DIGNITA’ AUTONOME DI PROSTITUZIONE (DAdP) di Luciano Melchionna

Di : T. Pica

30 Ott 2014 | Accredito Teatro

(Teatro Brancaccio – Roma, 27 settembre/8 ottobre 2014)

Dignità Autonome di Prostituzione (DAdP) di Luciano Melchionna, format presentato a un pubblico di nicchia già 3 anni fa, è andato in scena al Brancaccio di Roma. Lo spettacolo, dai colori, dai suoni e dal ritmo coinvolgenti, muove da uno scopo ben preciso: far riscoprire al pubblico che il mestiere dell’attore non è semplice e non si improvvisa, e lo fa affidando ad oltre 30 personaggi – ragazze e ragazzi che hanno studiato, fatto la gavetta e hanno veramente calpestato e vissuto il palcoscenico con la “P” – la “vendita di pillole di piacere”. In modo provocatorio e giocoso il regista, oltre che sceneggiatore, trasforma il Teatro Brancaccio in un grande bordello popolato dai personaggi più curiosi, cupi, divertenti e colorati e il leit motive, ribadito da ciascun personaggio quando “adesca” il gruppo di pubblico interessato ad assistere al suo monologo (ovvero alla pillola di piacere), è mi paghi prima e anche dopo se ti è piaciuto. E così ogni spettatore viene accompagnato, dal venditore della pillola di piacere teatrale scelta, nei pertugi più nascosti ed insoliti, solitamente inaccessibili durante gli spettacoli teatrali canonici, come i bagni, il seminterrato, le sale di regia, un balcone incantato del Palazzo Brancaccio, l’interno della jeep parcheggiata a Via Mecenate a pochi passi dal Teatro, ed assiste a dei monologhi davvero toccanti. Lo spettatore, durante una serata al Bordello (dalle 21.00 alle 00.30 circa) può assistere, ovviamente previo pagamento contrattato con ogni “prostituta” – e realizzato con i “dollarini” consegnati dal proprietario del “bordello” all’ingresso nel Teatro -, fino a un massimo di 5 monologhi. Monologhi che – nonostante i lustrini, le pailettes, le frasi ambigue, le carezze e gli sguardi ammiccanti delle “prostitute” (uomini e donne) che “adescano” ed offrono la propria pillola/monologo – si “scontrano” con la facciata di superficialità e spensieratezza cantata, ballata e suonata dagli attori, trattando storie e tematiche spesso drammatiche che spiazzano lo spettatore in un continuo alternarsi tra frivolezza, musiche e balli, da un lato, e commozione, riflessioni sulle molteplici realtà drammatiche del nostro paese, dall’altro. Luciano Melchionna ha scritto e riadattato con ciascun attore la pillola di piacere/monologo, realizzando tanti piccoli capolavori di teatro moderno che mettono in risalto la bravura, l’espressività e il talento di ciascuna “prostituta” restituendo, appunto, la dignità al mestiere dell’attore completo a 360 gradi. Lo spettatore riesce a vivere un’esperienza piena e originale e a respirare il vero significato di “fare teatro”.

data di pubblicazione 30/10/2014


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