L’ORCHESTRA DEL 41° PARALLELO – Direttore Stefano Scatozza, con la partecipazione di Gabriella Aiello

12 Gen 2016 | Accredito Teatro

(Teatro Vascello – Roma, 11 Gennaio 2016)
Lungo la corda tesa del 41° parallelo (che dà il nome all’orchestra) danzano le equilibriste dell’ensemble musicale: un gruppo composto da sole donne — eccezion fatta per il direttore—, che con la loro musica incantevole accompagnano il pubblico alla scoperta dei paesi che si incontrano su questa linea orizzontale del globo terrestre.
Il giro del mondo musicale inizia in India con un canto baul (parola che deriva dal sanscrito “vento”); la voce di Camilla Dell’Agnola ci solleva da terra, come una forza sottile e spirituale, e ci sospinge verso nuove terre.
Arriviamo in Bulgaria, dove l’orchestra esplode in una danza popolare tratta dal folklore contadino, che, seppur arrangiata secondo il gusto contemporaneo, mantiene integro lo schema asimmetrico della tradizione. Continuiamo a ballare in Grecia, con un sirtaki per allontanare la crisi economica: la musica diventa strumento per raccontare storie di marginalità e di disagio sociale, che nella stessa trovano sfogo e consolazione.
Dopo aver a lungo ballato, un carillon riporta la calma e introduce l’Albanian Lullaby, cantata dalla voce soave di Gabriella Aiello. E si prosegue con il malinconico fado portoghese, simbolo della saudade, capace di toccare le più intime corde dell’animo umano.
L’atmosfera mesta viene spazzata via dalla suite di brani della tradizione sarda, titolata Il bacio della medusa; nome che trae origine da un episodio ironico occorso al direttore d’orchestra (Stefano Scatozza): durante una nuotata in una tournée a Stintino, un invertebrato marino decise di abbracciare il suo viso con i tentacoli urticanti. Dalla Sardegna facciamo rotta verso la Spagna, dove siamo ospitati dal popolo sefardita; il ritmo caliente delle loro canzoni infiamma il pubblico, che è invitato a partecipare: un unione che sprigiona un turbinio di suoni ed emozioni.
Abbandoniamo il vecchio continente per atterrare a New York; nella capitale americana ci perdiamo nel labirinto di suoni della metropoli, attraverso il sax contralto di Valentina Franchini che ci riporta nello scenario cittadino.
Il biglietto di ritorno ha come destinazione Roma, ultima tappa del concerto, dove con la canzone Viaggio Orizzontale — accompagnata dalla voce di Agnese Valle — viene raccontato lo scopo di questa orchestra e l’amicizia musicale (e umana) che lega i componenti.
Lo spettacolo musicale offerto da L’orchestra del 41° parallelo non solo colpisce per lo spessore dei musicisti che ne fanno parte, ma anche per l’approccio innovativo: permette, infatti, di sentire canti e ballate della tradizione di diverse culture europee (e non), viaggiando aggrappati alle note musicali emesse dai loro strumenti, alla scoperta di altri popoli e alla ricerca di se stessi.

data di pubblicazione 12/01/2016


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