La vita tranquilla di Mila viene improvvisamente sconvolta dalla perdita del padre, morto in un agguato. Gli zii privano la famiglia dell’eredità costringendo la giovane, con la sorella Peta e la madre Daka, a vivere in uno stato di schiavitù e assoluta povertà. Mila si lascia convincere a travestirsi da ragazzo in modo da poter frequentare la scuola di Yungutun, apprendere i segreti della magia nera e attuare una spietata vendetta. Dopo aver procurato morte e sofferenza ai suoi parenti, si rende conto della malvagità del suo operato e decide di espiare la propria colpa…
Louis Nero è un regista e sceneggiatore italiano i cui film sono stati distribuiti con successo in tutto il mondo. Con Milarepa, ispirandosi sicuramente alla storia dell’omonimo celebre maestro del Buddismo tibetano, esorta lo spettatore a fermarsi e a meditare su quello che accade dentro di sé. Un viaggio quindi introspettivo, un rito iniziatico verso la presa di coscienza dell’esistenza dell’anima e del suo rapporto con il mondo esteriore e materiale. Il regista sceglie il paesaggio brullo e desertico della Sardegna per raccontare di un mondo industriale oramai imploso. Di esso rimangono solo tracce di strutture arrugginite, di auto sepolte e divorate dalla sabbia che ha preso ora il sopravvento. Gli uomini, sopravvissuti al disastro ambientale, non si identificano più per provenienza o razza ma vivono in simbiosi, cercando di riappropriarsi di una propria individualità in un contesto arcaico. Dopo le varie calamità e i fallimenti reiterati dalla società, l’uomo sente ora il bisogno di riconciliarsi con la natura e con sè stesso per ritrovare un nuovo equilibrio. La macchina da presa si sofferma sul volto di Mila (Isabelle Allen) per cogliere i turbamenti interiori di una ragazza che vede morire il proprio padre e che si vede improvvisamente povera e schiava al servizio di parenti senza scrupoli. Nonostante per indole mite, ubbidisce alla madre che vuole vendetta verso coloro che l’hanno privata prima del marito e poi di tutto ciò che era suo. La ragazza diventa quindi il simbolo di un riscatto, il riappropriarsi di quello che le è stato tolto anche a costo di perdere la propria natura di giovane donna con le pulsioni proprie di una giovane donna. Il regista ha creato un piccolo capolavoro riuscendo abilmente a fondere la tradizione del mondo occidentale, con le ultime tracce che ne rimangono, con la saggezza interiore della cultura orientale. Milarepa è un percorso quindi per ritrovare ciò che si è perso, in uno scenario apocalittico accompagnato da musiche popolari sarde che si intrecciano con i suoni tibetani ancestrali. Un cast molto curato dove troviamo accanto alla giovane protagonista anche F. Murray Abraham, Harvey Keitel, Franco Nero, Angela Molina, Iazua Larios e tanti altri ancora. Alla presentazione Louis Nero ha affermato: “Cercavo volti che raccontassero la propria storia, che vivessero il proprio personaggio prima di interpretarlo, che portassero sullo schermo una parte viva di sé…”.
data di pubblicazione:18/06/2025
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