THE THING WITH FEATHERS di Dylan Southern

(75 INTERNATIONALE FILMFESTSPIELE – BERLINALE)

 Berlino, 13 – 23 Febbraio 2025

Un uomo ha perso improvvisamente la moglie. Rimasto solo con i suoi bambini dovrà iniziare a gestire insieme a loro una nuova vita e soprattutto cercare di elaborare il lutto. Non sarà un’impresa facile soprattutto per la presenza in casa di un qualcosa con le fattezze di un corvo parlante. L’uccello sembra scaturire dai disegni che l’uomo stesso elabora per i suoi fumetti e che ora assume caratteristiche antropomorfe…

Chiude bene questa ultima edizione della Berlinale con un film del regista inglese Dylan Southern, già presentato al Sundance Film Festival a gennaio di quest’anno. Liberamente tratto dal romanzo di Max Porter, il film abbraccia vari generi ma principalmente si tratta di una trasposizione gotica di un dramma psicologico. Si sa che l’elaborazione del lutto non è certamente una passeggiata e che i soggetti che lo devono affrontare sono spesso travolti da sentimenti contrastanti. La vita in famiglia deve andare avanti e tra mille difficoltà si cerca di tornare alla normalità ma a questo punto niente rientra nel normale. La casa è invasa da una strana entità, frutto della fantasia ma anche presenza concreta che ossessiona e induce alla follia. Un ottimo Benedict Cumberbatch che sa bene interpretare l’uomo visionario e instabile che non sa rassegnarsi alla cupa esistenza che il destino gli ha imposto. Una sofferenza ben espressa dal protagonista che passa velocemente dalla realtà all’immaginazione riuscendo ad interloquire con i propri disegni. Un copione che sarebbe facilmente caduto nel ridicolo ma che il regista, e insieme sceneggiatore, sa invece portare avanti in maniera intelligente e intrigante. Con sorprendenti effetti speciali si riesce a creare un corvo parlante, nero e petulante che fa paura ma del quale si cerca la compagnia. Da essere spregevole alla fine assumerà atteggiamenti compassionevoli e protettivi anche nei confronti dei bambini. Ogni mezzo a questo punto è lecito e accettabile se riesce a calmare l’ansia e il dolore del protagonista per la perdita subita. Il regista ricorda che la scomparsa di una persona cara può portare alla pazzia ma con il tempo tutto si trasforma in un bel ricordo. Un film veramente affascinante la cui riuscita è soprattutto da attribuire alla presenza in scena di Cumberbatch, un marchio e una garanzia. Presentato nella Sezione Berlinale Special Gala.

data di pubblicazione:21/02/2025








1 commento

  1. La bella recensione mi invita a vedere il film. Accattivante la miscela realtà/ fantasia che da sempre accompagna i temi più “gravi” e difficili, attingendo al registro fiabesco.
    Grazie, Antonio.

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