HO AVUTO UNA STORIA CON LA DONNA DELLE PULIZIE di Nino Marino, regia di Massimo Milazzo

8 Apr 2019 | Accredito Teatro

(Teatro delle Muse – Roma, 28 marzo/14 aprile 2019)

High class e proletariato. Favola alla Pretty woman per cuori stagionati in un interno. L’intellettuale spiantato cade preda sentimentale di una colf frizzante…

La vis comica di Luciana Frazzetto, di casa in uno dei suoi abituali teatri, contamina Franco Oppini, forse alla più convincente prova di attore solista dopo l’ormai lontana uscita dai Gatti di Vicolo Miracoli. Due tempi per passare dal severo distacco emozionale tra padrone e colf, alla piena corresponsione dei sensi in una pochade che trasmette allegria e ingenuità ricorrendo a una comicità di grana grossa ma ben funzionale alla leggerezza del plot. Trattasi di prova anche fisica per la Frazzetto che ha vari ed adeguati toni di recitazione per far precipitare la commedia verso l’inevitabile conclusione. C’è un terzo trascurabile ago della bilancia nei panni del fratello del protagonista (Antonio Tallura), apparentemente insospettabile e irreprensibile uomo d’affari che cerca di riportare alla realtà il fratello perennemente in bolletta. Un fortuito scambio di valigie alla Feydeau rivelerà al contrario la sua natura di uomo sessualmente trasgressivo. Si gioca sul contrasto dell’italiano politicamente scorretto della Frazzetto con la presunta superiorità culturale del padrone di casa. Ma anche sui gusti diversi, sull’amore frustrato dello scrittore rifiutato dagli editori verso una repulsiva donna snob che compare solo al telefono, sul solipsismo di un affetto inizialmente rivolto verso il pesciolino Pierfrancesco, ignaro testimone della vicenda. Come nelle belle favole è la colf che riporta alla vita reale le illusioni del protagonista, riscattando lei stessa un passato di carcerazione per aver ucciso il marito. E il letto è solo il punto terminale di un affetto che matura svolta dopo svolta. Come un irresistibile sottofondo destinato a sbocciare nel lieto fine, nonostante le differenze di classe. Si gioca anche sul dialetto, tra lo scalcinato romanesco della Frazzetto e il compassato gergo lombardo di Oppini.

data di pubblicazione:08/04/2019


Il nostro voto:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This