THE FOUR SEASONS creato da Tina Fey, Lang Fisher e Tracey Wigfield (2025) – Miniserie Netflix

Fonte immagine https://www.hollywoodreporter.com/tv/tv-news/tina-fey-steve-carell-netflix-four-seasons-trailer-1236190918/

La trama si presta bene anche per una pièce teatrale: tre coppie di mezza età, quattro di loro erano compagni d’università, si ritrovano da decenni per vacanze e gite insieme. Durante l’anno narrato, faranno una vacanza per ogni stagione. L’idea prende spunto dal concerto “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, le cui melodie accompagnano la narrazione e danno il titolo alla serie.

Forse qualcuno, oltre a me, ricorda anche il film americano del 1981 The Four Seasons, scritto e diretto da Alan Alda, su cui si basa questa nuova miniserie. Io l’ho visto e rivisto in TV qualche volta e il finale inaspettato del film mi aveva sempre lasciato di stucco. E infatti è per le ultime due puntate della serie che ho realizzato che si trattava del remake, nonostante la trama fosse sin dall’inizio già vagamente familiare.

Nel film originale del 1981 le tre coppie erano eterosessuali e bianche. Nella serie del 2025, invece, una delle coppie è omosessuale (maschile), con uno dei partner di colore, rispecchiando una maggiore inclusività. L’equilibrio del gruppo di amici, tutti sulla cinquantina, viene scosso dalla separazione di una delle coppie: Nick (Steve Carell – una garanzia) decide di lasciare la moglie Anne (Kerri Kenney-Silver) per la sua igienista dentale Ginny (Erika Henningsen), di 20 anni più giovane.

Incontriamo i protagonisti durante il primo fine settimana di primavera nella casa sul lago, dove Anne ha organizzato il rinnovo delle promesse matrimoniali all’insaputa del marito, che poche ore prima ha confessato agli amici l’intenzione di lasciarla. Il secondo viaggio estivo, programmato da Ginny in una località balneare, culmina con un uragano. Nel terzo fine settimana autunnale, anche le altre due coppie affrontano delle crisi: Danny (Colman Domingo) si sente soffocato dal marito italiano Claude (Marco Calvani), mentre Kate (Tina Fey) si rende conto di dare per scontato il marito Jack (Will Forte). Inoltre, Jack deve confrontarsi con la figlia Lila (Julia Lester) riguardo le sue scelte di vita.

La serie esplora un dramma che coinvolge una famiglia scelta ed allargata, confezionato in dialoghi e situazioni da commedia brillante, che illumina in modo divertente ma profondo i problemi e i legami di coppia a lungo termine, le separazioni, le differenze generazionali e le amicizie profonde e la paura della solitudine. I personaggi sono ben caratterizzati e sorprendono con reazioni inaspettate. È spassoso vedere la coppia che si credeva la più stabile rendersi conto di aver bisogno di terapia e sfogarsi insieme per questo insieme urlando parolacce in macchina. Anche la coppia gay, pur essendo la più stereotipata, raggiunge momenti tra il comico e il drammatico, come quando Claude si sente tradito non per relazioni extraconiugali, ma perché il marito fuma di nascosto.

In sintesi, The Four Seasons è una serie “feel good” sapiente e divertente, che guadagna spessore psicologico più si va avanti. Ovviamente è ideale per chi ha superato i cinquant’anni e sa che l’età è relativa quando si tratta della voglia di vivere e sperimentare. E fa venire voglia di riascoltare Vivaldi.

data di pubblicazione:08/05/2025

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