DIVORZIO ALL’ITALIANA di Pietro Germi, 1961

Film cult considerato tra i migliori della commedia all’italiana, vincitore di diversi premi cinematografici ed in particolare: Festival di Cannes, come migliore commedia; Oscar come migliore sceneggiatura originale; 3 Nastri d’Argento per migliore soggetto originale, migliore sceneggiatura e migliore attore protagonista (Marcello Mastroianni) e Golden Globe sempre al protagonista. Il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè (Mastroianni), vive nella città siciliana di Agramonte ed è coniugato con la brutta e assillante Rosalia (Daniela Rocca). Invaghitosi della bella e giovane cugina Angela (Stefania Sandrelli), ricorre ad un ingegnoso stratagemma per liberarsi definitivamente della moglie spingendola tra le braccia di un suo vecchio spasimante (Leopoldo Trieste). Organizzando un classico delitto d’onore, Fefè, dopo varie vicissitudini, riesce a portare a termine il suo piano e così, in mancanza allora in Italia della legge sul divorzio, potrà realizzare il tanto sospirato sogno. Molto suggestiva la scena finale in cui i novelli sposi sono in gita in barca e la giovane Angela, mentre bacia il marito, stuzzica con il piede quello del barcaiolo che li accompagna. Questo film lo associamo alla ricetta della caponata di melanzane alla siciliana.

INGREDIENTI: 4 o 5 melanzane (non quelle tonde) – 1 grande testa di sedano – 150 grammi di capperi sottaceto – 150 grammi di olive bianche carnose – 3 lattine di pomodoro a cubetti – 2 cipolle – zucchero q.b. – aceto di vino rosso.

PROCEDIMENTO: Preparare una salsa di pomodoro con soffritto di cipolla alla maniera tradizionale, salare ed aggiungere un buon cucchiaio di zucchero. Tagliare le melanzane a cubetti abbastanza grossi e lasciare sotto sale per due o tre ore affinché venga fuori l’amaro. Prima di friggere in abbondante olio d’oliva, risciacquare bene le melanzane ed asciugarle. Bollire il sedano e una volta cotto tagliarlo a pezzettini. Freddate le melanzane, si procede all’assemblaggio degli ingredienti: in un recipiente molto grande vanno depositate le melanzane fritte con il loro olio di frittura. Poi si aggiunge il sedano a pezzetti, le olive bianche senza nocciolo, i capperi scolati e sciacquati e la salsa di pomodoro. Gli ingredienti vanno mescolati possibilmente con le mani. La caponata è una piatto delicato e non va maltrattato!!!!

Aggiungere poi l’aceto di vino e lo zucchero a seconda di come si vuole ottenere l’agrodolce, cioè se con prevalenza dell’agro o del dolce. La caponata va fatta riposare almeno un giorno in frigo, ma va servita poi leggermente tiepida.

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