IL POTERE DI ROMA – DIECI SECOLI DI IMPERO di William V. Harris – Carrocci Editore-Sfere, 2021

Per quale motivo, se non si è un appassionato, interessarsi ad un nuovo libro su ROMA? L’ennesima analisi di un accademico americano sul declino e sulla caduta dell’Impero? Niente affatto! Il libro di Harris è invece un libro interessante scritto con prosa scorrevole che genererà sicuro interesse fra i cultori di Storia, ma, potrà anche coinvolgere, soddisfare ed arricchire i neofiti offrendo uno scorcio di visuale divulgativa del tutto nuova su Roma e, “lato sensu” sul concetto eterno ed universale di Potere. Un approccio molto originale e moderno, una chiave di lettura diversa e stimolante su temi che si suppone spesso di conoscere già a sufficienza.

L’idea di Roma ed il concetto di Potere sono legati in modo indissolubile. L’Impero Romano è durato più a lungo di qualunque altro. E’ dunque legittimo per l’autore chiedersi cosa effettivamente sia il Potere e come, di conseguenza, per definirne la vera natura, si debba analizzare l’esercizio di questo potere all’interno di una determinata Società in un lungo contesto storico. Cosa e perché poi qualcosa andò storto per Roma? Perché Roma non riuscì più a mantenere la sua posizione? Cosa ne determinò la fine?

L’approccio innovativo di Harris, pur nei vincoli di sintesi espositiva dovuta alla lunghezza dell’arco temporale preso in esame, parte dalla sovrapposizione comparativa fra loro di vari e ben definiti periodi della storia romana per la durata di dieci secoli (dal 400 A.C. al 641 D.C.). Lo storico studia infatti le dinamiche del Potere dall’epoca Repubblicana al Principato; da Tiberio a Costantino; dalla morte di Costantino all’inizio dell’espansione araba. Più in particolare esamina poi a fondo il Potere Interno (il Soft Power nelle sue varie forme) rispetto al Potere Esterno.

Un criterio del tutto nuovo che analizza con una visione più ampia le idee astratte, i simboli, la propaganda, gli strumenti religiosi, culturali, economici e sociali che contribuirono a diffondere e mantenere il Potere di Roma, l’Idea di Roma stessa, l’accettazione di Roma Universale. E … di contro, esamina anche come questi stessi elementi intangibili, al loro venir meno, affievolirsi o contaminarsi con altre idee o valori religiosi, agirono sul processo di indebolimento di un Insieme non più in grado di tenere il passo con le necessità di mobilitare tutte le energie collettive per respingere le minacce alla sua stabilità. La forza propulsiva delle élite, la disciplina sociale, la lealtà al mito di Roma, l’ideale comune si frantumarono tutti perché minati dai dissidi, dalla frantumazione del corpo sociale e soprattutto dalle fratture causate dalle diverse fedi ed appartenenze.

Un approccio estremamente ambizioso quello di Harris: fare uno studio comparato sull’espressione del Potere in un millennio, focalizzando la sua ricerca sul soft power. Una visione che nessun altro lavoro aveva finora preso in esame. Una visione ampia ed omnicomprensiva ed una lettura moderna del passato che dovrebbe farci riflettere sull’espressione del Potere nei moderni “imperi”… quello Americano e quello Cinese.

data di pubblicazione:21/10/2021

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