IL PUNTO DI RUGIADA di Marco Risi, 2024

17 Gen 2024 | Accredito Cinema, Novità

Il ritrovo concentrazionario degli anziani in una casa di riposo e di cura non è ovviamente un inedito assoluto. Risi cerca su un progetto di lunga data di innestare il ricordo vivo e personale del lento spegnersi del padre Dino, un nome che qui si rimaterializza. Congrega di attori navigati e over 75 a contrasto generazionale con i due scapestrati giovani condannati ai servizi sociali. Un contrasto che è anche attoriale. Dalle iniziali incomprensioni si arriverà a un punto di svolta felice ma pure plumbeo.

 

È un mondo senza età, fatto di amnesie, tic piccole e grandi manie, quello degli anziani, qui rigorosamente chiamati ospiti, a cui portano la scossa i due giovani coattivamente costretti a rendersi utili dopo essere stati colpevoli protagonisti di un grave incidente stradale. Scontri iniziale e poi progressiva coesione. Il film risente di una programmaticità troppo estenuata e libera la leggerezza della sceneggiatura in almeno due scene che deviano dal tema previsto. Cinque anni di incubazione probabilmente non hanno giovato alla freschezza dell’impianto. Sulle note di Riderà di Little Tony si libera un ballo contaminante giovani/vecchi che trascina anche lo spettatore. Poi sulla neve gli anziani risvegliano pulsioni infantili. Risi fa deflagrare la contraddizione tra il mondo chiuso di esistenze destinati a spegnersi con l’ondata del Covid e il mainstream dei ragazzi, adusi alla cocaina e a un mondo di assoluta diversità. Merito del regista aver riunito una congrega importante di attori sottoutilizzati dal cinema che qui ritrovano verve nel progetto collettivo. Dal relativamente più giovane Maurizio Micheli a una quasi irriconoscibile Erica Blanc. Scherzano anche su se stessi gli over tra realtà e cinema. Per i più curiosi il punto di rugiada è l’intersezione meteorologica tra il freddo e il caldo: metaforicamente quello tra vecchi e giovani.

data di pubblicazione:17/01/2024


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1 commento

  1. Pellicola molto interessante. Commovente, ironica, ben costruita. Una parentesi di vita vera in cui il pianto ed il riso si mescolano, magnificamente interpretato da attori di spessore che il cinema di oggi ha dimenticato. Degne di nota anche le interpretazioni dei due giovani interpreti. Ho adorato questo film.

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