M – Il FIGLIO DEL SECOLO di Joe Wright – mini serie Sky Atlantic

28 Gen 2025 | Serial tv

In otto puntate la trasposizione televisiva tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati. Un’occasione per rileggere, sia pure in versione romanzata, un pezzo della tragica vicenda della nascita del fascismo. Il protagonista è un Benito Mussolini magistralmente interpretato da Luca Marinelli.

A metà del guado, dopo quattro delle otto puntate previste, non è facile formulare un giudizio definitivo sulla serie. Naturalmente, per chi ha conoscenze storiche approfondite l’argomento non dovrebbe risultare divisivo, ma con l’aria che tira, ogni revisionismo come ogni interpretazione è possibile. Attenendoci alla sola disamina dell’impegnativa produzione Sky, scevra quindi da considerazioni ideologiche di sorta, non si possono che   apprezzare nella serie alcune peculiarità. In primis, uno stile visivamente spettacolare che bene si sposa con la tragicità e il grottesco dei personaggi, sui quali spicca ovviamente un Mussolini, tronfio, cialtrone, opportunista, di cui il bravo Marinelli ne incarna la duplice natura, seduttiva e manipolatoria. La scelta del regista britannico Joe Wright (passato attraverso la fantascienza, l’horror, l’avventura, ma anche capolavori come L’Ora più buia o Cyrano) è coraggiosa e audace ma efficace, come quando, ad esempio, mostra il futuro duce che si rivolge direttamente alla camera. Qualcuno ha criticato la serie giudicandola una semplificazione del fascismo italiano e il Mussolini di Marinelli un po’ troppo “macchietta”. Ma proprio nella doppiezza del personaggio, nel metterne in mostra le contraddizioni da piccolo borghese, nella farsa che diventa tragedia, nelle oscenità e nella violenza ora privata, ora collettiva, si ritrovano alcuni dei tratti salienti dell’uomo di Predappio che il regista ha inteso evidenziare, senza fraintendimenti. La storia segue allora il filo dei tentennamenti, delle giravolte, delle continue contraddizioni, delle astuzie del piccolo giornalista che passa con disinvoltura dal socialismo alla reazione in pochi attimi. La scena ce lo mostra sulle prime ignorante ma ambizioso nelle braccia della sua amante storica Margherita Sarfatti  (un ‘intensa Barbara Chichiarelli), autentica musa e ispiratrice del suo indottrinamento e della sua ascesa sociale Tra i meriti non trascurabili della serie vanno annoverate alcune straordinarie riprese, in stile quasi espressionista, come la rappresentazione delle imprese dannunziane, l’escalation della violenza fascista contro le case del popolo o gli inermi contadini, il tutto condito da una sontuosa colonna sonora che combina musica autoriale e pop. Così da offrirci una rappresentazione non rigorosa, forse, dal punto di vista storico, ma in grado di generare un intreccio accattivante e spettacolare agli occhi degli spettatori.

data di pubblicazione:28/01/2025

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