SOTTO QUALE STELLA di Livia Amatucci

19 Gen 2025 | Accredito Teatro

con Livia Amatucci, Andrea Casanova Moroni, Sara Giacopello, Stefano Annunziato, Giorgia Brunori e Andrea Carpiceci

(Teatro Lo Spazio – Roma, 17 e 18 gennaio 2025)

Livia Amatucci porta in scena e dirige insieme a uno degli interpreti, Andrea Carpiceci, la vicenda di due coppie, in apparenza distanti, accomunate dal fatto di avere la stessa età anagrafica, il vivere nella stessa città, Roma, e la notizia di aspettare un bambino. 

 Stefano Annunziato e Sara Giacopello sono Paolo e Laura, una coppia cementata e felice. Laura è una donna in carriera, in attesa della risposta a un impiego che probabilmente la porterà molto lontano da Roma. Tuttavia, quando scoprono di aspettare un figlio la notizia viene accolta con entusiasmo e euforia. Dall’altra parte invece vivono Tommaso e Viola (sulla scena Andrea Carpiceci e Giorgia Brunori), che ricevono la stessa lieta notizia. Ma la loro è una coppia difficile, problematica. Tommaso è un disegnatore, al momento senza impiego. Trascorre il tempo tra i giochi della Play e le partite di calcio. Viola, più responsabile, si trova quindi da sola a gestire la gravidanza.

Da questo quadro di opposti prende avvio la vicenda narrata da Livia Amatucci. Il suo Sotto quale stella si è aggiudicato il secondo posto nell’edizione 2024 di Idee nello Spazio, il contest di corti teatrali ideato dal direttore del teatro Lo Spazio, Manuel Paruccini.

Il registro è quello della commedia, ma c’è un lato drammatico che viene fuori in entrambe le storie. Le situazioni si evolvono, si capovolgono portando le coppie a somigliarsi molto di più di quanto non fossero all’inizio. Vengono fuori gli egoismi e le frustrazioni. A farne le spese sono i due feti che, per funzionante soluzione drammaturgica (a teatro trova spazio l’impossibile), ritroviamo in scena interpretati dalla stessa Amatucci e da un bizzarro quanto eccezionale Andrea Casanova Moroni. Ancora nello stato larvale, subiscono gli scossoni e gli sconvolgimenti a cui li sottopongono i futuri genitori. Se per una suonano le note scanzonate di La La Land, per l’altro quelle tetre e oscure del Fantasma dell’opera. Ma il meccanismo teatrale non è ancora esaurito e c’è spazio ancora per lo sviluppo di personaggi e vicende. E un finale, ovviamente, sorprendente e inaspettato. Ottima prova di scrittura per Livia Amatucci.

data di pubblicazione:19/01/2025


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