79. MOSTRA INTERNAZIONALE d’ARTE CINEMATOGRAFICA di VENEZIA: TERZA GIORNATA

La terza giornata del Festival di Venezia 2022 è quella del nostro Luca Guadagnino con il suo Bones and All in Concorso, interpretato dall’attesissimo Timothée Chalamet, assieme a Taylor Russel e Mark Rylance.

Ambientato nel centro America all’epoca di Reagan (ma l’epoca è assolutamente irrilevante), narra del primo amore di due esseri “speciali”, Maren e Lee, entrambi vagabondi, due diseredati che vivono ai margini della società, tema che ha affascinato il regista durante il periodo del lock down al fine di indagare i modi e i varchi che si possono aprire a persone come i due protagonisti nonostante le impossibilità che il loro modo di vivere e di essere imprime alle loro vite. E se il cinema è finzione, Guadagnino con questo film ha amplificato il concetto per esprimere, attraverso il cannibalismo di cui sono affetti i personaggi, l’isolamento in cui sono costretti a vivere e l’inevitabile crisi di identità che li travolge. Le scene a cui si assiste sono molto esplicite e solo chi riesce ad andare oltre quella che è una visione molto cruenta, può vedere ciò che c’è dietro tutto questo, cogliendo l’urgenza di un messaggio così “gridato”. Non siamo tutti uguali soprattutto quando siamo intrappolati in qualcosa che non riusciamo a controllare, ma l’amore per Guadagnino vince su tutto, anche su diversità così esasperate perché riesce ad aprire delle porte che sino ad allora sembravano invalicabili. Bones and All ci sferra forti pugni nello stomaco sino a farci stare male. Inutile sottolineare che gli attori sono superbi e le ambientazioni perfette. Il pubblico deciderà se era necessario tutto questo: chi vi scrive ci sta ancora pensando…

Il secondo film della giornata, anch’esso in Concorso, è Monica di Andrea Pallaoro, che si conferma regista sensibile e profondo nel tornare su tematiche legate a personaggi femminili tormentati da segreti e paure, come fu per il suo splendido Hannah con la strepitosa Charlotte Rampling; questa volta il personaggio è una giovane donna che fa ritorno a casa dopo aver abbandonato la sua famiglia in età adolescenziale; ne viene tratteggiato un ritratto intimo, molto profondo, autoriale, e toccati temi come l’abbandono, l’accettazione ed il riscatto. Ritorna anche in questa pellicola il tema dell’identità e soprattutto della sua precarietà, una sorta di fil rouge di questa edizione del Festival, espressa nei modi più disparati attraverso la sensibilità e la genialità dei registi: ”ci siamo addentrati nel mondo emotivo e psicologico di Monica per riflettere sulla natura precaria dell’identità di ciascuno di noi quando viene messa alla prova dalla necessità di sopravvivere e trasformarsi”.

data di pubblicazione:03/09/2022

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