con Amedeo Fago, Barbara Lazotti e Lavinia Ottolini
(Teatro di Villa Lazzaroni – Roma, 30 Novembre e 1 Dicembre 2023)
Amedeo scrive alla madre che non c’è più. Vuole dirle quello che prova nel cuore e di quanto ancora oggi le manchi. 29 anni, 6 mesi e 18 giorni è il tempo che hanno condiviso, esattamente quello che intercorre tra la nascita di lui e la morte di lei. Questa lettera è un pretesto per ricordarsi dei tempi passati e in queste rimembranze sogni, progetti, aspettative sembrano confondersi nella sua mente…
Amedeo entra silenzioso sulla scena. Ci sono vari oggetti sparsi che rimandano a una infanzia oramai lontana. Lui osserva ogni cosa, nella sua mente riaffiorano vari ricordi che lui tenta di riporre in una scatola ideale, forse per conservarli intatti e evitare che si disperdano. Lui è profondamente assorto e una voce fuori campo, che poi è la sua, parla con la madre per rievocare insieme quei momenti felici vissuti sin dal momento della sua nascita, o forse ancora prima. Una descrizione dettagliata di un mondo passato affollato di personaggi oramai andati, ma che hanno costruito un universo che Amedeo è riuscito sin da piccolo a farselo suo per continuare a custodirlo dentro di sé. Un atto di ragionamento che affronta insieme a lei e che riguarda le proprie esperienze di vita, i primi approcci con le ragazze, i primi turbamenti, le prime manifestazioni studentesche presso la facoltà di Architettura a ridosso del mitico sessantotto. E poi, passati dieci anni, la scelta di dedicarsi completamente al teatro e alla drammaturgia in genere per parlare e interagire con lo stesso pubblico di problemi reali o persino inventati. Amedeo è ora concentrato a sistemare le carte per risolvere un solitario, cercando di trovare le mosse giuste che lo possano portare alla riuscita del gioco. Un poco come nella sua vita dove ha sempre agito con pacatezza, ma con estrema determinazione, sia nella vita professionale che in quella sentimentale. Una spettacolo ponderato che ci fa riflettere sul senso della vita, dove non esiste realtà fuori dai ricordi di quelle persone care che ci hanno generato e cresciuto, contribuendo a farci diventare quello che oggi siamo.
data di pubblicazione:1/12/2023
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