MOMMY di Xavier Dolan, 2014

(Festival di Cannes  – in Concorso)

Finalmente un film di Xavier Dolan, forse il più completo e il più maturo, è riuscito a trovare distribuzione nelle sale italiane. Vincitore del Premio della Giuria alla 67a edizione del Festival di Cannes, Mommy è un autentico capolavoro e Dolan si riconferma come uno dei più talentuosi registi dell’ultima generazione. Anno di nascita 1989, film realizzati ad oggi cinque: uno più bello dell’altro.

Mommy si ricongiunge perfettamente con il primo lavoro di Dolan, J’ai tué ma mère, tormentata storia di amore e odio tra madre e figlio, chiudendo il cerchio lasciato aperto e capovolgendo l’esito del conflitto primordiale con uno straziante inatteso finale.

Diane è la madre, rimasta vedova, dell’adolescente Steve (l’impressionante Antoine-Olivier Pilon), affetto da una sindrome di iperattività e deficit di attenzione, che lo rende instabile, violento e difficile da gestire. I due insieme sono il ritratto di un amore impossibile e incontrollabile, una forza istintiva che li attira l’uno verso l’altro per poi respingerli e spingerli verso l’autodistruzione. L’elemento di equilibrio sembra poter essere Kyla, la nuova vicina di casa, che dietro il proprio velo di apparente ordinarietà nasconde un bisogno di vitalità che solo la sconclusionata coppia madre-figlio riesce a farle (ri)scoprire. Le due straordinarie muse di Dolan, presenti in quasi tutti i suoi film, Anne Dorval e Suzanne Clement, qui danno il meglio di se stesse interpretando i propri ruoli con un trasporto fisico ed emotivo da brividi.

Dolan è un genio. Scrive, dirige, monta, compone ogni elemento del suo film con un gusto e una maturità rari. Una serie di scelte ed espedienti originali e brillanti si susseguono incalzanti, trascinandoci per due ore abbondanti in un modo di fare cinema che ha un’infinità di cose da dire: dalla colonna sonora che vanta grandissime cover di successo, tra cui una performance stonata al karaoke di Vivo per lei, al formato 1:1 dello schermo, che si espande e si restringe, seguendo l’altalenante percorso di rinascita e riscatto personale di Steve e delle due donne.

Impossibile non innamorarsi di questo film.

 data di pubblicazione 4/12/2014


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