MOONFALL di Roland Emmerch, 2022

Per eventi misteriosi e inconcepibili la luna esce dall’orbita terrestre e rischia di schiantarsi sul nostro amato pianeta con prevedibili disastrose conseguenze. Fortuna che la NASA vigila e prima di lei un appassionato cospirazionista, astronomo improvvisato. Si crea dunque un’improbabile “ammucchiata” di esperti e dilettanti che insieme all’ex astronauta Jo Fowler intuisce una soluzione e ahinoi ce la propina…

 

Se è vero che la prima scena di un film di azione targato USA può costare quanto un medio film di casa nostra, è altrettanto vero che, nel caso di cui trattasi , il livello di scempiaggini raggiunto è direttamente proporzionale ai costi. In generale, non sono incline alle stroncature, ma se, per errore, ci si imbatte in pellicole come Moonfall, l’etica professionale impone una severa censura e un affettuoso sconsiglio. La doverosa premessa non esclude naturalmente che ci siano state e ci siano pellicole di genere (fantascienza, disaster movies, fantasy, super eroi) pienamente riuscite e altamente spettacolari. Non così Moonfall, peraltro diretta da un buon artigiano come Roland Emmerich che senza essere Kubrick ci aveva regalato il godibile Indipendence Day.

Questa volta il pateracchio è completo e dal menù estraggo a caso pagine di complottismo che neanche un no vax, ansie artificiose che neanche Crepet…, teorie scientifiche che neanche Paperino sotto allucinogeni (la Luna, tutt’al più si allontana dalla terra…). Purtroppo non esagero nel segnalare che per due ore e dieci minuti, confortati – si fa per dire- da un commento sonoro assordante e distonico ci si sottopone alla visione di un campionario misto che va dall’incredulità, all’impossibile transitando per una ingenuità fanciullesca. Se quanto sopra non bastasse a dissuadervi da insani propositi (lo so, non è che al cinema ci sia tanto in questo periodo!), e sorvolando sulla trama per decenza, non posso che evidenziare lo scarso contributo dei poveri attori, il premio Oscar, Halle Berry e John Bradley, sbiaditissima copia del grande Paul Newman, immeritatamente coinvolti nella scombicchieratissima e irresponsabile sceneggiatura e incapaci di dare un sia pur minimo spessore ai personaggi. Ma, almeno gli effetti speciali? Non mancano e non oso pensare a quanto siano costati, ma sono lì anche loro come un corpo estraneo, confusi e slegati, roboanti ma poco coinvolgenti come purtroppo tutto il film.

data di pubblicazione:30/03/2022


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2 Commenti

  1. Un insulto alla fantascienza.
    Basi scientifiche al pari di un cartone animato. Il montaggio è scandaloso , passano da una situazione all’altra con salti temporali che non hanno alcun senso. Un minestrone fatto di fretta dove c’è di tutto. SCARSISSIMO

  2. Il Critico, diceva Oscar Wilde, è colui che può tradurre in diversa forma la sua impressione delle cose… ma … aggiungeva … spesso sbaglia!
    Cito testualmente quanto scritto sul film da un noto e paludato recensore, molto probabilmente sotto l’effetto dei troppi pop corn…” Emmerick, apprezzato autore di The day after tomorrow ed Indipendence Day ci regala un film fantascientifico con effetti volutamente vintage che come vuole il “Genere” non si sottomette alle banali restrizioni della Logica. Continue scene d’azione straripanti creano un mix di emozioni che incollano gli appassionati allo schermo. Un paio di ore di azioni spettacolari e scientemente sopra le righe. Il regista sa come dirigere un film e soprattutto come si dirige un “disaster movie” e lo si vede dalle primissime scene sempre strizzandoci l’occhio con fare complice quasi per dire “lo sappiamo tutti che nulla qui ha senso, siete qui solo per divertirvi” con ironia se la sapete cogliere…” Ahinoi che si deve fare per campare senza problemi!!!
    Avendo avuto l’ingenuità di vedere il film, con cognizione di causa, pur essendomi strafatto di pop corn, non posso che condividere il brillante e garbato commento di Accreditati, solo aggiungerei … ma temo di nobilitare il film con la citazione ,,, “é veramente una boiata pazzesca”

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