BLACK MASS di Scott Cooper – USA (72^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2015 – Fuori concorso)

L’ultimo Gangster di Boston non poteva che essere interpretato dal trasformista per eccellenza, Johnny Depp. Attesissimo al Lido come la vera guest star di questa edizione del Festival meneghino, ci regala un’interpretazione di alto livello all’interno di una pellicola che rispecchia tutti i clichè per ottenere un ottimo risultato al botteghino e, per questo, anche intrisa di una serie di luoghi comuni che la rendono assolutamente prevedibile. Black Mass, basato sulla biografia del gangster James “Whitey” Bulger (attualmente 86enne che sta scontando due ergastoli), è il classico lungometraggio sul malavitoso dal cuore tenero, tutto crimine e famiglia, con un amico di infanzia agente speciale nell’FBI che lo fa agire indisturbato per aver condiviso con lui la strada e l’orgoglio da immigrato irlandese, tutto in cambio di informazioni sulle famiglie mafiose italo-americane che si spartiscono il territorio, ed un fratello maggiore senatore del Massachusetts.

Depp, che ci aveva già abituati a ruoli simili nei panni di Dillinger in Nemico Pubblico del 2009, questa volta fonde insieme trasformismo e recitazione conferendo al suo personaggio un certo spessore, all’interno di un film che non brilla certo di originalità, e durante la conferenza stampa dichiara di aver sempre ammirato la capacità di trasformarsi in attori del passato come Marlon Brando, volendo anche lui divenire un caratterista allo scopo di sorprendere il pubblico senza annoiarlo, sfida pericolosa per un attore ma importante.

data di pubblicazione 05/09/2015







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