MONT VENTOUX compagnia Kor’sia

13 Nov 2023 | Accredito Teatro

(Roma Europa Festival 2023)

La compagnia italo-spagnola KOR’SIA ha portato il proprio messaggio artistico al RomaEuropa Festival, presentando l’11 e il 12 novembre, in anteprima nazionale, all’ Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone , il nuovo spettacolo Mount Ventoux. Il collettivo fondato da Antonio de Rosa e Mattia Russo riprende l’opera che Francesco Petrarca scrisse nel 1336, la strada in ascesa che l’umanità deve percorrere per lasciarsi alle spalle gli anni bui del Medioevo e costruire così un nuovo paradigma del vivere umano: l’umanesimo. (foto Maria Alperi).

  

Gli italo-spagnoli Kor’sia, proiettano il testo dell’Ascesa al Monte Ventoso di Francesco Petrarca nel presente e nelle sue urgenze di cambiamento. Il collettivo è nato circa 9 anni fa, per rispondere ad una profonda esigenza di esplorare nuovi orizzonti nella danza e nell’arte contemporanea al fine di creare uno spazio creativo dove sperimentare e sfidare i limiti tradizionali, spingendosi al di là dei confini predefiniti.

L’incertezza del futuro diventa chiave per un risveglio collettivo, come quello invocato da Petrarca. Un mantra, attraverso il quale Kor’sia vuole ascendere il monte per recuperare i valori. Una performance volta ad insinuare dubbi e generare spunti di riflessione.

Uno spettacolo che ha l’obiettivo di tenere una luce accesa sui problemi della società per comprenderli, analizzarli e ritrovare vecchi valori. Un messaggio intrinsecamente legato all’attualità. La lettera di Petrarca, scritta nel lontano 1336, rappresenta un punto di partenza per il Rinascimento, simbolizzando l’ascesa verso la luce e la natura, in contrapposizione al declino nell’oscurità del Medioevo. Mont Ventoux trasmette l’idea di scalare, arrampicarsi, di cercare una connessione tra l’individuo e l’umanesimo.

Il lavoro coreografico non si focalizza su una teatralità esplicita, ma piuttosto sulla creazione di metafore suggestive, ricche di riferimenti e suggerimenti, dove la danza è il linguaggio espressivo predominante, immagini vive e plastiche insieme.

In scena una danza ipnotica, fatta di passaggi ripetuti e contrapposti, una metamorfosi fisica necessaria per eliminare scorie e strati e ritrovare la natura e l’essenza dell’uomo.

Otto giovanissimi danzatori esterni ed interni rispetto ad un parallelepipedo che si espande e si ritira con cui specchiarsi e confrontarsi. Un lavoro intenso e drammatico, apprezzatissimo.

data di pubblicazione:13/11/2023


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