MON ROI di Maïwenn Le Besco

Maïwenn Le Besco ci aveva già convinti col suo precedente film Polisse del 2001.
La sua regia ha le stesse caratteristiche di riuscire a rendere tridimensionali i personaggi. In quest’ultimo film ciò è palesemente più evidente perché la storia è molto passionale. Ha poi scelto con cura due interpreti il cui fisico, di una carnalità palpabile, sfonda lo schermo.
Qui non si tratta di assecondare le fan dell’ex marito della Bellucci, Vincent Cassel ha già dato prova di essere apprezzato attore. Anch’egli poteva ambire al premio per la categoria maschile, come giustamente è accaduto a Cannes per la sua degna partner, prix d’interprétation féminine, Emmanuelle Bercot (della quale, come regista è in sala A testa alta).
Per la Bercot bisognerebbe aprire un capitolo a parte, tanto è intensa la sua recitazione, vivida la sua rappresentazione di questo martirio autoinflitto.
Perché vuoi che io sia come vuoi tu, quando sei venuta da me perché sono esattamente come sono? dice Georgio alla sua compagna ormai sfinita dai suoi tergiversare.
Il gioco è quello antico del “Toccami Ciccio, mamma Ciccio mi tocca” al quale tutti abbiamo giocato da piccoli e dunque resta nella memoria atavica del DNA di tutte le femmine che non riescono a liberarsi del maschio seduttore. Poi se questo maschio è uno che ancora “accudisce” la femmina precedente, ritenendola bisognosa di cure, la vischiosità dei rapporti è certa e la difficoltà a liberarsene ancora più ardua. La crocerossina a sua volta curata è il massimo per una donna intelligente e magari pure non troppo avvenente.
Un film necessario, denso e viscerale: è un gran bene per l’umanità che il cinema più volte abbia dato voce al male di coppia, certamente più significativo e penetrante di un giorno per la violenza contro le donne.
Una curiosità: nella pellicola recita anche la sorella della regista, Isild Le Besco che è la terza dei cinque figli di Catherine Belkhodja, l’attrice e giornalista franco-algerina di origine cabila e turco-mongole. Il loro padre, nato in Gran Bretagna, è di origine vietnamita, mentre loro fratelli sono il documentarista Jowan Le Besco, e l’attore Kolia Litscher: una famiglia dedita con successo alla quarta arte, dunque.

data di pubblicazione 02/12/2015


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