L’UOMO CHE VERRA’ di Giorgio Diritti, 2009 (Festival di Roma 2010- In Concorso)

Giorgio Diritti ambienta L’uomo che verrà nell’inverno del 1943, in una zona rurale alle pendici di Monte Sole, dove vivono numerose famiglie di contadini, focalizzando l’attenzione sulla famiglia di Martina, una bambina di 8 anni, interpretata da una toccante attrice esordiente, Greta Zuccari Montanari. La piccola Martina, la cui esistenza era stata segnata anni addietro dalla morte tra le sue braccia di un fratellino appena nato e che in seguito a questo trauma aveva scelto il mutismo, aspetta più di ogni altro componente della famiglia la nascita del bimbo che la madre porta in grembo, tenendo per sé le parole come dono futuro per questo nuovo arrivo. Ma il fratellino tanto atteso nascerà, purtroppo, la notte precedente la strage di Marzabotto, in cui furono trucidati durante una rappresaglia delle SS circa 770 civili, in prevalenza bambini, donne ed anziani, come atroce risposta alle azioni di guerriglia di una brigata partigiana della zona.

A questo film, autentica perla nel panorama nostrano ed internazionale, tuttavia la guerra e la storia fanno solo da sfondo: poetico e meravigliosamente semplice, come solo le storie raccontate bene sanno esserlo, il film di Diritti ci racconta “la storia” filtrata attraverso il mutismo della protagonista, che attraverso lo sguardo ci manifesta l’attesa per questo bambino che verrà come un inverosimile bagliore di speranza nel bel mezzo di una tragedia così terribile. Ottime le prove di Maya Sansa nelle vesti della madre di Martina, Alba Rohrwacher della zia e di Claudio Casadio che interpreta il padre. 


Scopri con un click il nostro voto:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This