IL BAZAR DEI BRUTTI SOGNI di Stephen King – Sperling & Kupfer, 2016

Un nuovo libro del Re.

Questa volta è un libro di racconti. In genere non amo le raccolte di racconti perché appena si inizia ad addentrarsi nella storia, ad amare e conoscere i personaggi, tutto finisce e si resta sempre con un po’ di amaro in bocca.

Ma il Re è il Re non si discute, si ama! Ergo ho letto subito anche questo nuovo libro e, come sempre, ne sono rimasta entusiasta!

Già solo l’introduzione valeva il prezzo del volume: “Ho preparato un po’ di cose per te, Fedele Lettore; ce le hai davanti agli occhi sotto il bagliore lunare. Però, prima di curiosare tra i piccoli tesori fatti a mano che offro in vendita, parliamone un attimo, d’accordo? Non ci vorrà molto. Forza, siediti accanto a me. Avvicinati. Tanto non mordo. Però… ci conosciamo da secoli e forse sai che non è proprio vero. O mi sbaglio?”

Scherza con il suo lettore, lo irretisce, istrionico come solo lui sa essere, gli offre la sua “merce” da scegliere tra gli scaffali di un immaginario Walmart.

Sono 20 le storie che ci ha preparato, ognuna delle quali è introdotta da una pagina di presentazione in cui si diverte nella spiegazione della nascita o, in alcuni casi, di come qualche avvenimenti gli abbia offerto l’idea iniziale oppure di come un qualche accadimento improvviso gli abbia chiarito come sviluppare un’idea inizialmente accantonata. In alcune di queste pagine ci aiuta a compiere anche una piccola analisi del testo in cui sottolinea le sfumature del racconto che riportano, in qualche modo, le influenze delle sue letture del momento.

Non è possibile fare un sunto perché si svelerebbe troppo della magia dei racconti che ci ha “dedicato”, ne cito qualcuno di quelli che mi più mi sono piaciuti: Miglio 81 in cui ritroviamo un il classico di Stephen King, la macchina “infernale”, il mostro che vuole impossessarsi del nostro mondo e l’innocenza e il coraggio di alcuni bambini che sconfiggono un simile flagello.

La Duna in cui un anziano Giudice racconta di come si sia reso conto che le Dune della spiaggia dove andava in barca da piccolo gli parlavano scrivendogli messaggi che annunciavano stragi e morti premature, e il tocco di macabra ironia dell’autore che non posso assolutamente svelare…

Geniale Ur, un racconto che King scrisse su ordinazione, l’amore per la scrittura “non paga le bollette” ci spiega – anche se nel 2009 non credo che fosse ormai più il suo problema!!! – scritto in esclusiva per Amazon in occasione del lancio del Kindle, il suo eReader. Un professore di inglese, Wesley Smith, attaccato alle “tradizioni” per dimostrare di essere aperto alle novità ordina un Kindle eReader che Amazon gli consegna in 24 ore, l’unica differenza da quelli che stanno cominciando a circolare sembra essere il suo colore: rosa. Ma Smith troverà un menù molto particolare sul suo “lettore”, un menù che gli permetterà di leggere libri che sarebbero stati scritti da Hemingway se non fosse morto nel 1961, oppure da Shakespeare se fosse deceduto diciamo nel 1630… e la storia continua ma va letta, assolutamente.

Ne ho citati tre, non che gli altri diciassette non siano mitici, ma mi conosco, se comincio a parlare di racconti, novelle, libri di King mi entusiasmo e non mi fermo più!

 data di pubblicazione: 13/06/2016

1 commento

  1. Non sono mai stato un amante di Stephen King, anzi qualche volta non sono riuscito a completare la lettura dei suoi romanzi (ricordo Insomnia, ripreso più volte, mi intrigava, ma mai finito …). Questa volta, però, corro in libreria !! Grazie Letteria !!

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