LIMBO di Lucio Pellegrini – Fiction Film Festival di Roma

Il soldato Manuela Paris (Kasia Smutniak), appena rientrata dall’Afghanistan dov’è stata vittima di un attentato, deve combattere una sua personale guerra, ovvero il difficile reintegro nella vita di tutti i giorni. In quell’attentato sono morti alcuni dei suoi uomini, lei stessa è stata gravemente ferita e il sul corpo è segnato da cicatrici profonde, da ricordi dolorosi e confusi. Personaggio chiuso, essenziale, trattenuto, in un inverno freddo e umido deve ricomporre il proprio passato disperso nella luce e nella polvere dell’Afghanistan. Nella cittadina di mare vicino a Roma dove abita con la famiglia, Manuela incontra Mattia (Adriano Giannini), un misterioso ospite dell’Hotel Bellavista. L’uomo, apparentemente senza passato, come lei è sospeso in un limbo di attesa e di ricordi e assieme, si avventurano in un gioco inaspettato di sentimenti e scontri.  L’incontro è l’occasione per fare ognuno i conti con la propria storia. Sovrapposizioni di pensieri e di immagini: scene di guerra contrapposte a quelle domestiche, il rito del pranzo di Natale in famiglia, gli incubi notturni, il dolore fisico, i parenti che vorrebbero sapere, il sesso, i silenzi.  Il Limbo è la condizione di sospensione in cui si trovano i due protagonisti, la bolla che li separa dalla propria esistenza. Come uscire dal limbo? Forse  solo con l’amore o meglio con la speranza dell’amore. Le due anime ferite, che vivono le proprie cicatrici, possono aprirsi al mondo ed all’amore accettando le proprie sconfitte e i propri destini.

Senza un filo di trucco, trincerata nel dolore, Kasia Smutniak è la tormentata protagonista di Limbodi Lucio Pellegrini, il film tv tratto dal romanzo di Melania Mazzucco (edito da Einaudi), presentato al Fiction Film Fest di Roma il 14 novembre e in onda su Rai1 il 2 dicembre, premiata, grazie alla sua forte ed intensa interpretazione, quale miglior attrice allo stesso Fiction Film Fest.

Un racconto quanto mai attuale che affronta il tema dei soldati di pace, dei valori della libertà e della democrazia, ma anche il racconto dello sguardo femminile sulla guerra, delle resistenze e dei pregiudizi che la protagonista deve combattere per affermare la sua leadership su un gruppo di soldati uomini.

Una storia difficile, dura, non rassicurante, ma certamente coinvolgente.

data di pubblicazione 17/11/2015

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