MAY DECEMBER di Todd Haynes, 2024

Presentato in anteprima a Cannes, esce nelle sale con Lucky Red l’ultimo film di Haynes interpretato dai premi Oscar Natalie Portman e Julianne Moore. Le due attrici tengono la scena per tutta la durata del film che potremmo definire “l’anatomia di uno scandalo americano”, parafrasando il titolo della pellicola di Justine Triet che gli ha strappato l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Gracie Atherton-Yoo (Julianne Moore), moglie e madre, all’età di 36 anni inizia una relazione extraconiugale con il tredicenne di origini coreane Joe Yoo, compagno di classe di suo figlio Georgie. Ben presto nella comunità di Savannah, Georgia, la storia diviene di dominio pubblico e Gracie finisce in prigione. I due tuttavia, nonostante l’inevitabile ostracismo delle famiglie e della società, si sposano. Dal matrimonio nascono tre figli. Passano vent’anni. La coppia vive ancora a Savannah e la pace sembra essere tornata, quando l’attrice di successo Elizabeth Berry (Natalie Portman) decide di interpretare un biopic su Gracie ed inizia a frequentare la casa dei coniugi Yoo per calarsi meglio nella parte.

Todd Haynes, come in Lontano dal paradiso e Carol, torna su un terreno a lui congeniale: indagare il perbenismo americano alla luce di certi avvenimenti privati che hanno fatto scandalo. In May December il titolo stesso rappresenta un gap, una distanza quasi incolmabile come l’età che separa i due coniugi e sarà Elizabeth a far scoprire allo spettatore che tutto non è come sembra. Gracie infatti manifesterà un carattere da manipolatrice, mentre il suo giovane marito una maturità apparente e mai sbocciata, come le crisalidi di cui si prende cura sino a farle diventare farfalle pronte a volare.

Nonostante la sottile complessità della tematica, con una verità sempre in bilico che non sembra mai essere una solamente, il film nel suo complesso non aggiunge nulla a ciò che sin dall’inizio appare palese. Per tutta la durata si percepisce l’esistenza di un filo che tiene i vari personaggi incredibilmente uniti intorno a Gracie. Julianne Moore è magistrale nello svelare a poco a poco la propria personalità distorta con segnali contrastanti tra loro che vanno dall’infantilismo al controllo, dando ad Elizabeth- Portman, abile e cinica, la chiave di lettura del suo personaggio. Al pubblico l’ardua sentenza.

data di pubblicazione:20/03/2024


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