IL VORTICE FISICO E SIMBOLICO DI ANNE TERESA DE KEERSMAEKER

Al Roma Europa Festival in scena Vortex Temporum della coreografa Anne Teresa De Keersmaeker.

Vortex Temporum è una composizione di Gérard Grisey in 3 movimenti, chiamati da Vortex Temporum I, II, III. Ciascun movimento è seguito da un breve interludio, costituito da fruscii pressoché inudibili.

Il titolo definisce la nascita di una formula di arpeggi vorticosi, iterati e la sua metamorfosi in vari campi temporali; alla fine è la continuità ad imporsi con il tempo dilatato: «la metrica è spesso annegata nella vertigine della durata pura» scriveva infatti Grisey; «l’ultima parola, diceva Varèse, è l’immaginazione. Io vi aggiungo l’emozione che crea la forma musicale … La musica è Numero e Dramma diceva Pitagora, l’arte musicale è un’arte violenta per eccellenza. Ci fa percepire ciò che Proust chiamava un po’ di tempo allo stato puro, quel tempo che presuppone simultaneamente l’esistenza e l’annientamento di ogni forma di vita».

In Vortex Temporum Anne Teresa De Keersmaeker prende spunto dalla composizione di Grisey per dare immagine e nuova dinamicità alla musica polifonica. Sei danzatori e sei musicisti in uno spazio ampissimo. Ciascun danzatore è legato ad uno dei sei musicisti in scena ed il suo gesto è in relazione alle note dello strumento. Tutti i performer sono in continuo movimento ed attraversano lo spazio, risucchiati in un vortice di centri concentrici.

Anne Teresa De Keersmaeker, già prima musicista che coreografa, in Vortex Temporum costruisce una piece che sintetizza e testimonia un percorso artistico estremo e complesso. Costruita con rigore, la performance si basa sulla “spettrale armonia” della composizione di Grisey strutturata partendo da arpeggio soggetto a continue metamorfosi e transizioni, e si sviluppa dall’evoluzione di un nucleo attorno al quale orbitano movimenti e suoni, in circolo vorticoso. Un eccellente cast di danzatori e musicisti uniti insieme in uno spazio dilato e mobile che inghiotte ed espelle rumori e sensazioni. Angoscioso ed ossessivo, il lavoro esplora come il tempo possa contrarsi ed espandersi, in una contrapposizione coreografica che esalta la partitura, i gesti dei musicisti, i movimenti dei danzatori.

data di pubblicazione 05/10/2015

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