

12 Ott 2016 | Accredito Cinema, cinema

Due amiche di vecchia data, quarantenni, separate dai rispettivi mariti, affrontano il genere maschile in modo diametralmente opposto: una si chiude completamente agli uomini, l’altra li abborda facilmente e si concede forse con eccessiva leggerezza. L’incontro con Luca, liceale prossimo alla maturità, destabilizzerà le loro convinzioni e insegnerà ad entrambe a saper scrutare dentro sé stesse.

 

Il film è una trasposizione della commedia La Scena, firmata dalla stessa Comencini, che è stata presentata in diversi teatri italiani nella scorsa stagione ottenendo un riscontro molto favorevole da parte del pubblico. Proprio per questo motivo la regista ha pensato di portare sul grande schermo la storia bizzarra delle due protagoniste le cui vicende, divertenti e grottesche nello stesso tempo, nascondono invece qualcosa di più profondo, rivelando l’intimità dell’universo femminile, a volte contraddittorio e spesso poco comprensibile. Lucia e Maria (Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti) sono quello che si può definire amiche per la pelle. Quarantenni, entrambe con un matrimonio fallito alla spalle, si relazionano in maniera diversa con gli uomini: la prima rifiutando qualsiasi contatto che possa avere implicazioni sessuali, la seconda, al contrario, si concede molto facilmente, un po’ per divertimento, un po’ per paura della solitudine. Queste divergenze di idee fanno scaturire tra le due amiche continui battibecchi che però non sembrano scalfire minimamente l’affetto e la stima esistenti tra di loro, anzi rappresentano un legante irrinunciabile che tiene le due donne in continuo contatto.

L’improvvisa, casuale comparsa di Luca (Eduardo Valdarnini), giovane studente non ancora ventenne, creerà una profonda crisi nella vita delle due donne le quali, trovandoselo nel letto, saranno gioco forza costrette a guardare meglio dentro loro stesse per scoprire un mondo affettivo sinora sconosciuto.

Il film è una simpatica commedia che si lascia vedere con leggerezza anche per la frizzante sceneggiatura curata, oltre che dalla Comencini, dalla stessa Cortellesi insieme a Giulia Calenda. La regista, che negli ultimi anni si è impegnata in altre iniziative sul ruolo delle donne nella società, con questo film ritrova il pretesto per sottolineare il loro costante impegno per il riconoscimento e la salvaguardia della propria dignità. Al pubblico, sia pur sottovoce, si suggerisce pertanto una profonda riflessione sul significato del rapporto uomo/donna e sulla necessità di abbattere ogni stereotipo preconfezionato all’interno di esso. Lode alle due protagoniste femminili, le quali sia pur con un approccio recitativo diverso, hanno saputo creare quel giusto contrappunto perfettamente funzionale alla narrazione. Un bravo meritato all’esordiente Eduardo che si è mosso in maniera naturale, rivelando un buon talento interpretativo ed un’ottima presenza scenica.

data di pubblicazione:12/10/2016


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2 Commenti

  1. Lesbica perdon e forse anche lesiva ma per bruttezza.

  2. Il film è decisamente uno dei più brutti visti da anni. Forse riesce a stare al passo di un’altra commedia (ma dispiace offendere il genere) con lo stesso scopo commerciale, quello con la Ferilli in una coppia lesiva. Il target di riferimento è quello delle 50 ennio, un pò annoiate, un pò a caccia dell’uomo ‘giusto’ anche se con il genere maschile hanno aperto e da molto le ostilità. È talmente brutto e scatto che anche la Ramazzotti in genere bravissima diventa la macchietta di se stessa. Una sceneggiatura farcita di luoghi comuni e priva di humour. Se si ride è per non piangere.

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