ATRÌO. e FABRIZIO BOSSO

Di : T. Pica

17 Gen 2017 | Accredito Teatro

(Teatro Eliseo – Roma, 16 gennaio 2017)

Nell’ambito del Festival Special Guest organizzato dal Teatro Eliseo insieme all’Istituto Saint Louis College of Music di Roma, il palcoscenico del Teatro di Via Nazionale ha ospitato un inedito concerto che ha sugellato l’ammirazione di uno dei musicisti di maggior rilievo della scena jazz italiana ed europea, come Fabrizio Bosso, per il trio Atrìo. Gli Atrìo sono Gianluca Massetti (al piano), Dario Giacovelli (al basso) e Moreno Maugliani (alla batteria): tre giovani amici che dal loro garage hanno iniziato e continuato a comporre insieme splendidi brani jazz. Si incontrano, come racconta Dario Giovanelli, e ognuno propone un’idea, un’emozione sulla quale insieme sviluppano il progetto. Aprono il concerto con una versione jazz del celebre brano di Sting “Shape of my hearth”, per poi proseguire e stupire per bravura e bellezza con la presentazione delle loro composizioni – tra cui “Gonzalo”, “Giuseppe” – impreziosite dalla maestria e dall’estro della tromba di Fabrizio Bosso.

Per circa un’ora e mezza la platea dell’Eliseo è stata letteralmente ammaliata e rapita dalla performance di brani che hanno alternato atmosfere nostalgiche, ad aree romantiche ed eleganti, fino a ritmi travolgenti – che rendevano le sedute del teatro un pò “strette” per via dell’inevitabile voglia di lasciarsi andare fisicamente al ritmo dei brani – evocativi di contaminazioni africane con qualche eco proprio del genere r&b.

Gli Atrìo sono una giovane realtà promettente ed era palpabile l’affinità e la sintonia – non solo sul pentagramma – con un maestro come Fabrizio Bosso, tanto da aver scatenato standing ovation e la richiesta a gran voce di un ultimo bis prima del definitivo calo di sipario.

Merita dar spazio, però, anche all’originale apertura del concerto. Hanno infatti introdotto la performance live Atrìo. e Fabrizio Bosso, alcuni brani davvero belli – tra cui anche “I lie” di David Lang, tra le colonne sonore del film La Grande Bellezza  – eseguiti dal Coro del Risuonare del Saint Louis College of Music diretto dal Maestro Diego Caravano (ex componente del gruppo italiano “Neri per Caso”): guardare e ascoltare questi ragazzi, le loro voci talentuose insieme al sorriso e alla gioia del volto e dei gesti di Diego Caravano lasciavano brillare il loro affiatamento e la loro gioia, la passione per il loro lavoro (o amore) in modo così dirompente da infondere serenità e gioia ad ogni spettatore.

Che dire, l’iniziativa – fortemente voluta dal direttore Luca Barbareschi, – di mettere il Teatro Eliseo a disposizione della musica e di possibili nuove commistioni artistiche è sicuramente ammirevole e ben riuscita. Infatti nel Festival Special Guest musicisti come Atrìo. e Fabrizio Bosso eseguono una performance unica, inedita, una vera esclusiva dell’Eliseo, che non fa parte di una tournée. E, in effetti, spesso non c’è niente di meglio che chiudere la giornata si a teatro, ma con uno spettacolo ricco di passione, bellezza e senza dialoghi, parole…Questo concerto, infatti, un’esibizione di arte in musica pura, anche con la complicità del Coro del Risuonare, ha realizzato una catarsi tipicamente teatrale.

data di pubblicazione:17/01/2017


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