BERLINALE [3] – DAMSEL di David e Nathan Zellner, 2018

(68 INTERNATIONALE FILMFESTSPIELE – Berlino, 15/25 Febbraio 2018)

Samuel Alabaster è un eccentrico cowboy che si aggira per gli spazi selvaggi americani con la chitarra in cerca della bella Penelope, che lui ama e che sposerà dopo averla liberata da un uomo che la tiene segregata. In compagnia di Parson Henry, da lui pagato come ministro che dovrà officiare la cerimonia, Samuel inizia la sua ricerca portando con sé come dono di nozze Butterscotch, un pony che lui cura amorevolmente. Trovata la casa dove vivono la donna ed il suo presunto aguzzino, Samuel scoprirà una realtà ben diversa da quella immaginata che lo getterà nel più cupo sconforto. Penelope inizierà una nuova vita, lontano dal posto dove aveva vissuto momenti felici.

 

I registi di questo eccentrico western sono i fratelli americani David e Nathan Zellner già noti qui a Berlino per aver presentato i loro film  Kid-Thing  nel 2012 e Kumiko-The Treasure Hunter nel 2014 nella Sezione Forum. Damsel è un film molto particolare nel suo genere perché pur avendo una ambientazione tipica di ogni film western, tuttavia sin dalle prime immagini se ne discosta a causa dell’atteggiamento completamente squilibrato dei personaggi. Il protagonista Samuel (Robert Pattinson) è un uomo delicato ma determinato nella sua convinzione che Penelope (Mia Wasikowsa) lo ami veramente e che lo sposerà. Lui è certo del suo obiettivo ma non ha il giusto physique du role del vero cowboy, come del resto gli altri personaggi, ognuno con le proprie stravaganti peculiarità che fanno da sponda a comportamenti del tutto inaspettati. Forza trainante del film è la figura di Penelope che ad un certo punto prende le redini della storia e con la sua fermezza sarà in grado di mettere in riga i vari personaggi sopravvissuti per poter decidere in piena autonomia del proprio destino. Già presentato al Sundance, il film è ora in concorso alla Berlinale ed ha tutte le carte in regola per ottenere un riconoscimento: ottima location e convincenti i due protagonisti che regalano al pubblico momenti di autentico divertimento. I due fratelli Zellner, anch’essi nel cast, sembra abbiano superato la prova contrapponendo all’originalità dei personaggi la grandiosità dei canyon americani, vero spettacolo incontaminato nel quale ambientare questa storia bizzarra e del tutto inusuale.

data di pubblicazione:17/02/2018








1 commento

  1. Che si dice nelle sezioni collaterali?
    C’è attesa per il poco cinema italiano o viene giustamente ignorato? Anche se la Bispuri invece vale.
    Ormai non esistendo più la critica ma solo la cronaca, è difficile farsi delle idee da lontano di film non visti.
    Noi ci documentiamo con Accreditati

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