AMMORE E MALAVITA di Manetti Bros., 2017

(74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia)

Non è Napoli, non poteva non essere Napoli, la città folle protagonista di questo musical cinematografico, dove i Manetti Bros. dipingono la loro storia: tra musica e azione spuntano gli splendidi scenari dei vicoli e del mare del Golfo, tra amore e pallottole appaiono le architetture fatiscenti, dismesse e fascinose di Napoli. Nobody si salva con la “Scampia Disco Dance”, neanche chi è costretto agli arresti domiciliari!

I personaggi si presentano e parlano, cantando e ballando dall’inizio con la canzone “Al mio funerale” e alla fine con il geniale duello “O’ vient’ e libertà” passando attraverso “L’amore ritrovato”, rifacimento di “What a feeling”.

Napoli è una città piena di colori e luci che stimola l’immaginazione ad andare oltre. La tavolozza di colori si ispira a grandi interpreti, grandi autori musicali e ad una “pazzia” che rende leggera la vita con dei movimenti in sincrono.

Un musical “d’ammore”, perché di un ritrovato primo amore adolescenziale si parla. Si canta e si balla sullo schermo in perfetto stile Manetti grazie anche a Luca Tommassini, che ne ha curato le coreografie belle e divertenti.

Non si può uccidere l’amore è il messaggio di questo entusiasmante film. Chi ti vuole più bene di me?

I dialoghi tra Don Vincenzo (Carlo Buccirosso ) e Donna Maria (Claudia Gerini) sono esilaranti, così come le loro nuove identità da latitanti: Vincenzo Ranieri e Grazia Chelli in onore della famiglia reale del principato di Monaco.

La grande storia d’amore è tra Fatima (una ‪Serena Rossi magnetica) e Ciro (Giampaolo Morelli): ma purtroppo Fatima si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e Ciro dovrà eliminarla.

Le due tigri, Ciro e Rosario (Raiz) sono state addestrate a dovere su ispirazione dei film di 007, e sono al servizio di Don Vincenzo e di sua moglie. Tutte le battute sono esilaranti e geniali.

La scelta del musical ha permesso di affrontare temi profondi ed importanti, si canta mentre ci si bacia, durante una sparatoria, si canta mentre si è scippati a Scampia. Questa vena di follia si respira durante tutto il film grazie anche agli interpreti, tutti molto bravi.

‪I Manetti Bros. riescono a fare divertire anche  gli stessi interpreti durante le loro riprese, ed il risultato finale divertente e di qualità ne è la prova.

data di pubblicazione:06/09/2017








3 Commenti

  1. Leggendo la recensione non vedo l’ora di andarlo a vedere! Viva i Manetti Bros.!!

  2. Molto curioso dopo questo esilarante articolo sull’ultimo film dei Manetti. In effetti l’universo napoletano è qualcosa che può affascinare se preso alla leggera e assaporato con il giusto stato d’animo. Proprio come di fronte ad un baba’…

  3. Dopo il genaiale “song e napule’ ” ben diretto dai fratelli Manetti non vedo l’ora di tuffarmi e lasciarmi travolgere dalla follia, le musiche e i ritmi delle coreografie tra gli scorci partenopei di ” Ammore e malavita” !

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